venerdì 24 ottobre 2008

Lo zoo di Oria - di Enrico Sierra (ovvero ricordi di un brindisino emigrato)

LO ZOO DI ORIA (di Enrico SIERRA)
Tanti e tanti anni fa, ero con mia moglie ed i miei piccoli in casa di mia suocera, ed erano presenti tanti nipoti, e, mi venne l'idea di dire a tutti: "Domani se è bella giornata andiamo a vedere lo Zoo di Oria." Non si può immaginare : "URLI, UCCULI DI GIOIA", e chi più parlava: "Ma zio dove è Oria? Quali animali ci sono allo zoo? Perche' non andiamo ora?" E, pensare che erano le otto di sera, ma era tanto l'entusiasmo che non si rendevano conto del tempo, ed oggi penso che la notte avranno dormito ben poco al pensiero di fare un viaggio e vedere gli animali dello zoo.
Ci siamo dati appuntamento con chi doveva venire, ed alle 14 di pomeriggio, io con la macchina passai a prenderli uno per uno. Fortunatamente con me c'era uno dei miei cognati, per cui su due macchine imbarcammo circa 12 persone, e... via per Oria.
Ed ecco Mesagne, Latiano ed Oria. Nelle macchine c'era una frenesia che non dico, "Ma dov'è lo Zoo? Non è che hai sbagliato strada? Zio fai presto se no chiudono. "
Ma finalmente eccoci allo Zoo. Gli addetti all'ingresso ridevano vedendo questi bambini che a spintoni volevano essere i primi ad entrare. Non dico la gioia quando viddero gli animali, in gabbia, però, perchè essi pensavano di poterli accarezzare. Avevano portato da casa biscotti e noccioline, e così via, nella gabbia, anche se i custodi dicevano che non si potevano dare le noccioline al leone. La gioia che si vedeva nei loro occhi era la stessa gioia che provavamo noi grandi. Facemmo un bel giro, e non ci voleva molto, perchè lo Zoo non era grande, ma era quanto bastava per rendere felici, chi non aveva mai visto animali che non fossero il cane ed il gatto.
Avrei voluto fare un giro per la città, ma si era fatto tardi, e mi ripromettevo di tornarci a vedere le bellezze della piccola e bella cittadina di Oria. A tal proposito devo raccontare un aneddoto: Una volta una mia nipote stava risolvendo le parole incrociate, quando mi chiese: "Nonno, una cittadina della provincia di Brindisi di quattro lettere. Qual'è?" Io allora con supponenza risposi: "Ma è Oria, e così mi misi a raccontare il viaggetto fatto ad Oria per visitare lo zoo."
A proposito dello Zoo devo dire, che era un peccato vedere tanti animali in gabbia, ma purtroppo e' cosi, e non potrebbe essere diversamente. Anche se gli animali devono vivere nel
loro ambiente naturale. Ma sono animali, come quelli dei Circhi, che se pur vivono in ambienti ristretti, sono veramente amati da chi li ha in cura. Non vorrei che fosse intesa come offesa per gli animali, ma animali e uomini circensi sembrano fratelli. Buona questa, vero?
Come tutte le cose, gli avvenimenti, le fiabe, e questa è quasi una favola, c'è da trarre una morale. Qual'è? Una morale rivolta ai genitori: Quando uscite con i vostri figli, i vostri
nipoti, portateli a vedere gli animali, al circo o allo zoo. E, se potete, e si può, perche non li portate in aperta campagna? Ci sono bimbi che non hanno mai visto una gallina, una pecora, una mucca un asinello. E, poi, visitate le cittadine, che hanno tutte una storia, hanno posti caratteristici come quelli di Oria, di Ceglie, di Mesagne o Francavilla e di tante altre piccole cittadine della nostra Puglia. Perchè visitare, girare, toccare un animaletto, sentire il profumo degli alberi, è bello. E, la nostra Puglia ha di tutto questo.
ENRICO SIERRA
enrico.sierra80@yahoo.it
(Chi è Enrico Sierra? E' una persona meravigliosa, nata ottanta anni orsono a Brindisi, da anni residente in una cittadina del centro Italia. Nutre grande amore per Brindisi e tutta la Puglia in generale e periodicamente ci delizia con delle chicche di "brindisinità" e di saggezza scrivendo degli articoli che vengono pubblicati sul sito brundisium.net. Lo ringrazio per avermi onorato di questo suo scritto)
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