lunedì 31 agosto 2009

Cosimo Patisso risponde alle critiche mossegli a seguito delle sue esternazioni a caldo dei giorni scorsi.....

Ero in dubbio se scrivere queste righe per rispondere ai tanti messaggi in difesa del servizio 118 o lasciar perdere, perché non ne valeva la pena. Ho deciso di farlo una sola volta ed è questa.

Voglio ringraziare Franco Arpa che forse è l’unico che ha capito cosa volevo dire con i miei tre “passaggi polemici”, (uno indirizzato all’ubicazione della caserma dei vigili del fuoco, uno indirizzato all’amministrazione comunale di Oria e l’altro al servizio 118 così come gestito in tutto il territorio della Regione Puglia), dell’articolo scritto la notte della tragedia, quando non riuscivo ad addormentarmi…e lo scrivere mi ha aiutato a stare in pace con la mia coscienza; ecco, io credo che ognuno debba stare in pace con la propria coscienza.

Innanzitutto preciso che non volevo e non voglio assolutamente attaccare i ragazzi del “servizio 118”, che sono intervenuti sul posto e che (come ho già chiaramente detto) nulla potevano prima dell’arrivo dei vigili del fuoco, anzi; è da lodare la disponibilità ed il coraggio dimostrato da questi ragazzi come da lodare è stato l’intervento gratuito dei ragazzi che giocavano a calcetto (senza alcun corso ed esame teorico pratico con l’ASL BR1) a pochi metri di distanza che sono stati i primi a giungere sul luogo.

Ciò che volevo manifestare, e forse non ci sono riuscito, era lo stato d’animo di tutti noi, ma soprattutto dei genitori dei ragazzi, già presenti sul luogo che, con Giampiero e Serena in quelle condizioni, ci siamo visti arrivare le prime due ambulanze senza alcun medico (e forse alcun infermiere) a bordo! A cosa potevano mai servire, se non ad un puro e semplice servizio di trasporto??? Da qui la mia esternazione di ambulanza VERA e ambulanza non VERA.

Per quanto riguarda le bottiglie di acqua che mancavano, le stesse sarebbero state utili (e chi era presente lo sapeva) non per “i ragazzi”, ma per la mamma di Giampiero che ripetutamente ha perso i sensi, e nel tentativo di prestarle soccorso si è pensato che forse un pò d’acqua sarebbe servita….solo questo e nient’altro……… e la gente presente sul posto (anch’essa senza alcun corso ed esame teorico pratico con l’ASL BR1), ignorando che le ambulanze sono fornite di soluzioni fisiologiche (surrogato dell’acqua) ha impiegato alcuni minuti per andare a prendere l’acqua dal vicino ristorante.

Alle critiche ricevute dal sottoscritto circa l’intervento in questione, fatte pervenire non solo per iscritto in maniera civile ed educata come quelle riportate nel blog, sono giunte anche critiche mandate a dire per interposta persona, e come si capisce da qualche intervento di Franco Arpa anche da gente anonima e quindi meno civili ed educate…..a tutti voglio semplicemente rispondere e ribadire che non era mia intenzione criticare i ragazzi del servizio 118, né di Oria, né di Torre S.S. né di Francavilla Fontana, che sicuramente sono tutti da elogiare, incoraggiare ed ammirare e che probabilmente per il servizio prestato percepiscono pochissime centinaia di euro al mese; voglio aggiungere però agli stessi che forse sarebbe interessante sapere e capire come vengono spesi i circa 17 mila euro al mese che la Regione Puglia riserva al Comune per l’espletamento di questo servizio. Il contributo delle nostre idee, delle vostre idee… forse potrebbe essere utile per spendere in maniera migliore e più efficace tale somma.

Le mie uniche scuse mi sento di rivolgerle ai famigliari dei ragazzi (e mi scuso io, anche per tutti quanti voi), per aver io, inconsapevolmente, innescato una polemica non costruttiva durante le ore di tragedia, pianto e dolore…... ma come dicevo prima ognuno deve stare a posto con la propria coscienza.
-------------------
Io, Franco Arpa, gestore del blog, al solo fine di fornire alcuni spunti di riflessione ritengo opportuno trascrivere quanto appresso, significando comunque che quanto leggerete non ha alcuna influenza su quello che è stato l'operato dei soccorritori del servizio 118 la sera del 28 c.m.:

REGOLAMENTO E PROTOCOLLO OPERATIVO 118 REGIONE PUGLIA (pagina 4)
6. soccorso primario e trasporto avanzato: l’operatore di centrale (per Codice Rosso -con dispositivi di emergenza, sirena e lampeggianti attivati), provvede ad attivare l’ambulanza 118 più vicina e se non medicalizzata, invia in supporto un mezzo medicalizzato.

