lunedì 9 agosto 2010

Non sono il solo a ritenere inopportuno definire "rievocazione storica" il Corteo/Torneo dei Rioni. Ho ricevuto la seguente mail.

Gentile Arpa,
mi congratulo con Lei perché credo che sia l'unico che scrivendo del Corteo/Torneo dei Rioni abbia specificato con onestà intellettuale, che si tratta di una manifestazione, che pur bellisima e spettacolare ha poco da rievocare della storia e di Federico II.
Qualche giorno fa avanzando il dubbio sulla permanenza di Federico II a Oria con un dirigente della Pro-Loco, per poco non venivo linciato per essermi permesso di dubitare sulla fondatezza della rievocazione storica.
Come ho commentato su Oria-info, il Corteo e il relativo Torneo sono indubbiamente uno degli eventi più importanti e spettacolari della regione, ma rimane comunque una festa in costume con pochi riferimenti dell’epoca federiciana, e con costumi più che altro rinascimentali.
Gli sbandieratori? Bellisimi, bravissimi ma assolutamente anacronistici, anch’essi rinascimentali e soprattutto dell’italia centro settentrionale, storicamente non ci appartengono.
I guerrieri normanni? Anche loro bellissimi suggestivi, ma non facevano assolutamente parte della corte di Federico II, anzi, Federico li considerava quasi nemici, pur essendo di origine normanna di parte materna.
Non si hanno documenti di tornei banditi da Federico II, nè da altri reggenti italici. In Italia i tornei erano sconosciuti, si ha notizia di tornei svolti solo in Francia e nell’Inghilterra meridionale.
Quindi, il corteo/torneo è una bellisima e spettacolare manifestazione in costume, ma non chiamiamola “rievocazione storica”.
Evidenzio che non voglio che si pensi che io sia contrario alla manifestazione in oggetto, che ritengo la più spettacolare e ricca della regione, quindi, un occasione in più per far conoscere Oria, ma ritengo anche non sia il caso di insistere sulla definizione di "rievocazione storica", nell'interesse dell'immagine di serietà culturale del Paese.
La autorizzo a pubblicare la presente sul Suo blog, indicando le mie iniziali.
A.P.
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Ringrazio il Signor A.P. per questo suo prezioso contributo. A mio parere è da biasimare fortemente quel dirigente della Pro Loco che ha reagito in modo scomposto di fronte a tali argomentazioni circa l'infondatezza delle origini storiche della manifestazione in argomento. Ritengo che la consapevolezza di tali comportamenti ci devono motivare ancora di più a portare avanti liberamente le nostre idee. Dico "nostre" per indicare quanti come me e come il signor A.P. non intendono omologarsi a coloro i quali continuano a far credere e/o credere che il bando del Torneo è datato 1225 allorquando Federico II fece tenere una disfida fra i 4 rioni esistenti già allora. Bufala! E' semplicemente una grande bufala! Qualcosa di simile è stato raccontato oggi anche in occasione di un servizio del TG3 sulla manifestazione oritana.
Ci sono tanti altri oritani che la pensano più o meno come me e come il signor A.P.. Uno di essi è Giuseppe Vitale, il quale intende portare avanti una vera e propria battaglia per contrastare la "federicomania dei pugliesi". Sul suo blog da un pò di giorni si possono leggere alcuni post riguardo l'argomento. In uno di essi, fra l'altro, è scritto: " ....... in questi giorni ad Oria, in provincia di Brindisi, il comune in cui vivo, si celebrano queste nozze (di Federico II) con un corteo storico e un torneo tra i rioni del paese. Gli storici locali e i membri della Pro Loco spacciano per storico il bando del torneo che in realtà è stato costruito ad hoc nel 1967. La vicenda si è meritata un passaggio nel libro di Marco Brando "Lo strano caso di Federico II" (Palomar) che indaga sul falso mito di questo imperatore e sul "perché dopo otto secoli in Puglia è un mito, nel nord italia un tiranno, in Germania uno sconosciuto" come si può leggere nella quinta di copertina. Mi verrebbe molto da dire su questa trovata folcloristica che ............."
Mentre il suddetto signor A.P. ha assistito alla reazione a suo parere spropositata di un dirigente della Pro Loco circa le sue libere affermazioni, Giuseppe Vitale nei giorni scorsi è stato attaccato invece da due concittadini su Facebook, che lo hanno etichettato come "polemico", "patetico" , "uno che si dovrebbe vergognare per quello che dice sulla manifestazione", "denigratore di una delle cose positive che restano nel nostro paese", "buono a farsi le seghe mentali", etc..
Sono ampiamente solidale sia con Giuseppe che con A.P. per quanto occorsogli.
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