sabato 7 febbraio 2009

Per l'oritano Toni Candeloro 25 anni di grandi successi

(Fonte La Gazzetta del Mezzogiorno del 07.2.09, la quale non si è sforzata di aggiungere che l'artista è nato nella nostra Oria! A proposito.... chissà se ci sarà qualche oritano stasera ad assistere all'evento.)
Toni Candeloro venticinque anni di grandi successi. Il ballerino brindisino stasera al «Verdi» e martedì danzerà per il Dalai Lama. L'artista è fra i tanti brindisini che hanno onorato e onorano la città in tutto il mondo. Brindisi, questa sera, festeggia i venticinque anni di carriera di Toni Candeloro, ballerino, figlio di questa terra che il mondo intero della danza continua ad apprezzare per quanto riesce ad esprimere ed a trasmettere. Candeloro è un brindisino che continua ad onorare la sua città grazie all’arte tersicorea rappresentata, ed applaudita, su tutti i più prestigiosi palcoscenici del mondo, danzando con ètoiles il cui nome ha vuto risonanza mondiale. Questa sera (alle 20,30), il sipario del Teatro Verdi si aprirà per offrire il «Gala di danza», una parata di stelle con étoiles e primi ballerini giunti in città dal Royal Ballet di Londra al Bolshoi di Mosca, dall’Opera di Parigi, all’Opera di Vienna e al Nederlands Dans Theatr; tutti per festeggiare i 25 anni di carriera di Toni Candeloro. Brindisi ha risposto alla grande all’invito, atteso che, da giorni, c’è il tutto esaurito da per assistere allo spettacolo delle stelle europee della danza. Il «Gala di danza» è stato confezionato dallo stesso Candeloro, che sul palco del teatro si alternerà in uno spettacolo dedicato ai grandi coreografi del Novecento. Gli artisti dei più grandi teatri europei interpreteranno le coreografie dei maestri del Novecento a partire dalla «Bella addormentata» che Sergeij Diaghilev, l’inventore dei Ballets Russes, portò in Occidente. Sarà un susseguirsi di creazioni e passi tratti da celebri balletti che condurranno lo spettatore sino ai nostri giorni. Verranno danzate alcune invenzioni dei coreografi che hanno rappresentato e rappresentano la grande danza, da Michel Fokine e Vaslav Nijinsky a Serge Lifar, per arrivare all’espressionismo sovietico di Yuri Grigorovich e alle soluzioni di Jirí Kylián. Dal canto suo Candeloro rimane uno degli esegeti più singolari della danza italiana nel mondo. Oltre a interpretare il grande repertorio, l’artista brindisino lo ha ricostruito imponendosi come ideatore di eventi che hanno portano l’arte della danza in platee desuete, nei musei e all’interno di progetti per i giovani, come quello realizzato nel 1995 in occasione della «Giornata della Gioventù» di fronte a Papa Wojtyla. Martedì Candeloro danzerà a Venezia per il Dalai Lama prima di dare il via, in veste di direttore artistico, a un ambizioso progetto organizzato per il centenario dei mitici Ballets Russes di Diaghilev dal titolo «Aspettando Diaghilev dalla Nieva alla Laguna». Ma l’omaggio di Brindisi alla grande danza internazionale non si esaurirà con il «Gala», pperché ad esso sono legate due manifestazioni collaterali in programma nell’ex Convento di Santa Chiara. La prima è prevista domani con Henri Lartigue: il nipote dell’omonimo grande fotografo francese, e lui stesso fotografo, sarà protagonista di un incontro dal titolo «Fotografare l’attimo fuggente». La seconda è in calendario il 22 febbraio con il critico di settore Sonia Schoonejans, che presenterà in anteprima italiana «La danse à travers le siècle».

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