mercoledì 5 marzo 2014

I "RENZIANI" AD ORIA NON ESISTONO PIU' (a cura dell'avv/to Alessandro RENNA)

Ricevo e pubblico:
MA I RENZIANI NON ESISTONO PIÙ'. 

Ho letto su un giornale locale una specie di barzelletta. 
Che ad Oria l'area "renziana" del Partito Democratico avrebbe intenzione di togliere l'appoggio alla giunta comunale formata anche dal PD. 
Naturalmente, sono sicuro, si tratta delle solite "fregnacce" dei giornali e dei giornalisti, scritte per fare notizia ad ogni costo e vendere di più. 
Ad ogni buon conto, facendo finta che ci sia qualcosa di vero ed a costo di perdere una mezz'oretta della mia preziosa giornata (giocare a bigliardino) per commentare stupidaggini, non posso esimermi di rilevare quanto segue: 
1) Matteo Renzi, la sera, anzi la notte stessa della vittoria alle primarie ( non so quanti "renziani" di Oria lo abbiano seguito in diretta TV), ha detto chiaramente e testualmente: " "da questo momento i "renziani", se mai sono esistiti, sono ufficialmente sciolti, non esistono più ".
Esiste solo il nuovo segretario del Partito Democratico, aggiungo io. E nel nostro partito non esistevano, non esistono e non esisteranno ( almeno fin quando io sarò in vita), " correnti", di triste democristiana memoria.
2) Chi, a livello istituzionale, vota contro la linea e le scelte politiche espresse dalla maggioranza del partito, non è un "renziano", ma, nobilmente parlando, una persona che liberamente e legittimamente (anche se poco coerentemente), non condivide più la linea del partito e allora ( come hanno fatto altri consiglieri comunali di Oria), dovrebbe avere l'onestà e il coraggio dì uscire dal partito e di operare politicamente come crede; più terra terra ( ma sicuramente non è il caso in oggetto), un "arrivista" che non è riuscito ad arrivare e che, per ripicca, rovescia il tavolo da gioco, fregandosene delle conseguenze e dei danni causati al partito e, cosa di gran lunga più importante, alla collettività. 
Comunque vadano le cose, è chiaro, per quanto mi riguarda, che se un consigliere comunale del Partito Democratico, votando contro la linea del suo partito, determina la caduta della Giunta della quale il suo partito fa parte, dovrebbe, dico meglio, deve essere espulso immediatamente.

Avv. Alessandro Renna
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