domenica 23 ottobre 2011

E' FORTE IL DUBBIO CHE LA NECROPOLI MESSAPICA DISTRUTTA NON FU DOCUMENTATA ED ACQUISITA AL PATRIMONIO DI CONOSCENZE TOPOGRAFICHE E STORICHE DI ORIA

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Il forte dubbio mi è venuto in questi giorni leggendo il libro "ORIA - LE COLLINE RACCONTANO..... passato ..... presente .... futuro", finito di stampare nel marzo 2005.
Il libro (realizzato con il contributo della Regione Puglia, Assessorato all'Ambiente) è il frutto di una ricerca effettuata dai ragazzi della scuola media di Oria coadiuvati dai docenti Pompeo Argentina, Fiorella cavallo, Anna Maria Corrado, Anna Maria de Siato, Antonio Corrado (coordinatore del progetto), Teodoro De Cataldo, Carmela Mariella, Roberta Menna, Epifania Murani, Vittoria Nigro, Francesco Palmisano, Cosimo Palumbo, Angelo Pastorelli, Margherita Proto, Carmela Solazzo, Adriana Spina, Consiglia Spina, Ennio Suma, Franco Tancredi e Mariana Zaccaria.

E' un libro dal contenuto molto interessante che a mio parere non dovrebbe mancare nelle case di noi tutti oritani.
Parla dettagliatamente, fra l'altro, di tutti i siti archeologici rinvenuti ad Oria fino alla data di pubblicazione del libro, ma della necropoli sul Monte di Sant'Andrea (quella distrutta nel 2002, per intenderci), nessuna traccia!
A pag. 63 infatti si legge: "Le aree di necropoli ellenistiche più sviluppate sono state rinvenute in Via Frascata, Via Erodoto, Via G. Pascoli, Via Francavilla, Via Strabone, Via Toti e Viale R. Margherita."

Concludo questo post con un rammarico: "Peccato che l'attuale assessore ALLI CUCCUMIEDDI, come egli si definisce, ovvero il prof. Malva, assessore ai Beni Culturali, non utilizza internet e quindi non potrà mai leggere questi miei sfoghi. Altrimenti.... chissà se sentiremmo quella famosa frase "E cu ti brusciunu!" rivolta contro la mia persona.
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