Ill.mo Dott. Antonio Costantini
Procura della Repubblica c/o Tribunale di Brindisi
Procura della Repubblica c/o Tribunale di Brindisi
OGGETTO: Castello di Oria.
Lontanissimo dal voler interferire sulle necessarie dinamiche relative alle indagini in corso sul Castello di Oria, da Sindaco di questa Città non posso evitare di esprimere le preoccupazioni per il protrarsi della mancata fruizione e disponibilità di un Monumento Nazionale così importante che, come è noto, è elemento vitale per la promozione e la crescita turistica del nostro Territorio.
Siamo tutti profondamente convinti che il Castello sia il fulcro intorno al quale possiamo costruire un progetto di rilancio economico, di speranza e di lavoro della nostra Comunità.
Oggi, non posso nascondere che il perdurare dei tempi di chiusura di questo “Gioiello di Pietra”, oltre ai danni economici ed all’immagine di Oria, già in parte penalizzata durante l’emergenza legata alla vicenda della tendopoli, rischia di compromettere la programmazione della prossima stagione estiva nella quale, insieme ai tanti eventi storici di alto livello, questo Bene Culturale gioca un ruolo determinante nella politica turistica della Città e sullo spirito di iniziativa di tutti i Cittadini.
Il 26 febbraio prossimo ci sarà il raduno del T.C.I. (Touring club italiano), con la presenza di 500 Soci, volto ad ottenere il riconoscimento della “Bandiera Arancione” Città d’eccellenza dell’entroterra e, nei primi giorni di Marzo, ci sarà una trasmissione televisiva in diretta sulle reti nazionali, in una delle Piazze di Oria.
Su queste premesse, intendo pubblicamente auspicare un legittimo sforzo comune, teso a restituire alla Città il suo principale attrattore turistico, senza il quale non possiamo riprendere il lavoro già iniziato sullo sviluppo e organizzare l’ospitalità che ci distingue.
Certo che la S.V. Ill.Ma coglierà il senso e lo spirito che hanno animato questa mia missiva, La ringrazio della Sua sensibilità e Le porgo i miei sensi di più alta stima e di fiducia.
Oria, lì 24 gennaio 2012
Siamo tutti profondamente convinti che il Castello sia il fulcro intorno al quale possiamo costruire un progetto di rilancio economico, di speranza e di lavoro della nostra Comunità.
Oggi, non posso nascondere che il perdurare dei tempi di chiusura di questo “Gioiello di Pietra”, oltre ai danni economici ed all’immagine di Oria, già in parte penalizzata durante l’emergenza legata alla vicenda della tendopoli, rischia di compromettere la programmazione della prossima stagione estiva nella quale, insieme ai tanti eventi storici di alto livello, questo Bene Culturale gioca un ruolo determinante nella politica turistica della Città e sullo spirito di iniziativa di tutti i Cittadini.
Il 26 febbraio prossimo ci sarà il raduno del T.C.I. (Touring club italiano), con la presenza di 500 Soci, volto ad ottenere il riconoscimento della “Bandiera Arancione” Città d’eccellenza dell’entroterra e, nei primi giorni di Marzo, ci sarà una trasmissione televisiva in diretta sulle reti nazionali, in una delle Piazze di Oria.
Su queste premesse, intendo pubblicamente auspicare un legittimo sforzo comune, teso a restituire alla Città il suo principale attrattore turistico, senza il quale non possiamo riprendere il lavoro già iniziato sullo sviluppo e organizzare l’ospitalità che ci distingue.
Certo che la S.V. Ill.Ma coglierà il senso e lo spirito che hanno animato questa mia missiva, La ringrazio della Sua sensibilità e Le porgo i miei sensi di più alta stima e di fiducia.
Oria, lì 24 gennaio 2012
Il Sindaco - Cosimo Pomarico
Alcune foto di ambienti interni del castello di Oria, antecedenti l'ultimo "rimaneggiamento e restauro" (o scempio ... secondo un indagine in corso?) a cura degli attuali proprietari.