[(Fonte: www.brindisireport.it) ORIA, 13.12.2011 – Abusivismo edilizio e lavoro nero dietro l’operazione portata a termine dai militari della compagnia di Francavilla Fontana della Guardia di Finanza ad Oria. Un’area di 75 mila metri quadri, sulla quale si trovano due fabbricati da mille metri quadri, accanto ai quali i finanzieri hanno scoperto anche tre lavoratori in nero.
Scatta di conseguenza il sequestro, ad Oria, del terreno e la denuncia del proprietario del fondo e degli immobili all’autorità giudiziaria da parte dei militari guidati dal capitano Antonio Triggiani. Nel corso delle indagini la Finanza scoperto che erano stati avviati lavori di ristrutturazione senza l’avvenuto rilascio delle prescritte autorizzazioni.]
Scatta di conseguenza il sequestro, ad Oria, del terreno e la denuncia del proprietario del fondo e degli immobili all’autorità giudiziaria da parte dei militari guidati dal capitano Antonio Triggiani. Nel corso delle indagini la Finanza scoperto che erano stati avviati lavori di ristrutturazione senza l’avvenuto rilascio delle prescritte autorizzazioni.]
Mistero sul motivo per il quale il competente organo di polizia che ha effettuato l'operazione ha deciso di non rivelare il nome. Altrettanto mistero circa i motivi per i quali tanti giornalisti che hanno riportato la notizia non hanno ritenuto di tentare di scoprire l'identità dell'indagato, il quale, in base ai reati contestati, (a seguito di condanna definitiva) potrebbe essere considerato simile ad un evasore fiscale ... e quindi un parassita sociale! Penso che a molti oritani piacerebbe sapere il nome di questo "poveraccio", il quale .... magari .... continua ad espandersi ... anche violando leggi e regolamenti. Chissà qualcuno di noi potrebbe anche decidere di non spendere proprio denaro presso esercizi facenti capo al signor "anonimo imprenditore oritano" .
D'obbligo una domanda: è la prima volta che questo oritano ha problemi con la Giustizia?
A volte un "ladro di galline" viene sbattuto in prima pagina per aver rubato una trentina di chilogrammi di olive (cliccare QUI).D'obbligo una domanda: è la prima volta che questo oritano ha problemi con la Giustizia?
PER I GIORNALISTI COME FUNZIONA LA PRIVACY ? QUANDO DEVONO ASTENERSI DAL PUBBLICARE IL NOME DELL'INDAGATO?
La risposta a questa domanda possiamo leggerla sul sito del Garante della Privacy a questo >>>>>link
Nomi delle persone nelle cronache giudiziarie.
a) Nomi delle persone indagate o sottoposte a giudizio
I nomi degli indagati e degli arrestati, al pari di altre informazioni, possono essere soggetti al regime di segretezza-pubblicità eventualmente operante in base alle disposizioni dell'ordinamento processuale penale (segretazione degli atti del procedimento e del relativo contenuto fino a quando l'imputato non ne possa avere conoscenza e comunque fino alla chiusura delle indagini preliminari, nonché nei casi decisi dal giudice; possibile diffusione del contenuto degli atti non più coperti da segreto).
Tali dati dunque, di regola, possono essere resi noti, fatti salvi i divieti di diffusione ricavabili dalle suddette disposizioni e ferma restando la necessità che la notizia sia acquisita lecitamente, ad esempio da una parte che ha già legale conoscenza di un atto notificato.
La possibilità di diffondere queste informazioni deve tuttavia fare i conti con alcune garanzie fondamentali riconosciute a tali soggetti. Il giornalista deve valutare, ad esempio, se sia opportuno rendere note le complete generalità di chi si trova interessato da un indagine ancora in fase assolutamente iniziale, e modulare il giudizio sull'entità dell'addebito.