martedì 15 maggio 2012

SPERO NON ACCADA AD ORIA ALTRIMENTI SARO' COSTRETTO A DIRE "IO LO AVEVO PREVISTO"

L'ho scritto il 18 aprile scorso e lo ripeto oggi: nel cimitero nuovo di Oria molte cappelle (edicole funerarie) non sono state realizzate secondo la vigente normativa. Cliccare QUI.

Fonte Gazzetta del Mezzogiorno dell'8.5.2012 "Brindisi: cede loculo - lapidi invase dai liquami."

BRINDISI - Non bastava la sporcizia dei viali, le aiuole piene di sterpaglie ed i furti sempre più diffusi persino dall’interno delle cappelle gentilizie. Ora al cimitero di Brindisi si rischia di assistere a veri e propri scempi in diretta, con rischi notevoli anche sul piano igienico-sanitario. Ed il tutto - cosa ancor più grave - senza che nessuno intervenga per porre rimedio. L’esempio più emblematico scaturisce da quanto avvenuto al campo santo sabato scorso, dove un loculo è letteralmente esploso a causa dei gas provenienti dalla decomposizione di un corpo la cui bara, evidentemente, non era stata sigillata bene.

La pressione prodotta ha fatto cedere il pannello marmoreo di chiusura del loculo ed una notevole quantità di liquami maleodoranti ha cominciato a fluire versi i loculi ubicati ai piani più bassi. Un vero e proprio scempio, denunciato subito dal signor Rocco Sanapo, che oltre al dolore di aver perso un figlio a 24 anni si è ritrovato sabato mattina con la lapide del proprio amato figlio imbrattata dal «percolato» proveniente dal loculo esploso, ubicato al piano superiore. Una situazione che ha reso l’aria irrespirabile nel raggio di diversi metri. Il signor Sanapo si è subito attivato, informando dell’accaduto i responsabili e le istituzioni. Ha fatto decine di telefonate, tra cui anche al Comune ed ai Vigili urbani ma non ha ottenuto alcun risultato.

La coincidenza col fine settimana e con l’apertura di dei seggi elettorali, sicuramente ha peggiorato la situazione. Ma è comunque vergognoso che dinanzi ad un simile fenomeno nessuno sia intervenuto, lasciando che lo scempio si protraesse per ben due giorni sotto gli occhi di chiunque transitasse in quel punto della struttura.

È l’ennesimo episodio di degrado che si registra nella struttura cimiteriale cittadina, da tempo afflitta da problemi. L’incuria, la mancanza di vigilanza e di un livello minimo di pulizia registra da tempo il disappunto delle persone che si recano in visita ai cari estinti. Ma non si era arrivati mai a tanto. Naturalmente il fenomeno verificatosi l’altra mattina può accadere il qualsiasi cimitero del mondo ma l’aspetto inaccettabile della vicenda è che, dinanzi ad una simile evenienza, nessuno è intervenuto per ben 48 ore. Un ritardo grave ed emblematico della scarsa attenzione riservata ad un luogo sacro che ha comportato, nel caso specifico, anche rischi sul piano igienico-sanitario. [a. neg.]
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