In un recente articolo vi ho parlato di una realtà musicale nel nostro paese che ad oggi vede le due bande occupate a
confrontarsi continuamente sotto ogni aspetto.
Oggi ho avuto modo di apprendere che in Oria starebbe prendendo forma
una nuova realtà che potrebbe mutare il corso degli eventi, anche se nulla ha
di bandistico.
Mi riferisco all'Orchestra Giovanile d'Itria: un
progetto che ha sede in Oria ma che potrebbe coinvolgere musicisti da ogni parte d'Italia.
L'idea nasce da due musicisti, il Maestro Andrea Angiulli (direttore artistico)
e Gianvito Carriero (Primo oboe), i quali,
dopo essersi riuniti e valutato ogni singolo aspetto del progetto, hanno deciso
di dare vita a tutto.
Entrambi sono già conosciuti, nelle rispettive città, in
ambito musicale: il Maestro Andrea Angiulli possiamo trovarlo impegnato
nell'Associazione Musicale “Città di Oria”, guidata dal Maestro Giovanni Semeraro;
Gianvito Carriero nell'Associazione Musicale “Giuseppe Verdi” di Francavilla
Fontana, guidata dal Maestro Dario Di Coste.
Pare che nell'ambiente musicale il progetto sta riscuotendo un discreto successo, un po' per
la popolarità dell'oboista che, frequentando da anni l'ambiente musicale, ha
avuto la possibilità di ampliare i propri contatti e rendere possibile
l'inserimento di alcuni elementi; un po' per i successi ottenuti dal Maestro,
il quale ha collaborato negli ultimi anni con orchestrine “vicine”, fino a
giungere, con l'inizio del 2014,
a collaborare occasionalmente con orchestre fuori
regione (Calabria, Campania e Basilicata) e in modo continuativo con
un'orchestra in Liguria.
Ad ogni modo, i due ragazzi, affiancati da validi
collaboratori, ora si trovano ad affrontare decine di richieste di audizioni,
vedendo così sviluppare e crescere esponenzialmente la propria creatura e
cercando in tutti i modi di creare un vero e proprio ambiente lavorativo per i
musicisti partecipanti. Una novità, e potenzialmente, una vera e propria possibilità per la
città di Oria e per la zona del brindisino che potrebbe trarre molti
benefici dalla presenza di una realtà di un così alto livello culturale.