martedì 6 gennaio 2009

SECONDO ME IN TUTTA QUESTA VICENDA C'E' QUALCOSA CHE VA CHIARITA

Alla Procura della Repubblica Regionale presso la Corte dei Conti Bari Alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi Alla Prefettura di Brindisi Ai Sigg. Consiglieri Comunali di Oria ^^^^^^^^ Per quanto di rispettiva competenza delle SS.LL. comunico che, a parer mio, il contenuto degli articoli di stampa che seguono andrebbero analizzati attentamente, non solo dal punto di vista politico-amministrativo, ma anche penale. Non aggiungo altro.
SENZACOLONNE di sabato 03.01.2009 “QUELLA CONCESSIONE E’ DA ANNULLARE” ORIA/ Pasquale Fistetti: “L’Ente ha scelto di non risparmiare oltre centomila euro” Il legale della ditta esclusa dalla gara per la gestione del nido comunale presenta ricorso al TAR. Dubbi sui criteri di selezione dell’aggiudicataria. ORIA - Mancato risparmio di oltre 100mila euro per la gestione del nido comunale, di recente aggiudicata dalla cooperativa sociale leccese Europa Educazione. E quanto sostenuto da un'altra cooperativa, l'oritana Umana Solidarietà rappresentata da Mario Pagano, battuta nella gara, che per mano del legale Pasquale Fistetti ha presentato ricorso al Tribunale ammi­nistrativo regionale per chiedere l'annullamento, previa sospensione, degli atti relativi alla procedura di aggiudicazione seguita, nonché la condanna del Comune di Oria "alla reintegrazio­ne in forma specifica in favore della ricorrente, mediante ordine di aggiudi­care la gara" o, in via alternativa e subordinata, "al risarcimento del danno per equivalente da liquidare in misura corrispondente al mancato guadagno dell'utile di impresa pari almeno a 41.947,00 euro per l'intero periodo contrattuale, oltre alle spese sostenute, al contributo unificato ed alle spese di causa". Avanzati dubbi proprio riguardo i criteri seguiti nella selezione dell'aggiudicataria, ritenuti antieconomici e non rispettosi delle normative di riferimento. Questi i fatti rappresentati dal legale nel ricorso. "La ricorrente - scrive Fistetti - ha gestito in concessione l'Asilo Nido del Comune di Oria dal settembre 2005 al 18 luglio 2008 con ottimi risultati e reciproca soddisfa­zione degli utenti e dello stesso Comune di Oria. Indetta una nuova procedura, la ricorrente ha quindi par­tecipato al Bando di Gara, avviso pub­blico del 25.07.2008, procedura aper­ta per l'assegnazione in concessione del servizio di Asilo Nido Comunale per 5 anni prorogabili di ulteriori 4 anni in caso di positiva valutazione del servizio espletato. Il bando di gara impugnato per l'assegnazione in con­cessione del servizio di asilo nido comunale per i minori di età compre­sa tra i 3 mesi e i 36 mesi per non più? di 35 bambini per 10 mesi all'anno prevede come contropresta­zione a favore del concessionario il diritto di incassare direttamente le rette mensili di frequenza che l'Amministrazione fissa ogni anno facendosi carico di riconoscere al con­cessionario la differenza tra l'importo della retta mensile con cui viene aggiudicata la gara e gli importi delle rette effettivamente poste a carico del­l'utenza: per l'anno 2008 la retta mas­sima mensile per le famiglie più abbienti resta fissata in euro 160 con euro 140 a carico del Comune per un importo a base d'asta di euro 300. Sin dai primi adempimenti, la stazione appaltante ha cercato in tutti i modi di non ammettere la ricorrente con moti­vazioni pretestuose tutte contenute nel verbale numero 2 del 23.09.2008 poi smentito dal successivo verbale numero 4 del 30.09.2008 di fronte alla evidenza dei fatti ed in seguito a precise contestazioni scritte della ricorrente". Poi, il succo della contestazione, sta­rebbe qui il mancato risparmio di 102mila euro per il Comune: "Pur avendo (la ditta esclusa, ndr) presenta­to la migliore offerta con un ribasso del 20,10 percento (cui è stato attri­buito il massimo punteggio previsto pari a punti 30), la ricorrente non è risultata aggiudicataria in quanto la gara è stata illegittimamente ed osti­natamente aggiudicata all'altra con­corrente Cooperativa Sociale Europa - Tito Minniti numero 45, che ha offer­to un risibile ribasso