venerdì 22 agosto 2008

Rassegna stampa: i costi della politica oritana

Fonte: Senzacolonne del 21.8.08
Spesi in cinque mesi 2700 euro tra carburante e biglietti. Ed esplode la polemica. “Consigliere, quanto mi costi?” Il Comune paga fino a 600 euro ogni volta per permettere a Francesco Greco, docente in Friuli, di partecipare alle sedute.

ORIA - II suo spot elettorale è schietto e d'impatto, di quelli che restano in mente e convincono: "Le idee che diventano azione". Eppure per qualcuno, quelle idee, cominciano a diventare più one­rose del dovuto: perché viaggia­no su treno e gomma, e di questi tempi, spostarsi in lungo e largo per lo Stivale, costa tanto. Se infine a pagare sono i cittadini, ecco che allora la faccenda si fa dannatamente seria. Nei soli primi cinque mesi di quest'anno il consigliere di Alleanza Nazio­nale Francesco Greco, giovane rampollo di casa Fini impiegato come insegnante presso una scuola in Friuli Venezia Giulia ( San Daniele del Friuli), carte alla mano, è costato alla città poco più di 2mila e settecento euro di soli rimborsi per le spese di viaggio. La cifra, che va cal­colata al netto degli emolu­menti che gli spettano per la carica che ricopre, è docu­mentata punto per punto in una determina dello scorso giugno, saltata fuori solo in questi giorni. A tirarla via dai faldoni affastellati di delibe­re e atti di ogni sorta, è stato il segretario cittadino del Partito Democratico Cosimo Patisso, che a tal proposito commenta: "II rimborso delle spese viaggio sostenute dal consigliere Greco sono, come per chiunque altro, un diritto sacro­santo. La legge lo prevede e su questo nulla da eccepire. Tuttavia la legge va anche interpretata in certi momenti, e di essa non se ne deve abusare. Greco sa benissi­mo che la sua presenza in Consiglio comunale sta comin­ciando a costare fin troppo ai contribuenti. A causa sua quasi ogni seduta viene a costarci un patrimonio". Quanto esattamen­te? E' sufficiente qualche calcolo. Ogni consigliere costa alla città 20 euro a seduta. Greco invece, a causa degli esosi rimborsi per le spese di carburante e viaggi in treno, costa tra i 130 e le 150 euro: il 700% in più. Ma è andata pure peggio. Come nel caso delle sedute dell'otto feb­braio e del diciotto marzo, costa­te per il solo consigliere in quota An più di 600 euro cadauna. Milleduecento euro per due sole riunioni. Insomma: quanto ses­santa consiglieri messi assieme. "E' davanti a simili cifre - chiosa Patisso - che il consigliere Greco dovrebbe chiedersi se non sia il caso di fare una scelta e smetterla di farsi pagare i viaggi di lavoro dai cittadini". Velati suggerimenti e aperte critiche che potrebbero però lasciare del tutto indifferente il consigliere aennino che già in passato è stato oggetto di virulen­ti polemiche per simili questioni. Da diversi anni la consorte, gio­vane avvocato del posto, è infatti beneficiaria da parte dell'ammi­nistrazione comunale di cui il marito fa parte, di numerosi inca­richi di consulenza legale. Il che alle opposizioni ha sempre fatto storcere il naso. Sbotta Patisso: "Tra le convenzioni stipulate con la moglie e i rimborsi dati a lui, la famiglia Greco sta costando all'intera città decine e decine di miglia di euro. Più di un sinda­co". E ancora: "Una cosa è certa: il suo ruolo in aula è importante, ma non per la collettività. A nostro avviso la sua presenza serve solo a mantenere in agonia l'amministrazione Ferretti che si regge sulla sua fedeltà. Se anche lui dovesse tirarsi indietro come già hanno fatto tanti suoi colleghi eletti nel centrodestra mancherebbe loro la maggioranza". Insomma, conclude Patisso "Davanti a tutto ciò non rimane da far altro che aspettare. E sperare magari che la prossima cattedra gli venga conferita a pochi chilometri di distanza. Lo auguro lui, e perché no, all'intera collettività".
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