Sulla Gazzetta del Mezzogiorno di oggi 18 gennaio 2009 abbiamo potuto leggere il seguente articolo a firma di Gianrosita Fantini:
• ORIA DIVERSE FAMIGLIE RISIEDONO NEI PRESSI DEL SANTUARIO DEI SANTI MEDICI- Case invase dai liquami di fogna protestano abitanti delle contrade
• ORIA. Liquami e melma hanno invaso l’accesso alle case di alcuni cittadini che risiedono in contrada Salinelle. Ieri mattina, intere famiglie che vivono nei paraggi del Santuario di San Cosimo, si sono ritrovate con i garage delle loro abitazioni pieni, oltre che di insopportabile fetore, anche di pozzetti putridi saturi di fango, liquami fuoriusciti dalla rete fognaria, terra e acqua piovana. Oltre all’ingresso delle loro case, inaccessibile sono anche gli ettari di terra coltivati a seminativo e uliveto. Sabato mattina hanno richiesto l’ennesima richiesta di intervento dei Vigili Urbani: sul posto, gli agenti della Polizia municipale hanno redatto un verbale mentre erano in corso le operazioni per riuscire a liberare la parte terminale del canale di scarico, pieno di fogliame, animali in decomposizione e quant'altro la pioggia di questi giorni ha potuto trasportare oltre la strada asfaltata. A questo si aggiungono anche le acque provenienti dall’impianto di depurazione e di decantazione, situato in via Torre che libera le sue acque - depurate - tramite un canale sotterrato, attraversando zone agricole tra la strada vicinale “Maggiannulo”, viale Grande Europa e la strada vicinale “Salinelle”, fino alla voragine.
In una settimana è già la seconda volta che gli abitanti della zona si ritrovano a far fronte a questa situazione, ma ancora più antico è il problema alla fonte.
In quella area del paese, dove un condono edilizio non ha risolto il problema fognario perchè zona agricola, il tronco della rete fognaria necessita di essere sostituito per garantire il servizio all’intera zona abitata da numerosi nuclei familiari.
Proprio nei giorni scorsi, una conferenza di servizi tenutasi negli uffici comunali ha posto le basi per concludere le procedure di bonifica di contrada Salinelle, usufruendo di specifici finanziamenti regionali. “Già nei giorni scorsi, infatti una ditta specializzata ha cominciato la sostituzione della prima parte del tronco della rete fognaria a partire da via Torre - ha detto il sindaco Cosimo Ferretti - i lavori potrebbero concludersi entro la settimana corrente”.
A questo punto è forte il dubbio che nella voragine di San Cosimo per anni sono stati riversati liquami di fogna. Prossimamente con i lavori preannunciati dal Sindaco cesserà questo schifoso ed incivile fenomeno? Vedremo! Una cosa è certa: nell'articolo di stampa non è evidenziato (forse perchè non a conoscenza della giornalista) che il canale sotterrato, che dall'Impianto di Depurazione/Decantazione dell'AQP porta alla voragine, attraversa anche proprietà private (recintate), ubicate tra la provinciale per Torre S.S., la strada vicinale "Maggiannulo", Viale Grande Europa e strada vicinale "Salinelle", fino alla voragine stessa. (Circostanza affermata dal forumista Emilio nel forum di Oria.info ). Mi chiedo e vi chiedo: lungo detto percorso esistono dei pozzetti d'ispezione? E se la risposta è affermativa mi chiedo e vi chiedo ancora se queste sono piombate, ovvero se sono accessibili da parte di privati e se le Autorità competenti sono in grado di escludere che finora (e forse anche in futuro) sia stato possibile immettere liquami di fogna non depurati e/o liquidi nocivi di dubbia provenienza.
Stefano Schirinzi, oritano di stanza a Trieste, già il 2 settembre scorso su Oria.Blogolandia
aveva scritto: "Noto da sempre per la quasi totale mancanza di corsi d’acqua superficiali (Canale Reale a parte, nell’estrema parte settentrionale), il territorio oritano in realtà “nasconde” nelle proprie viscere la presenza di cospicue quantità d’acqua; è nota infatti la presenza qua e la di veri e propri “rivoli” sotterranei che mettono in comunicazione le falde a cui fanno capo i numerosi pozzi artesiani presenti. Questa peculiarità è essenzialmente dovuta alla natura prettamente “carsica” del territorio oritano; in altre parole, l’acqua, penetrando nel terreno tramite inghiottitoi e stretti pertugi, nel corso di migliaia di anni ha costruito e modellato oscuri percorsi sotterranei, strappando alla roccia, anno dopo anno e millimetro dopo millimetro, ampi volumi e creando così dei veri e propri ambienti entro i quali fluire; è facile capire quindi come l’acqua sia il principale artefice del modellamento delle grotte e degli ambienti ipogei in genere, in quanto essa trasporta il carbonato di calcio che arricchisce le grotte con le bellissime concrezioni di cui esse fanno mostra, lasciando spesso sorpresi i curiosi con queste bellezze. …ma come allora non restare sorpresi, se non addirittura sgomenti, nello scoprire che una delle cavità carsiche più cospicue presenti nel territorio oritano, la Voragine di S. Cosimo (codice catasto grotte Puglia: Pu1480), un

