sabato 20 settembre 2008

PENULTIMA ORA: IL CONSIGLIERE COM/LE MIMINO POMARICO SI E' DIMESSO

Nel prossimo Consiglio Comunale del 25 corrente, è stato inserito nell’odg l’argomento: “Dimissioni Consigliere Mimino Pomarico – Surroga”. Gli subentrerà Luciano De Nuzzo, primo dei non eletti (con 113 voti) nella lista Movimento per l’Autonomia che candidò nel 2006 alla carica di sindaco l’odierno dimissionario Pomarico. Entrambi hanno un passato da politici. Pomarico ha un curriculum da sindacalista nonché Presidente dell’INPS di Brindisi; nel 2001 si candidò nella lista di Forza Italia risultandone uno dei più suffragati. Ottenne la nomina ad assessore/ViceSindaco con delega al Personale. Luciano DE NUZZO, invece, già consi­gliere comunale di opposizione (CDU) nelle due amministrazioni del centro sinistra (dal 1993 al 2001) anch’egli si candidò in Forza Italia, riportando un cospicuo consenso che gli permise di ottenere la nomina ad Assessore. Dopo poco più di un anno, a causa di giochi interni alla maggioranza (assecondati dall’allora sindaco Cosimo Moretto) ai due venne revocato il mandato di assessore perché “ritenuti personaggi scomodi ed incompatibili”. Detto evento “traumatico” provocò ripercussioni all’interno della già malconcia Forza Italia ed i due, preso atto dell’alto livello di litigiosità che aveva raggiunto al suo interno il partito azzurro (privo di mancanza di regole chiare e democratiche…. -dissero i due-), decisero nel 2006 di dare vita in Oria ad una sezione del “Movimento per l’autonomia” che faceva capo al siciliano Raffaele Lombardo ed all’ex deputato di San Vito dei Normanni Luciano Sardelli. Fra l’altro nella convinzione che: “Giunta ormai al capolinea l’esperienza con il sindaco Moretto che aveva visto tradite le speranze del 75% dei cittadini a causa di vecchie logiche clientelari e per le contrapposizioni politiche, pregavano il Padreterno affinché per il futuro non nascessero più tali amministrazio­ni; pensando, quindi, di doversi rimboccare le maniche e ricominciare dalle fondamenta, poiché attorno vi sono solo guasti ! Con l’impegno a fare attenzione alle scelte future!” Purtroppo l’elettorato oritano non premiò abbondantemente la lista (che riportò soli 698 voti rispetto ai 1124 voti del candidato sindaco Pomarico) e risultò eletto solo un consigliere. L’anno scorso Pomarico e De Nuzzo abbandonarono il Movimento di Lombardo ed aderirono (insieme ad altre persone a loro vicine) alla Democrazia Cristiana con la seguente motivazione: “Localmente la fusione ha lo scopo della difesa e della tutela ad oltranza dei diritti e degli interessi dei cittadini oritani calpestati da avventurieri della politica senza pudore e senza scrupoli, capaci solo di affannarsi come applicare il manuale Cencelli per difendere a denti stretti una eventuale poltrona.” Allo stato attuale mancano elementi certi per valutare la decisione del Pomarico e cosa lo abbia spinto a tale decisione. Dal mio punto di vista posso dire di aver notato in lui negli ultimi mesi una sorta di disgusto, di nausea nei confronti del modo di fare politica dell’attuale maggioranza, lasciandosi andare in uno degli ultimi consigli comunali e scene di intemperanza nei confronti del Presidente del Consiglio, colpevole, a dire dell’intera opposizione, di non essersi comportato “al di sopra delle parti”. Una vox populi da per certa una sua imminente candidatura alle prossime elezioni provinciali. In quale lista? Top secret al momento. Bene concludo formulando i migliori auguri di buon lavoro ad entrambi ed un sentito grazie a Pomarico per il forte impegno profuso nell’espletamento del mandato di rappresentante del popolo. Evidenzio che Luciano De Nuzzo riuscirà a portare avanti egregiamente l’azione politica fino condotta dal compagno di partito. Ah… dimenticavo un’ultima nota: nella primavera scorsa i due sono entrati a far parte del Popolo delle Libertà.
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