lunedì 10 ottobre 2011

"LU CABBINETTU" AI TEMPI DELLA MIA FANCIULLEZZA.

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Ai tempi della mia fanciullezza le abitazioni non erano come oggi. La maggior parte di esse erano formate da grandi stanzoni e da un esteso giardino (lu uertu) in cui veniva accatastata la legna per la cucina ed il forno. All'interno delle case, secondo i canoni progettistici di allora, non esistevano servizi igienici, ed il locale igienico era rappresentato da un piccolo cratere denominato "fossa", scavato in un angolo del giardino. La "fossa" era anche chiamata "cumuni" e chi non poteva permettersi tale "servizio igienico" in un angolo della casa o del giardino aveva "lu cantru" che ogni mattina veniva svuotato al passaggio della "carrizza". Dagli anni settanta in poi tutte le abitazioni man mano si adeguarono alla nuova moda di avere quel che oggi si chiama "bagno". All'inizio consisteva in uno sgabuzzino con un semplice water ed un piccolo lavabo, che orgogliosamente veniva mostrato agli amici pronunciando la frase: "jeni, t'ogghia fà vetiri lu cabbinettu ca m'ogghiu fattu".
Ora, ogni volta che sento la parola «gabinetto», la mia mente torna indietro negli anni e penso a "lu cabbinettu", ovvero alla famosa "fossa" o "cumuni" e quindi inevitabilmente anche a "lu cantru".
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