IL SINDACO FERRETTI NON SOLO SI STA REGGENDO IN CONSIGLIO COMUNALE GRAZIE AL SUO VOTO, MA A CONTI FATTI NON RAPPRESENTA PIU' LA MAGGIORANZA DEGLI ELETTORI ORITANI.Volete una dimostrazione? Bene, facciamo insieme due calcoli.
Nel 2006 il sindaco Ferretti ottenne come candidato sindaco 5639 voti su un totale di 10145 di voti validi, pari al 55,58 PERCENTO.
I voti di lista della coalizione che lo supportava (Impegno Sociale, Partito Repubblicano Italiano, UdC, UDEUR, A.N. e F.I.) totalizzarono 5922 (circa 300 voti in più di quelli del candidato sindaco collegato).
Allo stato attuale, sono in grado di poter affermare con certezza, senza timore di essere smentito, che ben 13 persone (giusto per citare qualcuno: A.Metrangolo, M.Marinò, E.Conte, A.Fullone, C.Di Giovanni, etc.....) che si candidarono in detti partiti (e precisamente così suddivisi: 3 dell'UdC, 4 di AN e 6 di FI), le quali totalizzarono complessivamente ben 1205 voti (quasi quanto il secondo partito, F.I., che aveva incassato 1282 voti) dopo due anni di lotte intestine nei rispettivi partiti si sono apertamente dichiarate non in sintonia con la maggioranza.
Provate a sottrarre quei 1205 dai voti riportati dal sindaco Ferretti, nonché dal totale della coalizione che lo supportava e vi renderete conto che Mimino Ferretti, terzo sindaco di Oria eletto direttamente dal popolo, non rappresenta oggi il 50 percento + uno degli elettori, ma circa il 46 percento.
Ad ognuno le proprie conclusioni e considerazioni.
