domenica 23 maggio 2010

ORIA - Chiesa di Gallana. Restauro .... ed altro.

Importante restauro in atto alla chiesa rupestre della Madonna di Gallana in agro di Oria.
Santa Maria di Gallana in Agro di Oria.
Nella seguente immagine è ritratto il gruppo litico della Pietà che attualmente trovasi all'interno della chiesa di San Francesco d'Assisi e che in passato era parte integrante della chiesa di Gallana.
La ricorrenza della festa si celebra il 15 agosto mentre nella notte di vigilia era usanza fino a qualche anno recarsi alla Chiesa in pellegrinaggio e partecipare alla PERDONANZA “ti li cientu cruci” (dei cento segni di croce).
L'antichissimo rito, una commistione di sacro e profano, di simbolico ed esoterico, che prevedeva tre giri attorno all'altare, illuminato da quindici lampade ad olio, recitando un’antica nenia, nella fiduciosa certezza della protezione mariana, espressa nella seguente invocazione dialettale:
Vabbanni, tantazzioni, e no' mi turmintari!
No' ti la pigghi, no, l’anima mia!
Cientu cruci mi fici an vita mia
la notti ti la Vergini Maria!
Io mi li fici e mi li seppi fari
parti ti l’anima mia tu no' naìri!


[Tutto ha inizio nell'età imperiale quando la Gens Gerellana, famiglia di latifondisti, era proprietaria del territorio che in seguito assumerà la denominazione “Contrada Madonna di Gallano” con chiaro riferimento al nome della gens.
Le fonti recuperate in relazione alla fondazione della chiesa dedicata alla Vergine provengono da antiche memorie di storici locali e leggende.
Al 1063, quindi all’epoca della conquista normanna della città di Oria, risale il più antico documento che testimonia la presenza del Monastero di Santa Maria di Gallano.
Qui di seguito si riporta il testo del manoscritto del Capitano Mauro Mattarelli Pagano, un raccoglitore di memorie oritane, compilato tra la fine del 1500 e la prima metà del 1600: “…diciamo della edificazione de la gloriosa Chiesa della Madonna di Gallerana fatta edificare per ordine, e voto della Regina Gallerana moglie dell'Imperatore Carlo Magno Rè di Francia all'hora, mentre l'esercito suo chiamato dal Papa Adriano primo era calato in queste parti per scacciarne li ribelli, et di Dio, et del Regno Ecclesiastico…..Il nome della regina ritorna negli scritti del Marsella, con il riferimento ad un’altra leggenda, che vuole la chiesa costruita dalla pia Matrona Galerana di Francia al tempo della prima crociata, durante un pellegrinaggio nel quale fece voto alla Madonna di costruirle un tempio sul luogo in cui si fosse incontrata con il suo sposo reduce dalla Palestina con le truppe di Boemondo.
La chiesa si trova nelle campagne alla periferia di Oria sulla provinciale che conduce a Latiano in “contrada Gallana” che ovviamente prende il nome dalla chiesa a 2 km dalla città. E’ dedicata alla Madonna di Gallana (nome legato alle leggende locali). La chiesa è aperta al culto, ma si celebra messa solo il 15 di Agosto in occasione dei festeggiamenti per la Madonna, data che corrisponde all’assunzione in cielo della Madre di Gesù. Si sviluppa longitudinalmente in senso NNE/SSO. In pianta appare ad aula unica di forma rettangolare coperta da due cupole in asse, sulla destra un ambiente (b) a pianta rettangolare corrisponde ad un braccio superstite di un transetto trasversale. A NNE un’abside semicircolare chiude la navata. Sul lato destro, affiancato all’abside vi è un ambiente a pianta circolare (E) a cui seguono altri ambienti minori (D e C) e l’antica navata laterale (A). Sul lato sinistro, il braccio del transetto corrispondente e la navata sono andati perduti in seguito ad un crollo. Nel 1991 un massiccio intervento di restauro, condotto dalla Soprintendenza ai Beni A.A.A.S. della Puglia, permette il recupero architettonico non solo di alcune parti fortemente danneggiate, ma anche del ciclo di affreschi della conca absidale che finalmente vedono la luce dopo circa un secolo passato sotto un pesante strato di calce. In tale occasione non vengono, invece, salvati gli affreschi della zona più vicina all'ingresso (di più recente fattura) che oggi rischiano di andare perduti.
Nonostante le notevoli lacune nei brani pittorici, il restauro ne ha permesso una descrizione approfondita.
La nascita del casale di Gallano, le cui tracce sono ormai perdute, che sorgeva intorno alla chiesa, è legata all'edificazione dell’edificio di culto per il quale abbiamo scelto un arco di tempo che va dalla fine del X e gli inizi dell’XI secolo come data per la prima delle sei fasi, e tre sottofasi, attraverso cui la chiesa raggiunge l’icnografia attuale. Il caso del villaggio scomparso rientra nella fenomenologia diffusa dei villaggi abbandonati.
Si tratta di radi frammenti di una storia articolata e complessa che occupa lo spazio di tempo di cinque secoli, dall’X (presunta data di fondazione della chiesa) al XVI(abbandono definitivo del casale e ultime fasi di costruzione della chiesa), con ovvi periodi oscuri.

Notizie tratte dalla monografia: GIUSEPPE DALFINO, GIUSEPPE MELE. Santa Maria di Gallana in agro di Oria. Storia e architettura. 2005 Adda Editore pp. 108, XXVIII tavv., ill..]

Condividi con altri:AddInto
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...