mercoledì 6 luglio 2011

SOLIDARIETA' A MIMMO STELLA, PRESIDENTE DEL COMITATO CIVICO TERRA DI MESAGNE

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In qualità di libero cittadino italiano residente in questa provincia di Brindisi, una volta territorio degli antichi Messapi, nonchè in qualità di libero blogger e socio della onlus ArcheoclubItalia, esprimo ampia solidarietà ed appoggio fisico e morale incondizionato all'amico Mimmo Stella, per il pesante attacco (vero attentato al patrimonio morale) ricevuto nell'ultimo Consiglio Comunale di Mesagne dal capogruppo di SEL.
Mimmo Stella è da anni impegnato a fermare il continuo degrado del nostro ricco patrimonio artistico-storico-archeologico. Lo fa con una passione ed un amore grande per la sua città: Mesagne, e usa ogni mezzo possibile per accendere continui flash al fine di richiamare l'attenzione di cittadini ed amministratori comunali. In questo mio blog più volte ho parlato di Mimmo Stella e delle sue iniziative. Cito fra tutti un mio post relativo al Limitone dei Greci e un mio report circa l'archeopasseggiata alla terme romana di Malvindi, cui ho personalmente partecipato insieme a numerosi cittadini.

Qui di seguito copio-incollo alcuni documenti relativi alla vicenda in oggetto:

