venerdì 15 ottobre 2010

ORIA: Altro che la Cipriani e la sua 7^! Ecco un esempio da seguire per le ragazze oritane!

L'ESEMPIO DI ROSSELLA BARLETTA - «Le ragazze disposte a tutto? Macché!»
• «Ho letto su Facebook la polemica relativa alla trasmissione le Iene, dalla quale è emerso come "modello" per i giovani una ragazza disposta a tutto pur di far successo nel mondo dello spettacolo. Io, se permettete, non considero questi i miei modelli».
Rossella Barletta di Oria, laureata in Informatica, risiede da tre anni a Monaco di Baviera per motivi di lavoro. Il suo è un lavoro davvero «speciale», dal momento che quotidianamente è a contatto con Nasa e altri istituti di rilevanza mondiale.
«Lavoro per un'azienda di Taranto, la Space Software Italia, un' azienda che lavora nel settore del software tra gli altri anche per progetti di area Spazio - spiega -. Per questa ragione si è prospettata la possibilità di fare un'esperienza all'estero a contatto con un ambiente internazionale. Lavoro da 3 anni al centro di controllo del Columbus e sono un membro del team europeo di pianificazione delle attività degli astronauti a bordo della stazione spaziale».
«La stazione spaziale internazionale -aggiunge- è composta da vari moduli di proprietà rispettivamente delle agenzie spaziali americana (NASA), russa, giapponese ed europea (ESA) nei quali gli astronauti eseguono attività scientifiche oltre ad attività di routine e quelle necessarie per i sistemi che supportano il funzionamento della stazione stessa. Le attività di coordinamento avvengono giornalmente, tramite teleconferenze».
Per tornare ai «modelli», la dottoressa Barletta dice: «Questa esperienza, benché richieda sacrifici su diversi fronti, tra cui stare lontani dalla famiglia, mi ha permesso di crescere sia dal punto di vista professionale, sia personale, in quanto devo confrontarmi personalmente e professionalmente con persone di nazionalità e cultura diversa. Nella realtà lavorativa attuale mi ritengo molto fortunata per la possibilità di avere un lavoro come questo ma è anche positivo per me aver dimostrato che le soddisfazioni professionali anche importanti si possono ottenere attraverso il merito, il duro lavoro e i sacrifici». (fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno del 14.10.2010)
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