lunedì 15 giugno 2009

A proposito di cinema in Oria. E' stato un vero affare aver dato circa 165mila euro a Pietro Salerno?

Grazie ai commenti inseriti in calce agli articoli di questo blog ho avuto modo di scoprire l'esistenza di un NUMERO UNICO datato 2002 dal titolo "Fuori chi l'ha visto! - Breve storia delle sale cinematografiche oritane. Ma non solo." (Autore Gino Capone; Editore: Pietro Salerno - francavillese, proprietario del Multisala cineteatro Gassman-De Sica). Ho avuto il piacere di leggere detta opera, preziosa ed importante per vari aspetti, grazie ad un amico che me l'ha prestata. Di tutto il contenuto son rimasto dispiaciuto di un particolare: Non vi è una sola parola di ringraziamento al Comune di Oria (e di riflesso anche a noi cittadini) per il fatto che il signor Pietro Salerno, francavillese, ha potuto realizzare detto cine-teatro ANCHE grazie ad una convenzione sottoscritta con l'amministrazione di allora (Ardito, ndr), in base alla quale in nove anni (dalla fine del 2000 ad oggi) il francavillese proprietario del cinema ha intascato nostri soldini pari a 324.000.000 delle vecchie lire (più l'aggiornamento ISTAT dal 2° anno in poi). In detto numero unico si esaltano le figure di San Barsanofio (forse perché amante dei forestieri?) e di Sant'Annibale Maria di Francia (al quale si devono le mura in cui è stato realizzato il multisala tuttora funzionante). A noi cittadini contribuenti nessun grazie..... nessun accenno..... in tale libretto, né ricordo che nessuno dei due ultimi sindaci ha chiesto che venisse posto pubblicamente riparo a tale sgarbo. Addirittura il concittadino Capone, nell'ultima pagina della sua opera, si spinge a bacchettarci con la seguente battuta: "Comune e cittadini facciano la loro parte. Sosteniamo l'iniziativa di Pietro Salerno......". Nell'agosto del 2000 pubblicai una lettera aperta ai cittadini nella quale esternavo le mie perplessità circa i contenuti della convenzione che l'Amministrazione Comunale si apprestava a sottoscrivere col francavillese Pietro Salerno. Il mio scritto scatenò le ira degli amministratori (un assessore parlando con un oritano, in mia assenza, arrivò ad apostrofarmi in modo incivile e cafonesco, mentre il sindaco Ardito fece stampare (con soldi pubblici) migliaia di volantini contrattaccandomi..... con un suo punto di vista). Tra poco la convenzione scadrà e...... (trascrivo testualmente) potrà essere rinnovata per uguale periodo (nove anni) con l’aggiornamento annuale del canone, a richiesta, per eventuali variazioni del costo della lira. Chiara questa clausola? Oggi l'amministrazione comunale può chiedere solo l'aggiornamento del canone in base al costo del soldo..... ma non potrebbe chiede alcuna modifica..... (SIC!!!) Nella mia lettera aperta di allora scrivevo, fra l'altro: "SARA’ UN VERO AFFARE PER GLI ORITANI? AI POSTERI L’ARDUA SENTENZA." Oggi vi faccio questa domanda: "E' stato un vero AFFARE?" Prima di rispondere tenete bene in considerazione vari fattori (alcuni: disagi viabilità e traffico in quella zona, parcheggi selvaggi nonostante DIVIETI DI SOSTA E DIVIETI DI FERMATA, cittadini che possiedono un garage hanno perso il diritto di utilizzare il proprio passo carrabile durante le ore serali .... fino all'orario di chiusura del cinema; altri cittadini che abitano nei pressi del cinema si lamentano del disturbo alla loro quiete ed al riposo tardo-serale).
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