Stralcio resoconto stenografico dei lavori della 12ª COMMISSIONE PERMANENTE (Igiene e sanità) del Senato.
INDAGINE CONOSCITIVA SUL TRASPORTO DEGLI INFERMI E SULLE RETI DI EMERGENZA ED URGENZA .
44ª seduta: mercoledì 10 dicembre 2008

SACCOMANNO - PDL - Quanto alla mia Regione, la Puglia, mi consta che per quel che riguarda il servizio 118 si siano compiuti significativi passi avanti. Pur tuttavia, tanto per fare un esempio, mi risulta che lo scorso venerdì un’ambulanza sia partita da un paese pugliese per soccorrere d’urgenza un paziente e trasportarlo in uno degli ospedali più vicini che nel caso di specie erano due e collocati rispettivamente a 13 e 27 chilometri di distanza.
Mentre era in cammino per raggiungere il primo ospedale l’ambulanza, per decisione dell’infermiere a bordo che non sapeva come intervenire sul paziente, si è però dovuta fermare per attendere l’arrivo di un medico dall’ospedale che si trovava a 6-7 chilometri. A fronte di casi di questo genere, mi chiedo allora se non vi sia l’esigenza – credo condivisa anche da altri territori del Paese – di dotare ogni ambulanza di personale medico. Mi interesserebbe anche avere qualche informazione sulla situazione complessiva in Puglia sotto questo specifico profilo.
.....
D’AMBROSIO LETTIERI (PdL). Signor Presidente, il collega Saccomanno, forte della sua competenza di medico, prima, e di autorevole assessore alla sanità nelle precedenti legislature regionali, dopo, ha centrato molti degli aspetti che mi premeva evidenziare, mi limiterò pertanto a riprenderne solo alcuni, con l’unico scopo di ampliare il livello di approfondimento e comprensione delle problematiche in esame, posto che compito della Commissione è quello di addivenire, attraverso lo svolgimento di audizioni di esperti provenienti dall’intero territorio nazionale, un quadro organico che ci consenta di concludere la presente indagine conoscitiva con la predisposizione di provvedimenti di carattere legislativo o di rivolgere in questa specifica direzione opportune sollecitazioni al Governo. .................
In questo quadro emergono anche delle criticità, cui stato fatto soltanto un marginale riferimento puntualmente ripreso dal senatore Saccomanno, che riguardano la medicalizzazione delle autoambulanze. Come parlamentare eletto nella circoscrizione Puglia – onore che condivido con il collega Saccomanno – sento particolarmente l’impegno di contribuire allo sviluppo del sistema, evitando così che si registrino situazioni di criticità quali quelle di cui apprendiamo a mezzo stampa, o perchè segnalate direttamente alla nostra attenzione.
Si tratta di un aspetto fondamentale, posto che situazioni come la mancata presenza di personale medico e talvolta anche infermieristico a bordo delle autoambulanze, contribuiscono purtroppo a vanificare la pur lodevole azione affidata alla responsabilità del dottor Longo e del dottor Pomo sin dalla settima legislatura regionale: in tale ambito fu infatti avviata una straordinaria fase di sperimentazione del sistema di emergenza e urgenza con l’attivazione del servizio che ha rappresentato senz’altro un fondamentale punto di partenza di un’attività, che non sembra però aver concretamente del tutto superato le proprie criticità. Dopo alcuni anni di sperimentazione, pensavamo che queste ultime potessero essere risolte, anche grazie alle interessanti iniziative di partenariato che vedono il coinvolgimento di soggetti privati (mi riferisco ad esempio a quella richiamata dal dottor Pomo del progetto Leonardo, la quale ha consentito uno sviluppo del sistema in termini assolutamente positivi). Vi chiediamo quindi un supplemento di informazione su questi aspetti onde consentirci di individuare con maggiore chiarezza le criticità e quindi contribuire ad un percorso normativo impegnativo e faticoso in direzione di una sempre maggiore efficienza, efficacia e appropriatezza del servizio, a tutto beneficio della collettività.

POMO. - In risposta al senatore Saccomanno, che ha posto anche la questione delle ambulanze sprovviste di infermieri o di personale medico e quindi dell’esigenza di una loro medicalizzazione, tengo a segnalare che la ristrutturazione del servizio messa in atto dalla Regione Puglia opera proprio in questa direzione, prevedendo esclusivamente ambulanze medicalizzate. Nelle ambulanze in cui è presente a bordo un medico, generalmente viene garantita la presenza anche di un infermiere, laddove vi sono ambulanze provviste di una unità Infermieristica specializzata; tengo in proposito a precisare che gli infermieri sono laureati in scienze infermieristiche e sono abilitati a svolgere una serie di mansioni in situazioni di emergenza ed urgenza.
Ricordo, tra l’altro, che il servizio 118 pugliese, al suo avvio, ovvero negli anni 2002-2003, fu criticato proprio per l’alto tasso di medicalizzazione delle ambulanze, posto che all’epoca ci avvalevamo di 400 medici, mentre in Emilia Romagna, a parità di popolazione, ne venivano impiegati soltanto 192. Oggi tutte le Regioni stanno invece procedendo in quella direzione proprio per rispondere alle esigenze di cittadini che richiedono prestazioni specializzate e di qualità.
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...