Ai due alberi e agli eventuali passeri che vi dimoravano la notte, dedico una poesia (La quercia scomparsa di G.Pascoli):
- Dov’era l’ombra,
or sé la quercia spande morta,
né più coi turbini tenzona.
La gente dice: Or vedo, era pur grande!
Pendono qua e là dalla corona
i nidietti della primavera.
Dice la gente: Or vedo, era pur buona!
Ognuno loda, ognuno taglia.
A sera ognuno col suo grave fascio va.
Nell’aria, un pianto… d'una capinera
che cerca il nido che non troverà.