COMUNICATO STAMPA
Prendiamo atto
del nuovo calendario di apertura al pubblico del Castello di Oria, diffuso
nella giornata odierna, che prevede sole ulteriori quattro date, e rileviamo
come, con riferimento alla incredibile opportunità data dalla magistratura di pieno
sfruttamento turistico del Castello Svevo di Oria, si poteva e si doveva
fare di più.
Venuti a
conoscenza, sia pure con notevole ritardo, della esistenza di un provvedimento
giudiziario di custodia del Castello finalizzato alla apertura alla fruizione
di turisti e studiosi, e stimolati dall'incredibile successo dall'iniziativa
della pubblica petizione avviata da un concittadino, si è deciso di chiedere un
Consiglio Comunale monotematico che avesse da un lato la funzione di
qualificare e ulteriormente legittimare il Sindaco ed il suo esecutivo nelle iniziative di sostegno
all'attività del locale Circolo di Legambiente e, dall'altro, di far percepire
allo stesso Custode Giudiziale la necessaria tranquillità organizzativa,
logistica ed anche economica per lo svolgimento della sua delicata funzione
nella prospettiva di un incremento significativo delle giornate di
apertura durante il mese di agosto.
L'incontro con il
Procuratore Capo delle Repubblica di Brindisi ha indicato che la strada intrapresa
era quella giusta in quanto lo stesso dott. Di Napoli ha sottolineato con
favore che l'iniziativa fosse di tutte le forze politiche e non solo di parte
di esse. Inoltre, da quell'incontro era emerso un atteggiamento di grande
sensibilità e disponibilità della Procura verso l'iniziativa ed anche verso chi
attualmente ha la responsabilità della custodia al fine di rendere detta
responsabilità meno gravosa, assicurando peraltro maggiore flessibilità nella
regolamentazione delle visite.
Cosa sia successo
dopo essere usciti dagli Uffici della Procura tra Amministrazione Comunale e Custode
Giudiziale non è dato di sapere giacché gli scriventi, pur democraticamente
ammessi a partecipare agli incontri precedenti, sono rimasti esclusi per
ragioni ad oggi ancora sconosciute. Un fatto è certo: la fase conclusiva che, alla
luce del proficuo incontro avuto in Procura, doveva vedere la maggiore
interazione possibile tra Custode Giudiziale ed Amministrazione Comunale, ha
avuto un epilogo tanto inaspettato quanto deludente.
Il Sindaco si è
accontentato di soli altri quattro giorni quando invece la disponibilità della
Procura e le potenzialità in termini di supporto logistico che poteva e può
dare l’Amministrazione Comunale, avrebbero invece consentito un’apertura se non
giornaliera, quanto meno più significativa rispetto a quella poi stabilita.
Chi scrive
comprende perfettamente le difficoltà organizzative e di mezzi del Circolo
“Piaroa” Legambiente, ma va pure detto che l’esigenza ed anzi la concreta
possibilità di tenere aperto il Castello è ragione di pubblico interesse che
travalica evidentemente le ragioni del privato e guarda necessariamente oltre i
limiti rappresentati dal Custode. Proprio per questo, le iniziative bipartisan
assunte dal Consiglio Comunale e le rassicurazioni date dal Sindaco avrebbero
consentito di superare i limiti anzidetti e avrebbero dovuto quindi condurre ad
un risultato ben diverso rispetto a quello conseguito.
Un ultima
notazione per evidenziare come i risultati diffusi dallo stesso Circolo
“Piaroa” relativi alla apertura del Castello nelle prime tre domeniche, in
termini di circa mille visitatori, siano perfettamente in linea con il
messaggio e le sollecitazioni recate dalla petizione cui si è accennato che,
tuttavia, alla luce del deludente risultato ottenuto, evidentemente non ha
sortito gli stessi effetti su tutti i suoi potenziali destinatari, con
riferimento ai quali, probabilmente, potrebbe essere proficua una ulteriore
sollecitazione.
Oria, 31 luglio 2013
Angelo Mazza (Consigliere
Comunale “Io Amo Oria”) - Tommaso Carone (Consigliere Comunale “Oria
è”)