martedì 19 maggio 2015
ORIA - VIA F.SCO PETRARCA SI ACCORCIA PER FARE SPAZIO AL TOPONIMO "LARGO PASCULLI".
Premetto che non ho nulla di personale contro la famiglia PASCULLI, che non conosco (alla pari della quasi totalità degli oritani). Tantomeno conoscevo (alla pari della quasi totalità degli oritani) il defunto loro congiunto ing. Salvatore a cui è stato intitolato il riqualificato Parco Archeologico e il "largo" antistante.
Orbene, siamo in democrazia (forse...) ed ognuno può e deve esprimere liberamente le proprie opinioni. Personalmente preferisco esprimermi tenendo ben presente il rispetto per le leggi e per la legalità. Non mi piace omologarmi a quanti (tanti) che tollerano le illegittimità ritenendole nobili mezzi per la crescita del bene comune (turismo, occupazione, etc.). Sono stato l'unico che qualche anno fa attraverso il mio blog ho manifestato dubbi circa la regolarità dei lavori di ristrutturazione di Palazzo Scazzeri in Via Milizia. Toh.... casualmente (e non certo per colpa o mio merito) dopo qualche settimana l'Ufficio Tecnico Comunale emise Ordinanza di sospensione lavori per totale difformità rispetto al permesso rilasciato.
Sono stato uno dei pochi che già nel 2009 avevo subdorato qualcosa di poco regolare nei lavori che si stavano eseguendo al castello. Anche questo è documentato nel mio blog. Allora ero socio-fondatore di un'associazione pro Beni Culturali (della quale è anche socio chi oggi attraverso il social network Facebook mi classifica FOMENTATORE). Inviai una mail a tutti i soci con preghiera di discuterne, ma mi fu risposto che risultavo essere socio della sezione nazionale e non di quella locale (sic!). Dopo circa due anni il castello è stato sequestrato (e lo è tuttora ,...e non certo per colpa o mio merito) per presunti gravi abusi edilizi.
Dopo questa piccola premessa devo far rilevare a qualcuno che la "toponomastica" non è materia lasciata alla discrezione dei "signori del potere di turno". Esiste una precisa (anche se vetusta) legge dello Stato, nonchè una serie di circolari emanate dal Ministero dell'Interno. Evidentemente quel "qualcuno" che mi etichetta come FOMENTATORE le ignora o le vuol volutamente ignorare, se si considera che arriva a pontificare (banalizzando) che "Quel piccolo slargo non aveva denominazione, informatevi e vedrete. La critica che sta fomentando qualcuno si fonda su un falso problema......"
Riporto qui le parti salienti della legge: [1. Nessuna denominazione può essere attribuita a nuove strade e piazze pubbliche senza la autorizzazione del Prefetto, udito il parere della Deputazione di storia patria, o, dove questa manchi, della Società storica del luogo o della regione.
2. Nessuna strada o piazza pubblica può essere denominata a persona che non siano decedute da almeno DIECI anni.
3. Nessun monumento, lapide o altro ricordo permanente può essere dedicato in luogo pubblico od aperto al pubblico, a persone che non siano decedute da almeno DIECI anni. Rispetto al luogo deve sentirsi il parere della Commissione provinciale per la conservazione dei monumenti.]
E' PROPRIO IL CASO DI DIRLO: Dura lex, sed lex ..... piaccia o non piaccia a qualcuno!
A meno che non devo pensare che il caso in questione abbia una qualche attinenza col BERLUSCONISMO (che secondo Dacia Maraini, ha introdotto in Italia la cultura di mercato, quella in cui tutto si compra e si vende, dai senatori alle minorenni!)
Quel "qualcuno" ignora (o vuole ignorare) che nei Comuni seri, governati da SERI amministratori, le denominazioni o le ridenominazioni di vie e piazze cittadine passano obbligatoriamente al vaglio di apposita commissione comunale.
Il toponimo "Largo D'Acquisto", per esempio, entrò a far parte della toponomastica di Oria nel 1988, a seguito di approvazione da parte della "COMMISSIONE PER DENOMINAZIONE NUOVE VIE DEL CENTRO ABITATO", i cui componenti erano:
1)- Ermanno VITTO - sindaco;
2)- Ada MICELLI - assessore LL.PP.;
3)- Pietro INCALZA - Dirigente UTC;
4)- Albino DELLI SANTI - Rapp. PSDI;
5)- Giovanni POMARICO - Rapp. MSI;
6)- Cosimo MAZZA - Preside Scuola Media FERMI;
7)- Clelia FRANCO PRETE - Preside Scuola Media MILIZIA;
8)- Rinaldo PENTA - Direttore Didattico I° Circolo;
9)- Chiara SANSONETTI - Direttore Didattico II° Circolo.
Vi dice niente che i suddetti verbalizzarono che "..in ordine al personaggio Salvo D'ACQUISTO si conoscevano meriti ed attività" ???? Nella stessa seduta la commissione approvò il toponimo Via Marsella Pasquale Barsanofio, dando atto che trattavasi di "personaggio che ha dato lustro alla città di Oria, con studi sulle origini della ns. città, scritti vari e da ultimo....."
Chiaro quindi il mio pensiero?
Nel mentre scrivevo il nome "VITTO" mi è venuto in mente il nome del compianto papà del dr. Ermanno, l'ins. Franco VITTO, Ispettore Onorario della Soprintendenza Archeologica, grazie al quale non sono state in passato depredate tantissime antiche tombe con conseguente recupero e conservazione dei relativi antichi e preziosi reperti. E come non ricordare la figura della D/ssa Grazia Angela Maruggi, prematuramente scomparsa, la quale in qualità di Funzionario della Soprintendenza ebbe a seguire e coordinare i lavori di scavo alle spalle del municipio, con tanta professionalità e passione tale da essere etichettata come "NUME TUTELARE" dal Dr. Giuseppe ANDREASSI, già Soprintendente per i Beni Archeologici per la Puglia.
Comprendo che a tanti oritani non interessa un granchè sapere di queste persone.... forse perchè rassegnati al vecchio proverbio locale "CU DINARI E CU AMICIZIA TI NI FUTTI TI LA GIUSTIZIA!"
Concludo con una mia riflessione: quanti di noi vorrebbero ricordare pubblicamente in perpetuo il nome di propri cari scomparsi tragicamente? Non sarebbe bastata l'apposizione di una piccola targa all'ingresso dell'area in questione con la scritta ".... i lavori di riqualificazione sono stati possibili grazie alla sensibilità della famiglia XXXXXX in ricordo del figlio XXXXX ? E che dire dell'aberrante decisione dell'amministrazione comunale Pomarico di impegnare in eterno le future amministrazioni a non modificare mai detto toponimo (del parco e della piazzetta antistante), neanche in caso di cambio di maggioranze consiliari o di contrapposizione a convinzioni ideologiche o di appartenenza, pena la restituzione alla famiglia del denaro speso????
Scusate se per esporre chiaramente fatti e concetti sono stato costretto ad essere prolisso.