giovedì 18 marzo 2010

Il Club Arché di Oria onlus a sostegno dell'iniziativa "Salviamo il Limitone dei Greci dal fotovoltaico selvaggio"

Prosegue l'attività di promozione culturale del Club Arché di Oria onlus. L'associazione (movimento di denuncia e di opinione pubblica al servizio dei beni culturali e ambientali) manifesta pubblicamente solidarietà ed appoggio a Mimmo Stella, studioso di storia locale e presidente dell’associazione culturale “Terra di Mesagne”, per la lodevole iniziativa “Salviamo il Limitone dei Greci dal fotovoltaico selvaggio."

Al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica al problema sollevato dal mesagnese Mimmo Stella il Club Arché intende farsi promotore di una escursione, libera, spontanea e gratuita, nell’agro di Oria e precisamente nelle immediate vicinanze della strada Oria – Cellino, ove sono tuttora visibili resti delle caratteristiche ed antiche strutture murarie.


A proposito di “Limitone dei Greci”: il Club Arché di Oria invita a leggere il seguente documento tratto dal libro “ORIA – Le Colline raccontano….. passato… presente… futuro” realizzato dalla Scuola Media “Milizia – Fermi” nel 2005.

ORIA - Contrada San Giovanni lo Pariete - Ambiente e popolamento antico.
La zona di San Giovanni lo Pariete interessata ai ritrovamenti antichi è situata nelle proprietà dell'omonima masseria, in particolare sulle piccole alture che si sviluppano ad est del complesso edificio rurale, fino alle colline dell'attigua contrada Monti.
Questo segmento collinare è facilmente individuabile, in quanto si presenta quasi completamente spoglio

di copertura arborea, essendo il suolo costituito da roccia calcarenitica affiorante, ricoperta a tratti da sottili lembi di terreno prevalentemente sabbioso. E' lasciato, quindi, a pascolo per il prevalere della componente erbacea, interrotta a tratti da residui esemplari di cespugli della macchia degradata. Alle spalle della masseria, una parte più pianeggiante del versante settentrionale delle collinette e immediatamente adiacente all'alveo del canale Reale ospita una formazione boschiva di querceto misto.
I fondivalle interdunali presentano terreni più consistenti, formatisi per accumulo di materiale trasportato dalle adiacenti alture dalle acque piovane dilavanti, e ospitano colture erbacee o vigneti.
Questo tratto collinare è limitato a nord dall'alveo del canale Reale, a sud dall'arteria stradale Oria-Cellino San Marco, coincidente con l'antico tratturo denominato "Limitone di Greci", che nell'Alto Medioevo segnava il confine tra i territori longobardi e bizantini e che, in questa zona, doveva essere protetto da strutture murarie, come lascia intuire il toponimo; ad est dalle colline di contrada Monti, coperte da vigorosi oliveti, da cui la proprietà della masseria è separata da una stradina in terra battuta con direzione nord-sud, fiancheggiata da un muro a secco.
L'area più vicina alla masseria è interessata da un insediamento rurale medievale, documentato soprattutto dalla presenza di necropoli.
L'area più distante e più orientale, confinante con le alture di contrada Monti, presenta abbondanti tracce di una frequentazione preistorica e protostorica.
Qui la più antica presenza umana è riferibile al Paleolitico medio, durante il quale gruppi di cacciatori neandertaliani si sono fermati a più riprese, in quanto il luogo offriva sicuramente maggiori opportunità di caccia. La non eccessiva quantità di manufatti fa pensare che le soste di questi cacciatori nomadi erano piuttosto brevi e che i loro accampamenti erano situati nel territorio circostante, in corrispondenza di ripari sotto roccia e di grotte.
La presenza, infatti, di acqua nel canale, sia quella piovana ristagnante o quella proveniente da qualche polla sorgiva, sgorgante al di sopra degli strati argillosi impermeabili affioranti in conseguenza dell’erosione del fondo dell’alveo, costituiva elemento di richiamo per la fauna selvatica, la quale, una volta individuata da posti di osservazione sulle adiacenti alture, era facilmente cacciabile.

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...