CHIESA OFF LIMITS PER RESTAURO: E' PROTESTA(Francesca D'Abramo - Nuovo Quotidiano di Puglia del 15.8.2010)
Sono dei festeggiamenti in tono ridotto quelli dedicati quest’anno alla Madonna di Gallana di Oria. Il punto è che i devoti e gli abitanti della contrada, al confine con il Comune di Latiano, proprio non ci stanno.
La piccola chiesetta rurale, un gioiello di arte e architettura dell’Alto Medioevo, è la sede di un culto altrettanto antico: quello delle cosiddette “cento croci”. I fedeli a partire dal 31 luglio e per tutta l’estate, recitano il rosario nella chiesetta, la cosiddetta quindicina; il clou arriva la sera della vigilia dell’Ascensione di Maria, il 15 agosto: c’è l’uso di girare per cento volte intorno all’altare di Gallana, recitando una formula, con l’intento di consacrarsi alla Madonna e scacciare il maligno. Si tratta di un rito antichissimo, che si ripete da secoli, e di una certa rilevanza anche antropologica, come testimoniato dall’attestazione in diversi libri, fra cui “La voce del tempo” della studiosa Angelica Biasi Il punto è che la chiesetta è stata oggetto di un restauro esterno a come dice mons. Barsanofio Vecchio, parroco della Cattedrale, sotto la cui giurisdizione è posta Gallana:" C’è una lettera della Sovrintendenza che dice che per il restauro deve rimanere chiusa. L’intervento esterno non è ancora finito, è stato interrotto per la celebrazione della festa. All’interno però ci sono i materiali del cantiere. Porteremo l’effige davanti alla porta così sarà visibile ai fedeli anche senza che vi si entri e reciteremo il rosario all’aperto: saremo anche più freschi! Il restauro era necessario per preservare gli affreschi dall’umidità e si sta facendo a regola d’arte. D’altronde non si è mai contenti: se la chiesa è aperta non ci va nessuno, quando era lasciata a se stessa ci chiedevano un intervento, ora che è chiusa per il restauro la si vorrebbe aperta …!"
Di tutt’altro avviso i fedeli che si chiedono come possa qualche sacco di cemento impedire l’ingresso in chiesa e rimarcano il fatto che l’intervento di restauro è solo esterno, quindi la navata unica è tranquillamente accessibile e priva di ogni pericolo; d’altronde non è inusuale che una chiesa abbia la facciata in ristrutturazione, ma poi sia normalmente frequentata. La protesta dei residenti e dei fedeli è anche più ampia, chiedono infatti la valorizzazione di questo monumento unico, consentendo ad esempio che vi si celebrino i matrimoni. Ma certo, tutto ciò viene in seconda battuta, visto che allo stato attuale Gallana è sempre chiusa, dunque non si può visitare per motivi turistici o religiosi e neanche nella festa solenne sarà pienamente accessibile.
Intanto questa sera alle 19:00 ci sarà la messa nel piazzale antistante e al termine ci sarà la processione con la statua della Vergine. Anche la festa civile, con la musica, i fuochi d’artificio e gli stand gastronomici, si svolgerà come da copione nella contrada.
Sono dei festeggiamenti in tono ridotto quelli dedicati quest’anno alla Madonna di Gallana di Oria. Il punto è che i devoti e gli abitanti della contrada, al confine con il Comune di Latiano, proprio non ci stanno.
La piccola chiesetta rurale, un gioiello di arte e architettura dell’Alto Medioevo, è la sede di un culto altrettanto antico: quello delle cosiddette “cento croci”. I fedeli a partire dal 31 luglio e per tutta l’estate, recitano il rosario nella chiesetta, la cosiddetta quindicina; il clou arriva la sera della vigilia dell’Ascensione di Maria, il 15 agosto: c’è l’uso di girare per cento volte intorno all’altare di Gallana, recitando una formula, con l’intento di consacrarsi alla Madonna e scacciare il maligno. Si tratta di un rito antichissimo, che si ripete da secoli, e di una certa rilevanza anche antropologica, come testimoniato dall’attestazione in diversi libri, fra cui “La voce del tempo” della studiosa Angelica Biasi Il punto è che la chiesetta è stata oggetto di un restauro esterno a come dice mons. Barsanofio Vecchio, parroco della Cattedrale, sotto la cui giurisdizione è posta Gallana:" C’è una lettera della Sovrintendenza che dice che per il restauro deve rimanere chiusa. L’intervento esterno non è ancora finito, è stato interrotto per la celebrazione della festa. All’interno però ci sono i materiali del cantiere. Porteremo l’effige davanti alla porta così sarà visibile ai fedeli anche senza che vi si entri e reciteremo il rosario all’aperto: saremo anche più freschi! Il restauro era necessario per preservare gli affreschi dall’umidità e si sta facendo a regola d’arte. D’altronde non si è mai contenti: se la chiesa è aperta non ci va nessuno, quando era lasciata a se stessa ci chiedevano un intervento, ora che è chiusa per il restauro la si vorrebbe aperta …!"
Di tutt’altro avviso i fedeli che si chiedono come possa qualche sacco di cemento impedire l’ingresso in chiesa e rimarcano il fatto che l’intervento di restauro è solo esterno, quindi la navata unica è tranquillamente accessibile e priva di ogni pericolo; d’altronde non è inusuale che una chiesa abbia la facciata in ristrutturazione, ma poi sia normalmente frequentata. La protesta dei residenti e dei fedeli è anche più ampia, chiedono infatti la valorizzazione di questo monumento unico, consentendo ad esempio che vi si celebrino i matrimoni. Ma certo, tutto ciò viene in seconda battuta, visto che allo stato attuale Gallana è sempre chiusa, dunque non si può visitare per motivi turistici o religiosi e neanche nella festa solenne sarà pienamente accessibile.
Intanto questa sera alle 19:00 ci sarà la messa nel piazzale antistante e al termine ci sarà la processione con la statua della Vergine. Anche la festa civile, con la musica, i fuochi d’artificio e gli stand gastronomici, si svolgerà come da copione nella contrada.
