martedì 12 maggio 2009

Il Consigliere Comunale Mauro Marinò ritorna sulla questione assunzione 5 vigili a tempo determinato.

(Precedente articolo in questo blog:==>QUI)
Spett/le Sindaco del Comune di Oria
Spett/le Segretario Generale del Comune di Oria
Oggetto: Integrazione all'interpellanza del 04.05.2009.
Deliberazione di Giunta Comunale n° 68 del 09.04.2009 a tempo determinato di Agenti di Polizia Municipale. Atto di indirizzo anno 2009.

Il sottoscritto Mauro Marinò Consigliere Comunale del Comune di Oria e capogruppo in Consiglio Comunale del Movimento Indipendenti per Oria, premesso che in data 04.05.2009 il sottoscritto ha presentato interpellanza scritta chiedendo chiarimenti sulla Delibera di Giunta n° 68 del 09.04.2009; che a seguito di tale interpellanza il sottoscritto ha ricercato le normative e le circolari che potessero chiarire al meglio quanto deliberato nella Delibera di Giunta sopra citata; con la presente, si allegano all'interpellanza del 04.05.2009, le disposizioni contenute in alcune norme, che regolano le assunzioni a tempo determinato nelle Pubbliche Amministrazioni e lo scorrimento delle graduatorie, ovvero i commi 1, 3 e 5 dell'articolo 36 del D. Lgs. N. 165/2001 come modificato dalla Legge 24. 12.2007 n. 244 ed ulteriormente dall'art. 49 del D.L. 25.06.2008 n. 112, convertito nella Legge 06.08.2008 n. 133 "Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria'" stabiliscono testualmente:
1. Per le esigenze connesse con il proprio fabbisogno ordinario le pubbliche amministrazioni assumono esclusivamente con contratti di lavoro subordinato a tempo indeterminato seguendo le procedure di reclutamento previste dall'articolo 35. 3. Al fine di evitare abusi nell'utilizzo del lavoro flessibile, le amministrazioni, nell'ambito delle rispettive procedure, rispettano principi di imparzialità e trasparenza e non possono ricorrere all'utilizzo del medesimo lavoratore con più tipologie contrattuali per periodi di servizio superiori al triennio nell'arco dell'ultimo quinquennio.
5. In ogni caso, la violazione di disposizioni imperative riguardanti l'assunzione o l'impiego di lavoratori, da parte delle pubbliche amministrazioni, non può comportare la costituzione di rapporti di lavoro a tempo indeterminato con le medesime pubbliche amministrazioni, ferma restando ogni responsabilità e sanzione. Il lavoratore interessato ha diritto al risarcimento del danno derivante dalla prestazione di lavoro in violazione di disposizioni imperative. Le amministrazioni hanno l'obbligo di recuperare le somme pagate a tale titolo nei confronti dei dirigenti responsabili, qualora la violazione sia dovuta a dolo o colpa grave. I dirigenti che operano in violazione delle disposizioni del presente articolo sono responsabili anche ai sensi dell'articolo 21 del presente decreto. Di tali violazioni si terrà conto in sede di valutazione dell'operato del dirigente ai sensi dell'articolo 5 del D.Lgs. 30 luglio 1999, n. 286.
- le nuove disposizioni introdotte sono tese a ribadire la regola generale dell'assunzione a tempo indeterminato per far fronte alle esigenze di carattere continuativo e duraturo e, quindi, permanente nonché a dare precise indicazioni e limiti in ordine al ricorso alle tipologie di lavoro flessibile, attivabile solo per esigenze temporanee, eccezionali e straordinarie, conciliando le esigenze di flessibilità delle Amministrazioni con i principi inderogabili di una corretta e razionale organizzazione, con le regole preordinate al reclutamento del personale di cui all'art. 97 della Costituzione e con la necessità di prevenire il costituirsi di forme improprie di precariato, il sopra citato comma 3 pone, quale limite generale, l'impossibilità di utilizzare il medesimo lavoratore "con più tipologie contrattuali" per periodi superiori a! triennio nell'arco dell'ultimo quinquennio e che tale divieto riguarda l'utilizzo mediante forme contrattuali flessibili di natura subordinata, che rientrano espressamente nel campo di applicazione dell'art. 36;
- il divieto introdotto dalla normativa in argomento implica hi necessità di individuare ulteriori criteri ili gestione delle graduatorie, dovendosi contemperare le necessità organizzative che motivano il ricordo ad assunzioni a tempo determinato con i principi di imparzialità e trasparenza nel reclutamento tramite lo scorrimento delle graduatorie medesime (vedi circolare n° 3 del 19 Marzo 2008 della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Funzione Pubblica) nonché con l'introdotto divieto di utilizzare il medesimo lavoratore per periodi superiori al triennio nell'arco dell'ultimo quinquennio; qualora si renda necessario procedere ad assunzioni attingendo da graduatorie per il tempo determinato esistenti e già utilizzate, tuttora valide, i criteri di gestione delle stesse sono cosi integrali:
1. non è consentito, all'interno della stessa graduatoria, utilizzare lo stesso lavoratore, anche con contratti diversi, per periodi complessivamente superiori al triennio nell'arco dell'ultimo quinquennio:
2. il quinquennio viene calcolato a ritroso rispetto alla data di stipula del nuovo contratto ed il triennio, viene definito in 36 mesi e, quindi, 1.080 giorni di lavoro complessivi;
Tutto quanto innanzi premesso,
ritenendo l'operato della Giunta assolutamente non aderente ai principi fondamentali garantiti dalla normativa in vigore, si chiede di conoscere il motivo per cui la Giunta non si è attenuta alle previsioni normative ed in particolare a quanto specificato, in merito, nel parere n. 49/2008 della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della Funzione Pubblica/Ufficio per il Personale delle Pubbliche Amministrazioni, nonché nella nota interpretativa ANCI avente ad oggetto: "Le disposizioni del D.L. n. 112/2008 in materia di personale degli Enti Locali: il ricorso al lavoro flessibile, il conferimento degli incarichi esterni, il regime di contenimento delle spese"; di precisare con urgenza i criteri di gestione della graduatoria per l'assunzione a tempo determinato di vigili urbani;
di motivare dettagliatamente le ragioni che hanno indotto al ricorso del contratto a tempo determinato in deroga alle previsioni normative;
di fare scorrere correttamente la graduatoria di merito di cui alla Determinazione n° 819 del 03.08.2007, così come indicato dalla Circolare n° 3 del 19.03.2008 della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Funzione Pubblica e di rispettare scrupolosamente quanto previsto dall'art. 36 del DIg 30.03.2001 n° 165, dall'art. 3 comma 79 della Legge 24 Dicembre 2007 n° 244 (legge Finanziaria del 2008, di provvedere annullare in autotutela la Delibera di Giunta n° 68 del 09.04.2009 e di rimuovere eventuali illeciti derivanti da un'erronea ed incompleta attività deliberativa. La presente istanza, deve essere fatta pervenire ad entrambi i destinatari.
Distinti saluti.
Oria, lì 12.05.09



