mercoledì 5 maggio 2010

ORIA - Giovedì scorso la terza Perdonanza, quella di San Mauro. Domani la quarta, quella di San Cosimo.

ALLA RISCOPERTA DI COSE DEL PASSATO
Ricordo che un tempo in questo periodo la gente di Oria, un pò per devozione, un pò per fede, un pò per tradizione, per 5 giovedì a iniziare dall’undicesimo giorno dopo la Pasqua si dedicavano ai riti post-pasquali denominati PERDONANZE al fine di “lucrare” le indulgenze Plenarie o Parziali a seconda delle concessioni vescovili.
(Per saperne di più sulle origine delle perdonanze clicca QUI). Secondo alcuni le Perdonanze sono tradizioni della Chiesa (cliccare QUI).
Il primo giovedì era dedicato a Santa Lucia e si andava in pellegrinaggio al santuario presso la vicina Erchie; il secondo giovedì si andava presso la vicina chiesetta della Madonna della Scala; il terzo giovedì era dedicato a San Mauro e quindi si faceva visita all’omonima grotta situata nella chiesa del Santuario di Sant’Antonio (Padri Rogazionisti-San Pasquale; il quarto giovedì era dedicato ai Santi Medici e si andava a piedi al vicino Santuario di San Cosimo ed infine l’ultimo, il quinto, era dedicato all’Ascensione e si faceva visita alla Madonna della Croce in Francavilla Fontana. Erano riti molto sentiti e la gente vi partecipava in modo serio e composto, rispettando tutto un disciplinare che era costituito da apposite preghiere e rosari. Queste ricorrenze negli ultimi decenni hanno subito un inesorabile stato di “abbandono” e solo di recente si nota un particolare interesse da parte della chiesa oritana affinché vengano riscoperte Le Perdonanze. La chiesa del Santuario custodisce nel suo sottosuolo una caratteristica cripta basiliana risalente al IV secolo, dove hanno vissuto per vari secoli monaci ed eremiti. La cripta è dotata di affreschi e quello dedicato alla Madonna del Melograno ci fa capire che la titolazione a San Mauro è da datare in epoca successiva, VIII-IX secolo. La grotta, interrata nel medioevo, fu scoperta da un pastorello intorno al 1660 e per tale evento il Santo per il popolo diventò il protettore “ti li massari”. Ecco perché l’usanza di benedire gli animali in occasione della sua festa.Degna di nota è anche l'evento delle Perdonanze (3 aprile di ogni anno) in San Pietro in Bevagna ove esiste anche una piazza denominata appunto ".... delle Perdonanze". Da tempo immemorabile l’antico rito della processione che si svolge da Manduria a S. Pietro in Bevagna intende proprio fare memoria dello sbarco dell’Apostolo Pietro su quella spiaggia, dovuto, secondo la tradizione petrina, ad un naufragio.
Nelle foto seguenti l'interno ed esterno della grotta.



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