pari allo 0,66 percento ma inspiegabilmente pre­miata con ben 24,13 punti e che risul­ta sprovvista di uno dei requisiti richiesti per partecipare alla gara e cioè l'esperienza documentata, di durata almeno triennale, nella gestio­ne di asili nido in quanto nessuna documentazione, pur richiesta dalla lettera f pagina 4 dell'avviso di gara, risulta presentata in proposito". "L'aggiudicazione - asserisce ancora l'avvocato - è stata quindi effettuata in maniera illegittima alla cooperativa Europa Educazione invece che alla ricorrente perché la cosiddetta offerta tecnica presentata è stata valutata in maniera illegittima e senza alcuna motivazione con un migliore punteg­gio attributo dalla Commissione di gara (52,05 Europa Educazione e 45,25 alla ricorrente Umana Solidarietà), inoltre è stato attribuito, alla esperienza negli ultimi cinque anni, un punteggio maggiore di quel­lo consentito alla aggiudicataria, pur sprovvista di specifica esperienza (punti 8 a fronte di un massimo di punti 5 disponibili) ed un punteggio inferiore alla ricorrente (punti 0,25 invece di punti 3 e 1,5 per i tre anni di esperienza presso asilo nido dello stesso Comune ed il relativo fattura­to). Infine il range del punteggio assegnato all’offerta economica illegittimamente contenuto in appena 5 punti a fronte dei 30 punti previsti dal bando di gara e che avrebbero con sentito alla ricorrente l'aggiudicazione della concessione, anche a prescindere dalla valutazione, sia pure arbitraria illegittima ed immotivata, della offer­ta tecnica". In sostanza, secondo la coop ricorren­te, all'aggiudicataria sarebbero stati assegnati punti, poi risultati determi­nanti per vincere la Gara, in eccesso, Mentre punti ritenuti dovuti, spettan­ti di diritto, non sarebbero stati rico­nosciuti alla perdente. Altra denuncia esposta nel ricorso, il diniego da parte dell'amministrazione alla richiesta, avanzata dall' oritana Umana Solidarietà, di poter prendere visione del progetto presentato dalla concor­rente e risultato poi vincente. Alla base del rifiuto, asserite necessità, secondo gli uffici comunali, di "tute­la del segreto industriale". Questo ha fatto avanzare alla ditta ricorrente il dubbio di "una sospetta ed immediata immedesimazione organica (del Comune, ndr) con gli interessi della cooperativa aggiudicataria e senza neppure interpellare quest'ultima". Dopo l'esposizione dei punti di dirit­to ritenuti violati, le conclusioni del legale: "I rilievi mossi e le incolmabili carenze denunciate che viziano il procedimento in epigrafe soddisfano ampiamente la necessità dell'impre­scindibile sussistenza dei requisiti per invocare il provvedimento cautelare di sospensiva stante la irreparabilità e la gravità del danno lamentato dalla ricorrente che è in re ipsa. Per tutti i suddetti motivi si chiede che l'adito Tar, previo accoglimento della istanza di decreto cautelare e della istanza di sospensione dell'efficacia dei provve­dimenti impugnati voglia accogliere il presente ricorso e per l'effetto annullare gli atti impugnati. Con vittoria di spese ed onorari di giudizio e pagamento contributo unificato stante l’evidenza della normativa violata con grave pregiudizio e danno per la ricorrente”. ----------- NUOVO QUOTIDIANO DI PUGLIA. Sabato 03.01.2009 A Oria – ASILO, la cooperativa fa ricorso. “Umana Solidarietà” : “La gara d’appalto deve essere rifatta” Al Tar contro Comune e "Europa educazione": «Il nuovo aggiudicatario va mandato a casa» La gara d'appalto per la gestione dell'asilo nido comunale di Oria de­ve essere rifatta e il nuovo aggiudica­tario va "mandato a casa". A chieder­lo è la Cooperativa Sociale "Umana Solidarietà" che, rappresentata dal­l'avvocato Pasquale Fistetti, ha pre­sentato un ricorso al Tar di Lecce contro il Comune di Oria e contro la Cooperativa Sociale "Europa Educa­zione" che si è aggiudicata l'appalto in questione. Secondo la ricostruzio­ne dei fatti riportata nel ricorso "Umana Solidarietà" avrebbe gestito in concessione l'asilo nido dal set­tembre 2005 al 18 luglio 2008 con ottimi risultati. Scaduto il contratto è stata indetta la nuova gara, «Ma pur avendo presentato la