lunedì 11 marzo 2013

ORIA - IL CASO "MARIO DE NUZZO" E LA POLITICA DELLO SCARICABARILI.

Siccome alcuni "soggetti interessati" a vario titolo si stanno agitando (a mio parere un pò troppo), mi appresto a stendere, momentaneamente, un pietoso velo su questa triste vicenda, al solo fine di non arrecare indirettamente (ed in buona fede) nocumento alla famiglia De Nuzzo.

Prima di spegnere i riflettori voglio però evidenziare un particolare della politica locale, che, a mio sommesso parere, è tipica del cosiddetto scaricabarile.

Orbene, come ben sappiamo, qualche settimana fa,  la giornalista Maria D'Elia, inviata RAI per conto del programma LA VITA IN DIRETTA, è stata ad Oria per realizzare un servizio sul caso Mario De Nuzzo. Detta giornalista, in diretta da Oria, affermava che il sindaco Pomarico le aveva riferito che è stato il sindaco in carica nel 2007 a presentare il ricorso in Cassazione, che ha causato la sentenza definitiva a causa della quale oggi la famiglia De Nuzzo potrebbe essere chiamata a restituire oltre 508mila euro.

Non sappiamo se è stato il sindaco ad esprimersi in modo errato, oppure la giornalista ad aver capito male.
Posso affermare, senza timore di essere smentito, che il sindaco in carica nel 2007 non ha presentato alcun ricorso in Cassazione ... e mi fermo qui per il momento, con l'auspicio che mi pervenga da qualche "chianca esperta" qualche utile contributo a chiarimento del tutto.

 Nell'occasione sento il dovere di spendere una parola di elogio nei confronti degli amministratori comunali in carica dal 2006 al dicembre 2010, i quali, a differenza di altri, stanno osservando un prudente e religioso silenzio su tutta la vicenda.


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