Di seguito il testo del suddetto manifesto murale che a partire dal 1992 ogni anno noi oritani vediamo affisso per le vie di Oria durante la prima decade del mese di agosto.
[In ricorrenza del 19° anniversario della morte di Mario De Nuzzo, il papà Salvatore, il fratello Antonio, la cognata Silvana, i nipoti Mario e Ilaria e parenti tutti lo ricordano a quanti lo conobbero e amarono. Una messa in suffragio sarà celebrata martedi 10 c.m. nella Basilica Cattedrale alle ore 18,30. SI RINGRAZIA QUANTI INTERVERRANNO.]
Dal libro di V. Sparviero "ORIA / 1984-1993 - Dieci anni di cronaca all'ombra del Castello" stampato febbraio 1995:
11 agosto 1991 - L'OMICIDIO DEL TORNEO: Assurdo omicidio poco prima del Torneo dei Rioni. Il vigile Urbano (......), oritano di 40 anni, uccide con un colpo partito dalla sua pistola di ordinanza il 17enne Mario de Nuzzo. La vittima era in compagnia di alcuni amici quando si è imbattuto nel vigile, in servizio all'esterno del campo del Torneamento, con il quale ha avuto un diverbio prima della tragica fine. La manifestazione storica viene ridimensionata, ma non sospesa. Lo stadio Grande Europa, al momento dell'omicidio, è già pieno di turisti e sarebbe stato impossibile rinviare la manifestazione. Il palio, paradossalmente, non viene assegnato per le contestazioni. I giudici si riservano di farlo dopo aver esaminato il ricorso presentato dal rione Judea contro il Santo Basilio, che nelle gare ottiene il punteggio più alto. Secondo i responsabili del rione Judea, in occasione dell'ultima gara è stato violato il regolamento che prevede una distanza minima tra gli atleti impegnati nella gara e gli altri contradaioli in costume (la stessa violazione commessa l'anno scorso dal Rione Castello e che per la quale, per analogia, non avrebbe meritato l'assegnazione del Palio 2009, vedere video in calce a questo post, NdR). Il pensiero di tutti, però, è rivolto alla tragedia di qualche ora prima. In serata il sostituto procuratore Nicola Piacente interroga il vigile urbano (....) che viene arrestato per omicidio volontario. Il vigile si difenderà spiegando di aver agito in un momento di confusione mentale e sottolineando che il colpo è partito accidentalmente. L'autopsia accerterà che Mario De Nuzzo è stato ucciso da una sola pistolettata, che aveva traforato la testa del povero ragazzo.
21 maggio 1992 - Il vigile urbano (......), oritano di quarant'anni, viene riconosciuto colpevole dell'omicidio volontario di Mario De Nuzzo, un ragazzo di diciassette anni. La Corte di Assise di Brindisi condanna (il vigile.......) a sedici anni di reclusione. Il PM Catenacci aveva chiesto la condanna a otto anni per il vigile, difeso dagli avvocati Iacovazzi e Maggiorelli. La famiglia della vittima era assistita dagli avvocati Vittorio Aymone e Pasquale Annicchiarico.
Della vicenda e della condanna subita (e già scontata) dal Vigile ne parla oggi anche Il Controvento in questo articolo.
La vicenda ha avuto anche degli strascichi giudiziari di natura civile fino a qualche anno fa . Infatti la CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE - SEZIONE TERZA CIVILE nel 2007 ha stabilito un risarcimento danni di complessivi 200mila euro in favore della famiglia del defunto Mario. Da evidenziare che il Comune di Oria in qualità di obbligato in solido, con l'autore del reato, è stato condannato in detta occasione anche al pagamento delle spese processuali ammontanti a circa 8mila euro.
Dal libro di V. Sparviero "ORIA / 1984-1993 - Dieci anni di cronaca all'ombra del Castello" stampato febbraio 1995:
11 agosto 1991 - L'OMICIDIO DEL TORNEO: Assurdo omicidio poco prima del Torneo dei Rioni. Il vigile Urbano (......), oritano di 40 anni, uccide con un colpo partito dalla sua pistola di ordinanza il 17enne Mario de Nuzzo. La vittima era in compagnia di alcuni amici quando si è imbattuto nel vigile, in servizio all'esterno del campo del Torneamento, con il quale ha avuto un diverbio prima della tragica fine. La manifestazione storica viene ridimensionata, ma non sospesa. Lo stadio Grande Europa, al momento dell'omicidio, è già pieno di turisti e sarebbe stato impossibile rinviare la manifestazione. Il palio, paradossalmente, non viene assegnato per le contestazioni. I giudici si riservano di farlo dopo aver esaminato il ricorso presentato dal rione Judea contro il Santo Basilio, che nelle gare ottiene il punteggio più alto. Secondo i responsabili del rione Judea, in occasione dell'ultima gara è stato violato il regolamento che prevede una distanza minima tra gli atleti impegnati nella gara e gli altri contradaioli in costume (la stessa violazione commessa l'anno scorso dal Rione Castello e che per la quale, per analogia, non avrebbe meritato l'assegnazione del Palio 2009, vedere video in calce a questo post, NdR). Il pensiero di tutti, però, è rivolto alla tragedia di qualche ora prima. In serata il sostituto procuratore Nicola Piacente interroga il vigile urbano (....) che viene arrestato per omicidio volontario. Il vigile si difenderà spiegando di aver agito in un momento di confusione mentale e sottolineando che il colpo è partito accidentalmente. L'autopsia accerterà che Mario De Nuzzo è stato ucciso da una sola pistolettata, che aveva traforato la testa del povero ragazzo.
21 maggio 1992 - Il vigile urbano (......), oritano di quarant'anni, viene riconosciuto colpevole dell'omicidio volontario di Mario De Nuzzo, un ragazzo di diciassette anni. La Corte di Assise di Brindisi condanna (il vigile.......) a sedici anni di reclusione. Il PM Catenacci aveva chiesto la condanna a otto anni per il vigile, difeso dagli avvocati Iacovazzi e Maggiorelli. La famiglia della vittima era assistita dagli avvocati Vittorio Aymone e Pasquale Annicchiarico.
Della vicenda e della condanna subita (e già scontata) dal Vigile ne parla oggi anche Il Controvento in questo articolo.
La vicenda ha avuto anche degli strascichi giudiziari di natura civile fino a qualche anno fa . Infatti la CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE - SEZIONE TERZA CIVILE nel 2007 ha stabilito un risarcimento danni di complessivi 200mila euro in favore della famiglia del defunto Mario. Da evidenziare che il Comune di Oria in qualità di obbligato in solido, con l'autore del reato, è stato condannato in detta occasione anche al pagamento delle spese processuali ammontanti a circa 8mila euro.
