lunedì 28 luglio 2008

I RONDO' NEI PRESSI DI ORIA SONO REGOLARI ???

VI INVITO A LEGGERE DUE PARERI CONTRAPPOSTI, IL PRIMO E' DEL MINISTERO DEI TRASPORTI (che afferma che le rotatorie devono essere ad una corsia), IL SECONDO E' DEL RESPONSABILE DELLA POLIZIA MUNICIPALE DI ORIA (che afferma il contrario).

Ministero dei Trasporti
Dipartimento per i Trasporti Pubblici
Direzione Generale della Motorizzazione
Divisione VIII

Parere 15 maggio 2008
Oggetto: Circolazione su rotonde.

Si comunica che l’immissione nella circolazione sull’anello delle rotatorie è generalmente regolata con il segnale “dare precedenza” di cui all’art. 106 del Regolamento (DPR n.495/1992).
La realizzazione delle intersezioni a rotatoria è contemplata dal par. 4.5 delle “Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle intersezioni stradali” approvate con Decreto 19 aprile 2006 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (G.U. n.170 del 24.07.2006).
Trattandosi di intersezioni a raso, tale realizzazione non può essere indiscriminata, ma limitarsi alle tipologie di strade elencate nella Figura n.3 – par.3.
Essa è pertanto ammessa solo tra strade ad unica carreggiata e cioè extraurbane secondarie, strade locali extraurbane principali e strade urbane di scorrimento.
La circolazione sull’anello deve essere organizzata sempre su una sola corsia (e deve conseguentemente svolgersi in accodamento) come indicato nella Tabella n.6 par.4.5.2 .
La larghezza dell’unica corsia, appositamente prevista per consentire l’inserimento dei complessi formati da motrice e rimorchio, non giustifica la circolazione in affiancamento, né è prevista dalle norme citate la presenza di più di una corsia.
In base al diametro della circonferenza esterna, si distinguono rotatorie convenzionali (tra 40 e 50 m) compatte (tra 25 e 40 m) e mini rotatorie (tra 14 e 25 m): per sistemazioni con “circolazione rotatorie”, che non rientrano nelle tipologie di “intersezioni a rotatoria” descritte dal par.4.5.1 delle suddette norme, le immissioni devono essere organizzate con appositi dispositivi. F/to IL DIRETTORE GENERALE (Dr.Ing.Sergio DONDOLINI)
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"QUELLA ROTATORIA NON E' SICURA AD UNA SOLA CORSIA"
Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno 7.11.2007
Una serie di considerazioni contenute in una lettera inviata al sindaco con la quale il dirigente della Polizia municipale «sommessamente» indica alcuni problemi legati alla recente realizzazione del rondò lungo la strada che collega la cittadina con Francavilla Fontana "Molto sommessamente sento il dovere di segnalare qualcosa riguardo la rotatoria realizzata all'incrocio per Francavilla". Inizia così la lettera che il comandante della Polizia municipale, cap. Emilio Dell'Aquila, ha inviato al sindaco per segnalare alcuni problemi che potrebbero venire a crearsi. "La rotonda in questione, costruita ultimamente dall'Amministrazione Provinciale di Brindisi sulla SP 51-Francavilla-Cellino (incrocio ex Mec Elettronica) - secondo Dell'Aquila -, appare non conforme ai principi generali di sicurezza, essendo la stessa progettata e realizzata "ad una sola corsia di marcia". «La rotatoria o rotonda o rondò alla francese - spiega il comandante - è un tipo di intersezione a raso (cioè senza cavalcavia) fra due o più strade. Assolve alla funzione di moderazione e snellimento del traffico. L'incrocio fra le strade è sostituito da un anello stradale a senso unico che si sviluppa intorno ad uno spartitraffico di forma circolare.
Contrariamente alle vecchie isole spartitraffico circolari, la nuova rotatoria funziona, con un controllo del flusso che avviene semplicemente dando la precedenza ai veicoli che hanno impegnato l'anello. A prescindere dal loro tipologia, il tipo di rotatoria più utilizzato in Italia è quello che si ispira al modello "francese", cioè caratterizzato dal diritto di precedenza per i veicoli che circolano all'interno della stessa. I veicoli in entrata, pertanto, debbono fornire la precedenza a quelli che già stanno transitando sulla rotatoria. Impegnando la rotonda fuori dei centri abitati (necessariamente a due corsie di marcia), bisogna mantenersi su quella esterna, occupando quella interna solo se su quella esterna un veicolo che precede ha già manifestato la a intenzione di uscire su un braccio dell'intersezione».
Alla luce di tali considerazioni, dunque, il comandante Dell'Aquila segnala quali potrebbero essere i problemi legati alla mancanza di una doppia corsia.
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VIABILITA', RONDO' E POLEMICHE
Terminato e giudicato insicuro quello sulla Oria-Francavilla, si attende per quello dell'incrocio della morte, Oria-Manduria