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Dalla stampa:
Assunzioni e graduatorie: polemica per i nuovi vigili a Oria
Il Nuovo Quotidiano di Puglia, ed. BR del 9 maggio 2009

Ha sollevato un vespaio di polemiche l'assunzione ad Oria di cinque vigili urbani a tempo determinato. Nocciolo della questione è come si sia arrivati ad individuare i nomi degli agenti che faranno servizio per cinque mesi. Nell'estate del 2007 il Comune aveva indetto una selezione pubblica per titoli per l’assunzione di vigili a tempo determinato. Era stata stilata una graduatoria valida per tre anni, attraverso la quale sarebbero stati assunti gli agenti, ogni qual volta ce ne fosse stato bisogno. E così fu per sette unità che lavorarono a cavallo fra il 2007 e il 2008; per arrivare a loro, a causa delle diverse rinunce, si fece scorrere la graduatoria fino al 26esimo posto. A distanza di oltre un anno, vista la cronica mancanza di personale, il comandante della Polizia Municipale di Oria, il ten. Emilio Dell'Aquila, ha fatto richiesta di 10 unità. Le chiamate sono state cinque, ma non sono partite dal 27esimo posto in graduatoria, piuttosto si è ricominciato dal primo. Proprio questo comportamento ha sollevato l'attenzione del blog cittadino Arpa-Oria.com. La polemica non ha tardato a montare, anche perchè fra coloro che erano proprio a ridosso dei posti utili, c'è la moglie di un noto esponente politico dell'opposizione oritana, Cosimo Patisso. Il capogruppo del MIO, Mauro Marinò, ha inviato una nota al sindaco e al segretario generale in cui chiede i motivi che hanno spinto l'amministrazione a non scorrere la graduatoria partendo da chi non aveva mai lavorato. Per il comandante Dell'Aquila, che sottolinea di non voler entrare nel dibattito, si è semplicemente seguita la normativa vigente e la confusione deriva forse dalla procedura seguita in una precedente selezione per vigili, in cui effettivamente era prevista la rotazione. Sulla questione è intervenuto anche Leonzio Patisso, responsabile dell' Ufficio Vertenze e Contenzioso UIL-FPL Brindisi:"Dispiace per i disoccupati di Oria ma questa volta devo dare atto che il Comune ha effettuato le assunzioni dei vigili provvisori nel rispetto della vigente normativa e dello stesso bando pubblico. Lo scorrimento delle graduatoria è applicabile sono nel momento in cui un candidato utilmente collocato rinuncia, in maniera formale, all'assunzione provvisoria. Se il Comune avesse assunto, come sbagliando ha fatto in passato, ignorando i primi graduati avrebbe commesso una palese illegittimità. Dubbi rimangono sulle modalità di rinuncia di 11 giovani su 16 dal momento che anche l'altra volta si è arrivati al 26° posto utilizzando modalità di scorrimento e rinunce assolutamente illegittime."
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