La Quaremma o Caremma (dal francese Careme, in altre parole Quaresima) è un fantoccio di paglia con le sembianze di una brutta vecchia vestita a lutto. Nella tradizione popolare, la Quaremma rappresenta la moglie del Carnevale e compare in alcune vie oritane appesa ad un filo ancorato alle pareti di due opposte case, a debita altezza dalla sede stradale quando le festività carnevalesche sono finite e quindi il marito può dirsi morto. Le Quaremme fanno così capolino quando inizia la Quaresima, quel lungo periodo di astinenza e penitenza che precede le festività della Santa Pasqua. La Quaremma regge tra le mani il fuso (strumento di legno per filare) ed alla cintola la conocchia (quantità di lana, canapa, lino) e con sette ciambelle infilate in un braccio. Il fuso simboleggiava l'obbligo della donna a lavorare per pagare i debiti contratti dal troppo prodigo marito. Al posto dei piedi porta un frutto con sette penne, simbolo delle sette settimane di penitenza e digiuno che precedono la Pasqua (QUARESIMA), quando sarà rimossa dai fili e bruciata. Il fuoco purifica e rigenera realizzando così un nuovo ciclo destinato a ripetersi negli anni.
lunedì 27 febbraio 2012
AD ORIA, COME OGNI ANNO, CON L'INIZIO DELLA QUARESIMA E' TORNATA "QUAREMMA"
La Quaremma o Caremma (dal francese Careme, in altre parole Quaresima) è un fantoccio di paglia con le sembianze di una brutta vecchia vestita a lutto. Nella tradizione popolare, la Quaremma rappresenta la moglie del Carnevale e compare in alcune vie oritane appesa ad un filo ancorato alle pareti di due opposte case, a debita altezza dalla sede stradale quando le festività carnevalesche sono finite e quindi il marito può dirsi morto. Le Quaremme fanno così capolino quando inizia la Quaresima, quel lungo periodo di astinenza e penitenza che precede le festività della Santa Pasqua. La Quaremma regge tra le mani il fuso (strumento di legno per filare) ed alla cintola la conocchia (quantità di lana, canapa, lino) e con sette ciambelle infilate in un braccio. Il fuso simboleggiava l'obbligo della donna a lavorare per pagare i debiti contratti dal troppo prodigo marito. Al posto dei piedi porta un frutto con sette penne, simbolo delle sette settimane di penitenza e digiuno che precedono la Pasqua (QUARESIMA), quando sarà rimossa dai fili e bruciata. Il fuoco purifica e rigenera realizzando così un nuovo ciclo destinato a ripetersi negli anni.