lunedì 4 agosto 2008

A PROPOSITO DI INCOMPATIBILITA'

Senza toni polemici, ma solo a titolo informativo voglio ricordare a me stesso ed agli amministratori del nostro Comune il contenuto del I° comma dell’art.63 del Testo Unico n.267 del 2000 e successive modifiche (Enti Locali):
1. Non puo' ricoprire la carica di sindaco, presidente della provincia, consigliere comunale, provinciale o circoscrizionale:
A) l'amministratore o il dipendente con poteri di rappresentanza o di coordinamento di ente, istituto o azienda soggetti a vigilanza, rispettivamente da parte del comune o della provincia o che dagli stessi riceva, in via continuativa, una sovvenzione in tutto o in parte facoltativa, quando la parte facoltativa superi nell'anno il dieci per cento del totale delle entrate dell'ente;
E' fuor di dubbio che l'Associazione Pro Loco riceva dall'Amministrazione Comunale, da diversi anni ormai, un contributo annuo di circa 25.000,00 euro che è ben superiore al 10% del totale delle entrate della Pro Loco.
Di conseguenza, non sembra ci possano essere dubbi sulla situazione di incompatibilità nella duplice veste di consigliere comunale e di componente del consiglio direttivo della Pro Loco da parte del Prof. Malva, il quale è da me conosciuto come persona molto preparata e competente, anche in materia di Amministrazione locale. Ragion per cui mi riesce difficile capire come possa essere “caduto” in una tal situazione di incompatibilità tra la carica pubblica ( consigliere comunale) e quella di componente del direttivo dell'Associazione che, francamente, è di forte disagio e di grande imbarazzo.
Del resto anche una considerazione ed una riflessione semplice ed elementare avrebbe potuto portare alla conclusione che una stessa persona con una duplice veste pubblica (con la mano sinistra del consigliere concede sovvenzione, cioè i quattrini e con la destra, quella di componente del direttivo della Pro Loco, li prende).
Aggiungo poi che la Cassazione con apposita sentenza ha ritenuto che la Pro Loco rientra nella definizione di ente di cui parla la norma ed ha accertato l'incompatibilità a ricoprire le due cariche, proprio in relazione al previsto controllo di vigilanza.
Anche l'Assessore D'Addario farebbe bene a dimettersi dalla carica di Consigliere CdA della ProLoco, in quanto, come da statuto, il Comune è già rappresentato dal Sindaco o suo delegato.
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