giovedì 31 gennaio 2008

CICERO PRO DOMO SUA ovvero "PIRIDDU PIRIDDU OGNU PENSA PI IDDU"




Chiamatemi pure vanitoso e polemico ma sento proprio la necessità di puntualizzare certe cose in ordine al post pubblicato su www.oritano.blogspot.com che riporta quello originariamente postato su www.lachiazza.it avente per oggetto EBREI TRADUCONO IL TESTO DEL PROF.D'AMICO.

Orbene se oggi l'amico Diego Moretto può pubblicare queste cosette è perché qualche altro prima di lui ha seminato ed è stato tanto altruista e generoso, sia nei confronti dell'intera comunità oritana sia nei confronti del medesimo Diego. Qui di seguito spiegati i fatti:

Il tutto è iniziato il 13 ottobre 2006 quando mi trovavo a percorrere le vie del quartiere ebraico intento a far da guida a due cittadini argentini di origini oritane (Alejandro e Cynthia Mallo). In Piazza Donnolo incrociai un gruppo di turisti stranieri aventi evidenti segni esteriori caratteristici degli ebrei. Ebbi modo di capire che procedevano in modo incerto e senza ausilio di una guida che avesse un minimo di conoscenza di quei luoghi. Mi resi subito disponibile ad accompagnarli in quelle vie e viuzze dell’adiacente centro storico ed in particolare Corte San Quirico, Via Bainsizza, Piazzetta San Salvatore, etc., dimora nei secoli scorsi di ebrei. Un minimo di commento da parte mia fu possibile grazie alla traduzione italiano-inglese e viceversa che contestualmente forniva una giovane donna che accompagnava il gruppo: la d.ssa Michela Moliterno dell’Agenzia l’Acanto - Soggiorni di Lingua e Cultura – con sede in Mesagne. Al termine della visita il capocomitiva, l’inglese Graham nel ringraziarmi per la mia opera manifestò il desiderio di ritornare in futuro ad Oria per meglio approfondire la conoscenza della storia e dei luoghi in cui vissero gli ebrei oritani. Ci scambiammo l’indirizzo di posta elettronica e nel dichiararmi disponibile per future collaborazioni, promisi loro che li avrei messi in contatto con un concittadino che sapesse leggere e scrivere la lingua inglese. E ciò perché avevo già pensato di coinvolgere l’amico Diego Moretto (valido promotore delle “cose oritane” fra gli stranieri, in particolare anglosassoni), il quale appena informato si metteva subito in contatto sia con Mister Graham che con la D.ssa Moliterno.
Nei giorni successivi, durante un colloquio informale, resi edotto dell’accaduto sia il Sindaco che il Consigliere Glauco Caniglia, il quale da qualche anno è seriamente impegnato a studiare i rapporti che ha avuto Oria nel passato con la comunità ebraica. La mattina di martedì 2 ottobre 2007, ho rivevuto una telefonata da parte dell’amico Diego Moretto, il quale mi informava che stava per arrivare ad Oria un gruppo di turisti stranieri ebrei, fra i quali vi era anche qualcuno di coloro da me incontrati un anno fa, che aveva chiesto di potermi incontrare per un saluto. L’appuntamento era per le ore 11:00 nei pressi di Porta degli Ebrei in Piazza Donnolo. Nel frattempo davo anche notizia a Giovanni Lomartire, capitano del Rione Judea, al quale, quando posso, offro la mia collaborazione. Il Lomartire aderì immediatamente al mio invito di presentarsi all’ora e luogo stabiliti al fine di salutare il gruppo di ebrei a nome di tutto il rione, nonché donare (così come da me consigliato!) ad ognuno di loro una copia del cennato libro sulla comunità ebraica oritana scritto dal Prof. Giuseppe D’Amico. Dono risultato assai gradito ai turisti ebrei, in quanto fonte di dettagliate notizie storiche sulla comunità ebraica, nonché sui monumenti esistenti in quella parte di centro storico oritano.

Da quanto sopra evidenziato appare lampante che

1) il libro del nostro concittadino Prof. D'Amico si trova oggi all'estero, alla ribalta internazionale, nelle mani di studiosi, non per pura casualità, ma grazie all'azione mirata di questo emerito (........). Fra l'altro, giusto per puntualizzare ancora, se non fosse stato per questo emerito (.......) che scrive, il nome del Prof. D'Amico non sarebbe stato nemmeno oggetto di un minimo di visibilità su articoli di stampa (invito a leggere quanto da me postato su BloOria, http://www.carpediemoria.it/evolution/ );

2)- nella foto si vede che quel giorno c'ero pure io (3° da destra).

Aggiungo che sono in ottimi rapporti con l'amico Diego che stimo moltissimo da qualsiasi punto di vista. Ho donato personalmente anche a lui una copia del libro del Prof. D'Amico. Proprio ieri sera ci siamo visti, gli ho consegnato una cosa che mi aveva chiesto per telefono poco prima: una fotocopia dell'articolo apparso sulla Gazzetta del Mezzogiorno il 4.10.2007 dal titolo EBREI DI RITORNO NEL GHETTO che deve mandare agli amici ebrei stranieri. (In detto articolo non compare il nome del Prof.D'Amico)
Chiedo scusa se sono stato polemico ma......... a volte .... quannu nci voli.... nci voli...

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