mercoledì 28 marzo 2012

LETTERA APERTA AL DR. GIUSEPPE ANDREASSI GIA' SOPRINTENDENTE AI BENI ARCHEOLOGICI.

Preg/mo dott. Giuseppe Andreassi (nella foto, tratta dal sito www.premiodiomede.it),
mi piacerebbe poterLa incontrare e fare la Sua conoscenza (chissà... magari ad Oria nella sua eventuale futura veste di Direttore Scientifico Onorario del museo blablablab......)

In quell'occasione se mi sarà consentito vorrò farLe un paio di domande. Una domanda sarà circa i suoi ricordi in relazione alla distruzione della necropoli messapica avvenuta in Oria nell'anno 2002, quando Lei era ancora responsabile della Soprintendenza ai Beni Archeologici.

L'altra domanda riguarderà un articolo della Gazzetta del Mezzogiorno in data 16.11.2008 dal titolo: "ORIA - Castello. Nuove scoperte durante i restauri", all'interno del quale fra le altre cose si legge:
[L’intervento martedì scorso del Sovrintendente ai Beni Archeologici Giuseppe Andreassi, dell’archeologo Assunta Cocchiaro, dell’arch. Antonio Bramato per la Sovrintendenza dei Beni Archeologici per le province di Lecce, Brindisi e Taranto e dell’arch. Severino Orsan, progettista e direttore dei lavori, hanno confermato l’interesse storico-culturale dei ritrovamenti. Toccherà agli stessi, adesso, verificare la possibilità di reperire risorse ministeriali per il prosieguo delle indagini archeologiche. Fino ad oggi, la sensibilità mostrata dai proprietari nei confronti della cultura è stata notevole: dopo 8 milioni di euro per l’acquisto sono stati messi a disposizione ben 12mila euro per finanziare gli scavi e le ricerche, senza contare le spese per il restauro. L’esatta dimostrazione che l’investimento di un imprenditore, come lo è Romanin, nell’ambito della cultura, rappresenta un vantaggio e una risorsa per l’economia del paese. E il valore economico della cultura è universalmente riconosciuto.]

Ricordo a me stesso che Bramato e Orsan risultano fra gli otto indagati per l'affaire "abusivismo al castello di Oria".
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