
Questo simpatico proverbio oritano, che ben si addice al clima ed alla temperatura di oggi, l'ho scoperto leggendo il libro dell'oritana Maria D'Elia dal titolo "Rispecchiarsi nella vita con i pensieri dei semplici", una raccolta di poesie, proverbi ed altro, in lingua italiana ed in vernacolo.
La traduzione in italiano del proverbio? La parola a voi lettori. Aspetto vostri contributi, commentando questo post.
Riporto il contenuto dell'ultima pagina del libro gentilmente donatomi da Maria:
[Maria D'Elia è nata a Oria il 24 luglio 1932 (registrata all'ufficio anagrafe il 4 agosto 1932).
Si diletta a scrivere poesie da diversi anni. Ha partecipato ad alcuni concorsi di poesia per la conoscenza e la valorizzazione del vernacolo oritano patrocinati dal
Comune dì Oria e dalla Compagnia Oritana per il Teatro Popolare "Sartaminizippi" classificandosi terza alla terza edizione. Ha pubblicato una delle sue poesie "Lu cani 'bandunatu" su L'Araldo; ha partecipato, ottenendo l'attestato di partecipazione, alla IV edizione nazionale di poesia "I Riflessi del Cuore", sezione poesia in vernacolo, organizzata dalla compagnia teatrale di Latiano, Le Comete. Maria continua a coltivare l'interesse per la poesia animata dall'amore per il proprio paese, piccolo Comune ricco di pagine di storia millenaria che vanta una prestigiosa tradizione culturale. I pensieri espressi in questo libretto attestano con semplicità e insieme con profonda umanità la passione e l'orgoglio per le proprie radici, la famiglia, le figlie, il marito, la vita, e la estrema sensibilità di una donna che ama attraverso un cuore grande. Questa è la sua prima pubblicazione.]