sabato 16 maggio 2009

Anche la Gazzetta del Mezzogiorno è intervenuta nella vicenda bagni pubblici.

ORIA LA PROTESTA DEI PELLEGRINI COSTRETTI A CHIEDERE «OSPITALITÀ» A BAR E CHIESE
Festa con migliaia di fedeli ma senza un bagno pubblico

• ORIA. Qualcuno ha detto che non sarebbe più venuto alla festa dei Santi Medici dopo una tradizione di famiglia lunga mezzo secolo. Altri hanno imprecato a lungo. Altri ancora sono risaliti in auto e tornati a casa prima ancora della fine della festa.
Le tradizionali celebrazioni in onore dei Santi Medici sono state segnate - quest’anno - dalle proteste di migliaia di fedeli, provenienti da tutto il Salento - che non hanno trovato nel centro di Oria un solo bagno pubblico.
Una carenza che si trascina da tempo e che è stata al centro delle proteste anche di numerosi turisti, per non parlare delle scolaresche che in questo periodo affollano quotidianamente la cittadina.
I pellegrini, a seguito delle impellenti necessità, hanno chiesto «ospitalità» ai bar sparsi nel centro o addirittura nelle chiese.
«Un’autentica vergogna - hanno detto -. Una città come Oria che dice di essere turistica, in occasione di un evento come la festa dei Sant Medici, si ritrova senza bagno pubblici. Una carenza che ha provocato enormi disagi tra i pellegrini».
Ad Oria, i pellegrini sono rimasi diverse ore per partecipare alla Santa Messa e alla processione. Molti erano gli anziani che, come si diceva, sono stati costretti a ricorrere ai bagni degli esercizi pubblici o delle parrocchie.
«Quando ho capito il problema - ha detto il titolare di un bar - ho appeso un cartello all’uscita del mio esercizio che si trova in una zona di passaggio dei pellegrini per invitarli ad usare il nostro bagno».
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