(Gazzetta del Mezzogiorno del 5.7.2011 - Giuseppe Florio)
MESAGNE - AD ACCENDERE LA MICCIA IL CAPOGRUPPO DI SEL POMPEO MOLFETTA
Alle accuse in consiglio segue la replica su Facebook scoppia nuovo caso politico
Dura risposta sul social-network di Mimmo Stella
• MESAGNE. Un "caso", destinato a non sgonfiarsi troppo presto, è scoppiato nella scorsa seduta di consiglio comunale. Ancora una volta sotto accusa è Facebook.
Il fuoco alle polveri è stato dato dal capogruppo di Sel, Pompeo Molfetta, durante un appassionato intervento a difesa dell'assessore Maria De Guido, espressione del suo stesso partito e fatto bersaglio di violente critiche dalle opposizioni di centrodestra. Nel pieno della foga, Molfetta ha destinato una "intemerata" ad una particolare figura di "detrattore", dipingendola in modo talmente vivido da farla subito identificare nella persona di Mimmo Stella, presidente del Comitato Civico "Terra di Mesagne".
Pronta, ma ancora sottotono, la reazione di Stella, sulle bacheche di Facebook. L'esponente del partito vendoliano, imbastendo un parallelo tra la condizione della De Guido e quella da lui stesso vissuta nel periodo in cui era assessore all'Urbanistica, ha così gettato la pietra dello scandalo: «C'erano le critiche di alcuni perdigiorno, anche moderatamente di sinistra, molto colti o pseudo-colti che, siccome non e avevano un granché da fare durante il giorno, se ne andavano gironzolando con il naso all'insù per rilevare tutte le cose che non andavano: i cavi della luce nel centro storico da interrare, il piano del colore, gli infìssi di anticorodal, i condizionatori d'aria. Costoro scrivevano sui giornali, e facevano opinione: gente inconcludente che, chiamata a qualche responsabilità, ha prodotto solo danni. Un esempio: mi hanno riferito che su Facebook è sorto un "mondo" di persone che pretende la fruibilità della necropoli messapica. Volesse il cielo, apriamola la porta della necropoli, vediamolo tutto questo mondo!». Per chi conosce le vicende cittadine, è apparso chiaro fin da subito che Mimmo Stella ma non soltanto lui - era il bersaglio principale delle argomentazioni di Molfetta, essendo state rievocate alcune delle sue "battaglie" più note. Con tutta probabilità, il capogruppo di Sel è esploso per l'insostenibile leggerezza con cui molte delle istanze avanzate da Stella vengono poi raccolte e sfruttate - o vilipese - da populisti di ogni rango, e ridotte a chiacchiere da bar per concludere poi che «i politici sono tutti uguali», nessuno sapendo misurarsi con la realtà dell'amministrare.
Scrive Stella, dopo l'attacco di Molfetta: «Terra di Mesagne, nonostante l'attacco indiretto ricevuto nell'ultimo consiglio comunale di Mesagne, continua per la sua strada... Abbiamo chiesto al sindaco di essere invitati in rappresentanza della società civile mesagnese in occasione dell'incontro dell'11 luglio tra una delegazione del Comune e i tecnici della Provincia in merito ai punti critici della circonvallazione di Mesagne». E di rimando, qualche esponente del superficiale «popolo di Facebook»; «Sono tutti uguali... ce lo vogliamo mettere in testa una volte per tutti, sì o no? Se non impariamo a mandare ad amministrare persone che pensano solo al bene della città, fino ad allora noi tutti ne vedremo ancora e ancora peggio. Se non usciamo da queste logiche sarà la nostra rovina oggi e saremo i protagonisti della rovina del futuro dei nostri figli». Come volevasi dimostrare.
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(Commento su Facebook: GruppoArcheologico Di Terra d'Otranto)
A ben sentire l'audio del Consiglio Comunale di Mesagne mi sento di concordare con il consigliere Molfetta su un punto: non si può parlare di tali argomenti nel tempo concesso di un intervento consiliare. Pertanto, per l'ennesima volta ricordo che non appartiene al Gruppo Archeologico fare campagna politica dato che siamo a Lecce e non a Mesagne, e che la sola ragione per cui interveniamo sul dibattito locale è di natura esclusivamente tecnica. Accogliamo l'invito del consigliere Molfetta a parlare compiutamente secondo quanto di sua conoscenza nei tempi che più riterrà opportuni. A tal motivo, informiamo che in data odierna abbiamo inviato presso la Soprintendenza Archeologica di Taranto e al nucleo Carabinieri TPC di Bari, ognuno secondo le specifiche competenze, la richiesta di verifica della piena attuazione delle direttive della Soprintendenza, sia di merito conservativo che fruitivo, relativa l'area di Vico Quercia (necropoli ed area archeologica) nei riguardi dei soggetti proprietari coinvolti. (e al di là della fruizione del locale da bar sovrastante la proprietà dell'area della necropoli è di esclusiva competenza comunale). Informiamo inoltre che codesto Gruppo procederà nei confronti dell'Amministrazione Comunale di Mesagne alla verifica degli atti relativi ai sensi della legge 241/90 e DPR352/92. E' convocato il Comitato Esecutivo dl Gruppo Archeologico al fine di procedere alla valutazione e redazione nei prossimi giorni della segnalazione presso la Procura della Repubblica sulla verifica di piena attuazione della legge 137/02 nella città di Mesagne , relative sempre l'area di Vico Quercia.
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(Uno dei tanti commenti su Facebook a favore di Mimmo Stella)
Piena, totale, incondizionata solidarietà al Comitato civico cittadino “Terra di Mesagne” retto dallo Storico locale Mimmo Stella, ai “Gruppi Archeologici d’Italia” rappresentati nel Salento dal Dott. Elvis Politi, al “Figlio di Iene” al secolo Alex Carluccio, a tutti i Blogger, ai Videomaker ed a tutti i Cittadini che partecipano e che a vario titolo tengono alle sorti dell’inestimale patrimonio culturale della nostra Città in particolare e di tutto il Salento in generale, destinatari di un attacco gratuito ed immotivato “fuor dal senno uscito” dal Consigliere comunale di SEL Pompeo Molfetta. Dal Consigliere figlio dell’altro ben più famoso “poeta pugliese” che ha fatto della narrazione le sue fortune politiche, tante parole e frasi garantiste nelle sue “narrazioni”, salvo poi disattendere le più elementari regole della rappresentanza politica e democratica, attuando una politica di accerchiamento fatta di censure e veti nei confronti di quelle poche istanze di partecipazione che arrivano dalla società civile. Quel che è certo è che grazie alla rete i cittadini hanno conosciuto nell'ultimo decennio una sorta di primavera democratica virtuale. E' stato grazie ai “Mimmo Stella”, che attraverso una narrazione “non embedded”, che i cittadini di paesi in cui non esiste traccia alcuna della libertà di stampa hanno potuto ascoltare voci alternative a quelle dei regimi che li governavano. Blogger e videomaker sono gli occhi e le voci della rivoluzione democratica che si è messa in marcia in molte parti del mondo autori una profonda trasformazione sociale e culturale che ora è sotto gli occhi di tutti. Questa è una battaglia che tutte le persone democratiche devono fare propria.
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Orbene, per chi ancora non lo avesse capito, da anni seguo Mimmo e le sue battaglie, da anni sono un suo fan.
Da anni faccio parte di quel
["mondo" di persone che pretende la fruibilità della necropoli messapica] a cui si riferisce il politico mesagnese Pompeo Molfetta, animato forse da vecchi rancori nei confronti di Mimmo Stella per aver mosso in passato critiche ANCHE nei suoi confronti, attraverso articoli su giornali e riviste di questa provincia.
Rovistando nel mio archivio personale ne ho rinvenuto uno, trattasi di un articolo apparso sul numero di ottobre 2004 di DEMO MESAGNE. Eccolo.
(Cliccare più volte sull'immagine per ingrandire)
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