UNA LEZIONE DI “INDIGNAZIONE” CHE FA ACQUA DA TUTTE LE
PARTI
Dando
un’occhiata sui vari social network, mi si presenta ai miei occhi un articolo scritto da un Prof. di Lettere e Storia Contemporanea “non faccio nome per pudore”, il quale è
invitato da parte mia e su ciò che mi riguarda, a informarsi prima di poter
proferire parola. Seppure in Democrazia, dove dovrebbe regnare la libertà di
pensiero, credo che chiunque debba criticare sulla verità e non su ciò che gli
fa comodo, incappando su alcuni “scivoloni”, che potrebbero andare a sfavore
degli stessi (sciu pi fottiri e s’acchiou
futtutu) e non mi soffermo su ciò.
Nel
suddetto articolo, il nostro Prof. riferiva l’attuale sua occupazione lavorativa,
e gettava fango su quel ragazzo “stimabile e rispettabile”, che poi sarei io,
del quale non voleva far nome; (come si diceva da piccoli? << non facciamo nomi ma guardiamoci in
faccia! >>).
Ma
ora vorrei tornare indietro di qualche anno, quando ebbi l’onore di conoscere
colui che mi definisce “figura non titolata caldeggiata da persona ics”.
Il
sottoscritto definito dal nostro Prof.
“figura non titolata caldeggiata da persona ics” essendo parte attiva di
molte realtà Sociali e seguendo alcuni ragazzi, mi capita di avere tra di loro anche
il figlio di persona ics, il quale dopo aver appreso il mio ramo di studi
(Facoltà di Scienze della Formazione, Laureando in Pedagogia dell’Infanzia),
m’informa della ricerca disperata di personale maschile “titolato” in Scienze
dell’Educazione e della Formazione. (qui che finisce il mio contatto con la
persona ics, della quale per onore di verità posso soltanto riconoscergli una
correttezza e una trasparenza mai ravvisata in precedenza in altri suoi
colleghi).
Mi
metto quindi in contatto con il
Presidente della Cooperativa nominata dal Prof., che viene solo informato del
mio curriculum e della prossima mia Laurea e qui finisce il tutto.
Quindi
il sottoscritto non ha mai lavorato per chicchessia pur avendo conseguito il
titolo richiesto (Laureando in Pedagogia dell’Infanzia) in data 18 Luglio 2012
(13 giorni prima della assunzione del nostro prof., senza titoli specifici, nel
mese di Agosto 2012).
A proposito di curriculum e dell’esperienza,
informo che ho svolto esperienze di tirocinio in innumerevoli Case Famiglia,
Centri d’Accoglienza per minori, dove per legge non è possibile svolgere
esperienze didattiche riservate dall’ordinamento scolastico ad altri enti, e in più sono in possesso del Diploma di
Maturità che mi qualifica Tecnico dei Servizi Sociali.
Ognuno è libero di rendersi conto o meno che
gli sbocchi del Titolo del nostro Prof. siano alquanto differenti dalla figura
del Pedagogista o Educatore Professionale, sarà anche questa mancanza
d’informazione?
A colui che sfoggia i propri sacrifici, come
se fosse l’unica persona al mondo ad averli fatti, vorrei informare lo stesso
che mentre lui scaricava casse di verdura e operava al banco dei salumi, per
poter sostenere i costi elevati Universitari, anche il sottoscritto passava tra
i vari banconi: pizzeria, friggitoria ecc. ma a differenza di altri io non sono
mai entrato in politica per avere delle opportunità in più rispetto a tanti
altri.
Quindi la Lezione di indignazione del nostro Professore di
Lettere e Storia Contemporanea fa acqua un pò da tutte le parti direbbe
Travaglio e, se è vero che <<la Cooperativa medesima assume per chiamata diretta,
senza un bando pubblico attraverso cui selezionare il personale >> è
anche vero che è comunque obbligata a rispettare i requisiti del personale
richiesti nel Capitolato d’appalto, requisiti che non sono per niente in linea
con i titoli e il misero curriculum in possesso del Professore Segretario del
PD tranne che non si voglia fare riferimento a quello politico (da Travaglio e
Italia dei Valori a SEL per finire poi al PD).
Infatti,
il regolamento richiede : “Educatori professionali, in possesso di titolo di
Laurea in Scienze dell’Educazione (e non Laurea ad indirizzo Psicologico o
Pedagogico) così come indicato nell’art. 46 del regolamento Reg. n. 4/2007, con
comprovata esperienza risultante da curriculum”
a)
laurea in educazione professionale, ex D.M. n. 520/1998 e titoli
equipollenti;
b)
laurea in Scienze dell'Educazione, ex indirizzo in Educatore professionale
extrascolastico;
c)
laurea triennale in Scienze dell'Educazione nel campo del disagio minorile,
della devianza, della marginalità;
d)
laurea triennale in Scienze dell'Educazione e della Formazione, indirizzi
Scienze dell'Educazione e Scienze dell'educazione nei servizi socioculturali e
interculturali;
e) laurea in Pedagogia;
f)
laurea in Scienze dell'Educazione, ex indirizzi in Insegnamenti di Scienze
dell'Educazione e in Esperto di processi formativi, e laurea triennale in
Scienze dell'Educazione, indirizzo in Processi di formazione e valutazione.
Incomprensibile
poi come un aperto sostenitore del sorteggio per gli scrutatori faccia finta di
non sapere che un’indagine curriculare sul territorio per l’individuazione
della figura richiesta con i rigidi requisiti previsti dal Regolamento regionale
non possa prescindere da un avviso pubblico da diffondere all'interno dei
comuni dell'ambito territoriale e non delle sezioni dei partiti di maggioranza.
Dott. Pasquale Pagano
(DOTTORE IN PEDAGOGIA DELL’INFANZIA)