mercoledì 7 gennaio 2009

ORIA FORSE UNICA CITTA' AL MONDO AD AVERE DUE MONUMENTI AI CADUTI DEL LAVORO.......

..........uno già esiste e ricorda le VITTIME DEL LAVORO NERO E DEL CAPORALATO: l'altro sarà scoperto (a cento metri di distanza) domenica primo febbraio, nella piazzetta tra via Latiano e via Epitaffio, e ricorderà i CADUTI SUL LAVORO.
Così si legge sulla GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO di oggi mercoledì 7 gennaio 2009 CADUTI DEL LAVORO "Un monumento per non dimenticare (strana coincidenza la Gazzetta usò lo stesso sottotitolo nell'articolo del 1997 per la prima statua). Il monumento ai Caduti del Lavoro che la famiglia Penta - che ha perso Armando in un recente incidente - ha voluto donare alla città di Oria per ricordare le «morti bianche». L’opera in bronzo è stata commissionata al maestro Antonio Caragli, che ha lavorato mesi e mesi per realizzare un monumento che non solo adornerà la piazzetta ma che ha soprattutto un grande valore simbolico. Nessun particolare è ancora trapelato sull’opera che - come si diceva - sarà scoperta soltanto il primo febbraio. Prevista, ovviamente, anche la benedizione del Monumento da parte del vescovo mons. Michele Castoro. Prima della cerimonia, alla quale prenderà parte anche il sindaco Cosimo Ferretti, è prevista la Santa Messa in suffragio di tutti i Caduti sul lavoro. Non mancheranno anche le riflessioni dello stesso vescovo e del primo cittadino su una «piaga» che è costata la vita a numerosi lavoratori. Proprio dalla tragedia di uno sfortunato operaio - Armando Penta - è nata l’idea di dare vita ad un monumento per ricordare tutte le vittime. La famiglia Penta ha incaricato Antonio Caragli, autore di altri importanti monumenti, di lavorare ad un progetto che possa rendere concreto il ricordo per tutti i cittadini delle tragedie che tante famiglie vivono a causa delle morti bianche. Malgrado i tanti provvedimenti e le nuove leggi, infatti, gli incidenti sul lavoro sono ancora tanti e spesso hanno conseguenze tragiche. Un’opera d’arte, dunque, per sensibilizzare tutti su un problema di grande attualità che richiede uno sforzo comune per cercare di limitare al massimo tali episodi sui posti di lavoro ma soprattutto nei cantieri." ------------- Comprendo i sentimenti dei familiari, ai quali esprimo ancora una volta il mio cordoglio, ma sinceramente, ritengo eccessivi due siffatti monumenti. Bastava un solo monumento, a mio parere, per ricordare tutte le morti sul lavoro sia "BIANCHE" che "NERE". Oltre ad Armando (nella foto a destra), il mio pensiero va ANCHE al giovane Andrea D'Alessano (a sinistra nella foto) ed a mio cugino Sergio Arpa, ultime vittime del lavoro...... DIMENTICATI DA CHI HA CONFEZIONATO L'ARTICOLO DELLA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO! ....E SPERO NON ANCHE DA TUTTI NOI ORITANI!!!
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