sabato 13 giugno 2009

Mi chiedo e vi chiedo:

... amiamo veramente la nostra città? Cosa facciamo per preservarla dagli interventi non sempre competenti e disinteressati dell'uomo? Conosciamo abbastanza il nostro ambiente per difenderlo?
Io sono convinto che noi tutti oritani dovremmo vergognarci per tutto ciò che quotidianamente accade sotto gli occhi di tutti. Gli scempi, a mio parere, sono all'ordine del giorno. E tutto questo è sicuramente possibile grazie alla mancanza di un serio strumento urbanistico e/o regolamento comunale che disciplini certi interventi su immobili di interesse storico, strade, piazze, etc.. Uno degli ultimi esempi eclatanti è la scellerata recente sistemazione del basolato di Piazza Manfredi. Ma ve ne sono di altri. Nei giorni scorsi vi ho proposto la foto dell'ex cinema Candeloro ristrutturato. Tutti, me compreso, abbiamo parlato dei ricordi di quel cinema, ma nessuno si è spinto a criticare l'attuale aspetto esterno dell'immobile. Nessun appassionato di architettura, di urbanistica, di storia dell'arte, di beni culturali, archeologici, si è permesso di fare un minimo di analisi. Siamo proprio sicuri che non si poteva fare di meglio? Io sono convinto di si...... ad iniziare dal colore dell'intonaco esterno, che fa a pugni con il giallo dell'abitazione di fronte. Quel punto di Via Manduria pur non essendo vero e proprio centro storico, a mio parere, si può considerare "borgo antico" e come tale andrebbe assoggettato a delle prescrizioni particolari da parte dell'UTC in sede di rilascio di autorizzazione. Purtroppo il Dirigente l'UTC in mancanza di apposito regolamento non può comportarsi (forse) in modo diverso di come si è comportato finora e continua a comportarsi. Dopo questa premessa pongo alla vostra attenzione due esempi di amore per il proprio territorio: "......Per questa ragione il Sindaco della Città, ha disposto con una ordinanza che “tutti i proprietari e possessori dei fabbricati siti nella zona antica della Città, nella zona settecentesca e ottocentesca, comunque di interesse storico e tutti i fabbricati risultati tinteggiati a latte di calce, devono ripristinare la tinteggiatura bianca a latte di calce entro il 25 giugno prossimo”. Dalla tinteggiatura devono essere esclusi i portali, gli stemmi, le cornici artistiche e le opere in pietra che dovranno restare del colore naturale. In caso di inadempienza o dimenticanza la tinteggiatura verrà eseguita d'ufficio a spese dei trasgressori. " ....cliccare QUI per leggere tutta la notizia. -- M) SUPERFICIE ESTERNA DEGLI EDIFICI ART.11 a) Negli edifici di epoca medievale è vietato sovrapporre intonaco o qualsiasi altra materia alle murature a faccia vista. b) E' vietato l'uso di malte di cemento per il risarcimento di parti danneggiate o per creare false stilature. c) E' vietato chiudere o manomettere le buche pontaie e ogni altra bucatura originale o comunque antica. d) Il trattamento delle superfici murarie esterne deve rispettare lo stato di fatto proprio degli edifici nelle varie epoche. e) Alle superfici murarie esterne degli edifici antichi originariamente intonacate è consentito il rifacimento dell'intonaco secondo le tecniche originarie. f) Nel caso di murature medievali inserite in edifici di epoca posteriore, qualora si proponga l'asportazione dell'intonaco per il recupero in vista della muratura, l'intervento va eseguito per tutta la muratura per la sua interezza. E' vietata la scopertura di elementi singoli come arcate e finestrature. g) Le cornici e le pareti decorate in stucco vanno consolidate, con eventuali reintegri, e tinteggiate ricostituendo le originarie sagome. h) Le parti aggettanti possono essere protette con copertine in rame o piombo. ------- Articoli correlati in questo blog: 1) - 2) - 3) - 4)
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