lunedì 25 agosto 2008

LA PAROLA ....... AL CONSIGLIERE COMUNALE

Il Sindaco di Oria e la sua maggioranza hanno perso un’altra occasione per dimostrare la volontà di recuperare un rapporto politico serio e corretto con l’opposizione pur nella legittima differenza di posizioni.
Questi i fatti.
Il I° agosto u.s. il PD di Oria segnalava una incompatibilità (vedasi documento QUI) carica del Presidente dei Revisore dei Conti del Comune di Oria, dott. Gianluca Farina con la carica di Revisore Unico dell'ATO BR/2. Contestualmente, veniva richiesto al Presidente del Consiglio Comunale la rimozione di tale causa di incompatibilità con urgente convocazione di Consiglio Comunale con detto argomento all’ordine del giorno. Tale richiesta, però, sembra essere caduta nel vuoto ed a distanza di oltre venti giorni, così come previsto per legge, il Consiglio Comunale su questo importante argomento sembra essere stato “dimenticato”. Perché, mi chiedo, il nostro Sindaco, il Presidente del Consiglio Comunale ecc. ecc. continuano in questo atteggiamento di chiusura e durezza nei confronti dei soggetti politici che non seguono ed eseguono passivamente le loro volontà? Mi sembra che la democrazia sia soprattutto confronto e a volte anche scontro; sia ascoltare le istanze altrui e discuterle insieme anche quando queste possano risultare contrarie alle nostre volontà; mi sembra che amministrare democraticamente e seriamente consista nel valutare l’opportunità dei provvedimenti ed, eventualmente, revocarli qualora si riscontri e verifichi, anche successivamente alla loro emanazione, che potevano essere evitati. Ma in Oria ciò non accade. Poiché la maggioranza del Sindaco è sempre in bilico sul filo dell’undicesimo, i Consigli Comunali si indicono e si tengono solo quando si è certi della presenza degli undici per non rischiare di essere in minoranza. Forse è per questo che il Consiglio sulle incompatibilità richiesto dal PD non si è ancora celebrato: ci sarà qualche consigliere in vacanza fuori sede? Tutto ciò mi rattrista se penso alle tante occasioni in cui l’opposizione e i cinque consiglieri di maggioranza - ma che sono in contrasto con la maggioranza stessa - hanno dimostrato tutta loro volontà di portare avanti un discorso serio e costruttivo recuperando i dissensi - che in una normale democrazia sarebbero anche normali e legittimi – al fine di amministrare concretamente questa città per favorirne la crescita e lo sviluppo. Forse dimenticano il Sindaco e i suoi dieci tutte le volte in cui, responsabilmente, anche l’opposizione e i, cosiddetti, dissidenti hanno votato favorevolmente quei provvedimenti proposti dalla maggioranza ma che ritenevamo positivi per i cittadini. E si, devono proprio averlo dimenticato, visto che loro non sono disposti a fare altrettanto quando le proposte, pur positive e favorevoli per i cittadini, vengono dalla parte opposta. Sinceramente mi preoccupa e non poco un atteggiamento di tal genere che nella difesa strenua, ed a volte immotivata, della politica di chi governa dimentica l’obiettivo per il quale si governa: il bene dei governati che ci hanno a ciò delegato. È a questo che dovrebbero pensare tutti gli amministratori e soprattutto quelli che, per la strana logica della politica, si trovano a rivestire il ruolo di consiglieri ed assessori pur non avendo ottenuto il necessario consenso popolare.
Spero vivamente, che il Sindaco ed il Presedente del Consiglio diano non al sottoscritto, ma alla cittadinanza, una spiegazione utile e logica, del perché, una legittima richiesta di convocazione di Consiglio Comunale, proposta da cinque Consiglieri Comunali (ma di opposizione), ad oggi, non sia stata ancora presa in considerazione, augurandoci, TUTTI, che il motivo non sia l’UNDICESIMO o ancor peggio le FERIE. Mauro Marino’ Consigliere Comunale del M.I.O. - PDL

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