martedì 12 giugno 2012

I NOSTRI PADRI, TENENDOCI PER MANO, NELLA FESTIVITA' DEL CORPUS, CI CONDUCEVANO IN PIAZZA MANFREDI....(LETTERA APERTA DI UN GRUPPO DI EX SEMINARISTI)

A margine dell’articolo pubblicato sulla Gazzetta del Mezzogiorno domenica 10 Giugno u.s. a proposito della processione del Corpus Domini che “ignora” Piazza Manfredi in Oria, ricevo e pubblico una missiva a firma di un gruppo di ex seminaristi:

[Sgomberiamo subito il campo da una faziosa illazione che si vorrebbe il transito del Corpus Domini da Piazza Manfredi per fini commerciali. Dalla sua istituzione tale festività è stata riportata in calendario sempre in rosso e come da ormai radicata consuetudine giornata di totale chiusura degli esercizi commerciali.
Ma quand’anche così fosse, è credibile che i commercianti concluderebbero i loro affari nell’arco di una benedizione eucaristica?

E’ poi indelebile in noi il ricordo di quando i nostri padri, tenendoci per mano, nella festività del Corpus ci conducevano in piazza e nel momento in cui l’ostensorio si stagliava verso l’alto, ci facevano inginocchiare e ci segnavamo in un’atmosfera di sublime silenzio; e così sarà stato nel tempo per i nostri nonni, bisnonni, avoli e trisavoli; lo si deve solo a noi genitori se oggi non perpetriamo quel gesto?

Successivamente in età scolare frequentando il catechismo ci fu impartito che sotto la specie del pane e del vino c’è realmente il CORPO, SANGUE, ANIMA e DIVINITA’ di nostro Signore Gesù Cristo; concetto più volte ripetuto in seminario in cui si ribadiva che l’unica vera processione è quella del Corpus Domini, non certo quella con il simulacro di un Santo.

Almeno per una volta l’anno consentiamo a nostro Signore di attraversare Piazza Manfredi sia pure semivuota, con limitato folclore e ridotta scenografia, ma indubbiamante cuore della città di Oria, propaggine della parrocchia di Maria SS. Assunta e punto di immediata convergenza delle altre tre parrocchie cittadine.
Il Signore da qui può agevolmente imboccare strade densamente popolate, ma chissà che in una piazza semivuota non possa imbattersi in qualcuno di quelli che raramente partecipano all’ordinaria vita di fede nelle comunità parrocchiali e che stazionano lì magari per sollevare “polveroni”.

Non è forse scritto da qualche parte chi ha bisogno del medico? Solo Iddio conosce l’intimo dell’animo umano del resto Gesù, poco prima di redimere il mondo, si appartò nel Getsèmani in piena solitudine (Mt. 26,36-37).
Ognuno assolva al proprio ruolo e alla propria funzione nel modo a lui più confacente e non ci venga negata l’opportunità di rivivere, ognuno con la propria fede, un momento delle nostre origini e della nostra cultura.
Un gruppo di ex seminaristi]

Nella seguente foto un momento della processione di quest'anno.
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