di Eliseo Zanzarelli, Il Gallo 15.12.2007-11.01.2008

Tema sicurezza stradale. Da ormai un mesetto abbondante è stato inaugurato ufficialmente il rondò sulla strada provinciale 51 Francavilla-Cellino, all'altezza dello svincolo per Oria. Non che ci fossero particolari difficoltà a rendersene conto sin da subito, ma col passare del tempo e soprattutto dei mezzi, ci si è maggiormente avveduti di come quella rotatoria non abbia risolto in toto i problemi di sicurezza di quel tratto stradale ad alta densità di traffico. Anzi. Già fece discutere il fatto che fossero stati quei lavori, anziché quelli presso il più pericoloso incrocio OriaManduria ribattezzato "della morte", ad essere per primi avviati. A lavori ultimati, però, diverse caratteristiche del rondò realizzato non hanno convinto e diversi cittadini hanno espresso il loro disappunto in proposito. Ad esempio, il Comandante dei Vigili Urbani di Oria, Emilio Dell'Aquila, ha fatto presente, attraverso una missiva fatta recapitare al sindaco Cosimo Ferretti ed all'Amministrazione provinciale, che quella rotonda, molto ampia e ad una sola corsia, metterebbe a repentaglio la sicurezza dei viaggiatori. Infatti, normalmente i rondò presentano almeno due corsie di transito circolare a senso unico. L'unica corsia incriminata rappresenterebbe dunque un'anomalia nel progetto provinciale. Una rotatoria dovrebbe inoltre garantire, oltre che un maggior grado di sicurezza, una migliore fluidità di circolazione.
Cosa che qui non si verificherebbe: specie negli orari di punta, secondo quanto riferitoci, non sarebbe difficile imbattersi in code e rallentamenti, spesso provocati dai restringimenti di carreggiata realizzati. In molti si sono lamentati dell'eccessiva ampiezza dell'isola circolare - ben potrebbe al suo interno ospitare un campetto di calcio a cinque - che si ritorcerebbe a discapito dello spazio di transito degli automezzi - spesso mezzi pesanti di trasporto - costretti a sfiorare i pali della illuminazione stradale. Non piace neppure il fatto che detta isola sia sopraelevata dal manto stradale - perlomeno una trentina di centimetri - oltre il consueto, senza sfumature: bisogna fare attenzione a non danneggiare la fiancata del veicolo picchiando contro il bordo. Transitandovi attorno è già possibile scorgere i segni di qualche accidentale collisione, per non parlare dei residui lasciati dalle strisciate di pneumatici e cerchi. Qualcuno si è anche sbilanciato affermando che rispetto alla situazione attuale quella precedente costituisse un vero e proprio capolavoro di sicurezza e viabilità. Passando oltre, è attesa con ansia la conclusione dei lavori presso l'incrocio noto come "della morte", sempre situato lungo sulla stessa strada, già teatro, anche di recente, di svariate tragedie della strada. Numerose sono le vittime d'incidenti verificatisi all'altezza della Oria-Manduria, tratto ad alta densità e scorrimento, da anni abbandonato a se stesso, privo ormai di semafori e caratterizzato da scarsa visibilità. Da poche settimane è stato aperto il cantiere, che per forza di cose, manco a dirlo, aumenta la pericolosità dell'intersezione viaria, sia per i conducenti dei veicoli in transito che per gli operai al lavoro. Tuttavia, in questo caso il rischio provvisorio pare necessario, considerata la complessità strategica del sito, la cui messa in sicurezza è annoso argomento all'ordine del giorno. La speranza è ovviamente quella che qui davvero gli interventi progettati e finanziati dalla Provincia possano sortire gli effetti sperati. E' ancora vivo il ricordo della civile protesta inscenata da alcuni anonimi cittadini solo qualche mese addietro, all'indomani dell'ennesimo schianto. In quella occasione fu esposto e fissato nei pressi dell'incrocio uno striscione che recitava così: "Quante vittime ancora? Vergogna!!!".

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