martedì 7 ottobre 2008

L'oritano Damiano Micelli fra i creatori della nuova Fiat Topolino

Nella nuova «Topolino Fiat» le idee di un giovane ingegnere oritano: Damiano Micelli che fa parte del gruppo di tecnici torinesi impegnati nel nuovo progetto. (Fonte Gazzetta del Mezzogiorno del 7.10.08) • Fin da piccolo il suo «pal­lino» era nei motori. Per que­sto, con un diploma dell'Indu­striale in tasca, aveva deciso di trasferirsi a Torino e continua­re gli studi al Politecnico per diventare ingegnere e vedere da vicino come nasce un'auto. Ora, le auto «nascono» anche grazie a lui. Damiano Micelli, oritano di quarantasei anni, è nel gruppo di tecnici Fiat impegnati nella realizzazione del motore della nuova Topolino: l'auto sulla quale la casa torinese punta molto per il 2010. La rivista «Quattroruote» ha dedicato alle innovative tecno­logie impiegate da Micelli e dai suoi colleghi un servizio di ben otto pagine. È lo stesso Micelli, insieme al collega Lucio Bernard, a spie­gare ai lettori come sarà la nuova vettura. Non è la prima volta che l'ingegner Micelli entra nello staff di produzione di alcune auto della Fiat. In passato ha lavorato su al­tri motori riuscendo a conqui­stare la stima dei suoi colleghi in Italia e all'estero. Malgrado gli impegni, il tec­nico Fiat torna appena possi­bile dai genitori ad Oria, dove ha trascorso il mese di ferie in agosto. «Sono molto legato alla mia città e appena è possibile faccio un salto molto volentieri per abbracciare i miei famigliari ma anche salutare gli amici di infanzia», dice Micelli. «Purtroppo - aggiunge - man­co da troppo tempo, fin da quando avevo diciotto anni ed iniziai l'avventura universita­ria». Grazie alle sue doti e alle capacità professionali, prima anche della laurea Damiano Micelli era riuscito a farsi no­tare dai vertici della Fiat, che decisero di «metterlo al lavoro» molto presto. In pratica, ap­pena il tempo di conseguire la laurea che giù era chiamato a progettare motori o parti mec­caniche delle varie vetture «È un lavoro che amo molto e che rappresenta qualcosa di molto importante», spiega l'in­gegnere. Riguardo la nuova «Topoli­no», Micelli sottolinea che i tec­nici hanno lavorato sul vecchio motore riuscendo a trovare un equilibrio moderno che evitare i problemi del passato. «Vibrazioni molto più ridot­te - dice -, anche rispetto a quelle di motori a tre cilindri delle vetture concorrenti di al­tre case». Insomma, nel motore di que­sta vettura ci sarà qualcosa del­la «sua» Oria. «Porto sempre con me il ri­cordo della mia città - conclude Micelli -. Magari sarà bello tor­nare in paese a bordo della nuova auto». Chissà?
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...