migliore offerta con un ribasso del 20,10% (cui è sta­to attribuito il massimo punteggio previsto pari a punti 30) la ricorrente - scrive l'avv. Ristetti - non è risul­tata aggiudicataria in quanto la gara è stata aggiudicata all'altra concorren­te Cooperativa Sociale Europa Edu­cazione che ha offerto un risibile ribasso pari allo 0,66 % ma inspiega­bilmente premiata con ben 24,13 punti e che risulta sprovvista di uno dei requisiti richiesti per partecipare alla gara e cioè l'esperienza docu­mentata, di durata almeno triennale, nella gestione di asili». Continua il ricorso: «La ricorrente ha quindi ri­chiesto nei termini copia del proget­to presentato dalla aggiudicataria, valutato in maniera immotivata ed ille­gittima dalla Commissione, al fine di presentare il presente ricorso, ma il Comune di Oria ha illegittimamen­te negato il rilascio di copie del pro­getto a tutela del "segreto industria­le" attraverso una sospetta ed imme­diata "immedesimazione organica". Dopo l'attribuzione dei copiosi ed immotivati punteggi attribuiti alla ag­giudicataria, si legge: "la commissio­ne prende atto della validità del "me­todo montessoriano" proposto dalla cooperativa, analizzando un articolo scientifico tratto da "Scienze" del 29 settembre 2006 che espone un'anali­si dei risultati accademici e sociali degli allievi e che traccia un confron­to fra una scuola Montessori e altri programmi scolastici per le elementa­ri". Dalla semplice lettura dell'artico­lo scientifico che ha "illuminato" la commissione e ne ha influenzato l'at­tribuzione dei punteggi si evince chiaramente che il cosiddetto "meto­do montessoriano” interessa la scuola dell'infanzia (allievi dai 3 ai 6 anni) ed elementari (allievi dai 6 ai 12 an­ni) e nulla ha a che vedere con gli asili nido». In conclusione si chiede che sia annullato il bando, la gara e la con­cessione del servizio, oltre che un co­spicuo risarcimento per la cooperati­va che è stata esclusa. ------------------------------- QUOTIDIANO di lunedì 05.01.2009 ORIA/ “Asilo: nessun posto di lavoro è stato perso” «Noi non facciamo politica, non ci interessa, vogliamo solo lavorare e non ci piace che la nostra vicen­da venga strumentalizzata per moti­vi politici». A dichiararlo è Mario Pagano, legale rappresentante della Cooperativa Sociale Umana Solida­rietà. La cooperativa gestiva da quattro anni il servizio dell'asilo ni­do comunale di Oria; in seguito al l'ultima gara, però, l'amministrazione ha preferito un altro soggetto Da qui la decisione da parte di Umana Solidarietà di rivolgersi all'avvocato Pasquale Fistetti, per re­darre un ricorso al Tar di Lecce. Nel testo del ricorso, inviato ai gior­nali, si presentavano al giudice gli argomenti contro il risultato di quel­la gara. «Voglio precisare rispetto a quanto apparso sulla stampa - continua Pagano - che la nostra cooperativa, per motivi economici, ha deciso in seguito di rinunciare all'azione legale. Abbiamo revocato il manda­to all'avvocato e abbiamo presenta­to l'atto di rinuncia del ricorso ai soggetti interessati, ossia il Comu­ne di Oria e la cooperativa vincitri­ce, ossia la Società Cooperativa Eu­ropa Educazione di Lecce; in ogni caso il ricorso non era stato ancora depositato al Tar. Ribadiamo che la politica non ci interessa infatti noi abbiamo sempre lavorato con ammi­nistrazioni di diversa parte e abbia­mo intenzione di continuare a farlo, senza pregiudizi o l'obiettivo di an­dare contro l'amministrazione attua­le. Anzi, con il Comune di Oria continuiamo a collaborare, oltre che con la cooperativa di servizi so­ciali, con una cooperativa di tipo "B" che si occupa di servizi vari co­me manutenzione del verde, affissione, pulizia, ecc.. Quanto all'asilo nido comunale, i lavoratori che pri­ma stavano con noi per gestire il servizio, sono stati tutti riassorbiti dalla nuova cooperativa: nessuno è rimasto a casa, non è stato perso un solo posto. Per questo dobbiamo ringraziare i colleghi leccesi, che hanno preso manodopera del posto. Anche i genitori devono stare tranquilli perché il personale e il servi­zio sarà come prima».

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