Il primo cittadino lombardo in nome della sua città, l’altro ieri ha lanciato un appello: “Basta poco”, ha detto affidandosi ai giornalisti. “Milano ha tutto il diritto di restare nel gioco a cui ha prestato i nomi di alcune strade. E se non dovesse restare, sarebbe davvero un peccato”.
Questione di campanile, quindi. Orgoglio autentico. Quello che ha portato i milanesi a correre su internet per votare il capoluogo: in poche ore, il “termometro” dei consensi tenuto sul sito, è passato dallo 0,23 per cento di consensi allo 0,71, livello che potrebbe servire a scavalcare la città di Cosenza, a cui è andato lo 0,77 per cento, quanto basta per approdare all’ultimo gradino utile per il Monopoly.
Brindisi, a guardare la classifica, è a quota 0,63 per cento. E, in questo caso, non se la passa malissimo se si considera che le “cugine” pugliesi, come Bari e Lecce si sono fermate allo 0,18.
Sono riuscite a fare meglio, invece, Barletta, Andria, Trani e Foggia che, per effetto dei voti on line, hanno conquistato (temporaneamente) l’accesso nella classifica: la prima ha ottenuto il 6,43 per cento dei consensi ed è schizzata al quarto posto, la seconda è al sesto posto con il 4,99, la terza al dodicesimo con il 2,61 e la quarta è al quindicesimo con il 2,07.
In testa c’è Chieti con il 15,71 per cento e se dovesse essere confermata la graduatoria, andrà a occupare lo spazio di “Parco della Vittoria”, che rappresenta quello più ambito per i giocatori. La medaglia d’argento in questa corsa virtuale è stata conquistata da Reggio Calabria con l’11,76 che dovrebbe prendere il posto di “Viale dei giardini”, quella di bronzo a Catanzaro con il 9,43 per cento.
Nel gruppo degli inseguitori, subito dopo Barletta, figura Isola d’Elba con una percentuali di consensi pari al 5,4. A seguire Ascoli Piceno che si è piazzata al gradino numero sette con il 4,66, Cuneo con il 3,39 e Ancona con il 3,35.
La decima postazione è di Messina con il 2,73 per cento, poi L’Aquila con il 2,63. In tredicesima c’è Sanremo con il 2,56. Scendendo ancora si trovano: Teramo, 2,43; Viareggio 1,99; Livorno 1,46, Pisa 1,41; Caserta 1,33; Terni, 1,02; Torino, 0,95 e Cosenza con 0,77.
Le ultime due dovrebbero rilevare il ruolo che è stato di “Vicolo Corto” e “Vicolo stretto”.
Per modificare la classifica e arrivare a strappare una casella nella mappa del gioco ci sono ancora 19 giorni: il count-dow è indicato al lato della pagina web assieme all’elenco delle città che è possibile votare e alle modalità del gioco.
Il Monopoli, nuova versione, innanzitutto perderà la “i” finale italiana che ha contrassegnato i 75 anni della “Editrice Giochi”, che sarà sostituita da una “y” americana per rendere onore al nuovo proprietario, la “Hasbro”, e avrà un percorso fatto di comuni in sostituzione di strade. Restano i colori, oltre che lo scopo del gioco che ne ha fatto la carta vincente dal 1935, per mano di un ingegnere americano in cerca di occupazione.
La versione originale, quella coperta da copyright, infatti, porta la firma di Charles B. Darrow: fu lui a pensare a qualcosa in grado di appassionare grandi e piccoli attorno alle operazioni compravendita di immobili. Anche se la storia narra di una identica invenzione già agli inizi del Novecento in Inghilterra, a scopo didattico per far imparare la teoria dell’imposta unica.
La storia attuale è tutta da scrivere. Con un voto on line. Mr Monopoly aspetta le preferenze: Brindisi può farcela. E’ un gioco, ma pur sempre un traguardo.