domenica 29 luglio 2012

ORIA - CASTELLO. QUALCHE ARTICOLO DI STAMPA DEL PASSATO .....PER NON DIMENTICARE

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Puglia. Oria, il castello a un privato. L'imprenditore Romanin: «Non ne farò un ristorante». - Marcello Orlandini - Corriere del Mezzogiorno, 14 agosto 2007

La preoccupazione del sindaco Ferretti: «Non deve cambiare la destinazione d'uso»

Scoprire con due mesi di ritardo che il simbolo e l'anima della città è stato venduto, è stato un brutto colpo per Oria. Il castello federiciano che domina da secoli l'abitato è stato espugnato con 7 milioni 750mila euro da un imprenditore brindisino. Escono gli eredi dei conti Martini Carissimo, entra Giuseppe Romanin. E rassicura tutti: «Un bene culturale di questo tipo non merita di scendere di livello», ha detto al Corriere del Mezzogiorno il nuovo proprietario.
Da settembre, la famiglia Romanin investirà altro denaro nella fortezza. Tanto denaro, perché le condizioni generali della struttura non sono ottimali. E sarà necessario recuperare e restaurare, prima ancora di sistemare una parte del maniero a centro congressi di prestigio, conservandone tuttavia la fruibilità come museo. Intanto, tra gli amministratori comunali e molti cittadini i brividi di panico si sono sprecati, in questi giorni. Il castello «è» Oria, dal punto di vista turistico e storico. Tra tanti luoghi collegati in maniera attendibile o meno a Federico II, questo è al di sopra di ogni sospetto. E per tale ragione è famoso tra i percorsi culturali più amati dai tedeschi. Tutte le operazioni di promozione del territorio oritano hanno come fulcro le fortificazioni sorte tra il 1227 e il 1233 sull'antica acropoli messapica. Naturalmente per ordine dello Stupor Mundi, che in quegli anni era a Brindisi per preparare la crociata voluta da papa Gregorio IX. «Sono amareggiato per due ragioni», dice Cosimo Ferretti, sindaco Udc di Oria. «La prima è legata al fatto che due o tre mesi fa avevo incontrato le due figlie della contessa Antici Maria Mattei, deceduta poco prima, ma in tempo per firmare l'atto di vendita. E non mi hanno parlato della cosa. Il secondo motivo del mio sconcerto - aggiunge il sindaco - è dovuto ai tempi con cui la notizia mi è stata comunicata dal ministero dei Beni culturali, affinché il Comune possa esercitare il diritto di prelazione». La lettera dei funzionali del vice premier Francesco Rutelli è stata infatti protocollata ad Oria il 7 agosto. «E io come faccio, nei 20 giorni concessi per l'esercizio del nostro diritto, a mettere insieme enti, sponsor o chiunque altro per trovare 8 milioni di euro?», si chiede con rammarico Ferretti. Da quanto si è appreso, l'atto di vendita risale a fine giugno, o al massimo ai primi giorni di luglio. La burocrazia ha dunque remato contro. «Ma può darsi - riflette il primo cittadino - che la nuova gestione del castello porti vantaggi obiettivi. E' importante però che la città non venga esclusa dai progetti. La gestione deve essere concertata con l'amministrazione civica».
Giuseppe Romanin, ex pilota dell'Aeronautica militare, non è al suo primo investimento. Ha cominciato con Fael Elettronica nella zona industriale del capoluogo; poi ha realizzato il relais Borgo Ducale, tra il cap-luogo Tuturano e Cerano, che si trova al centro di 100 ettari di oliveti. Infine un bar restaurant, Les Corniches, su lungomare Regina Margherita. Ha accanto una moglie, Isabella Caliandro, che in fatto di management se la cava piuttosto bene.
Persona riservata, Romanin accetta di commentare l'operazione Oria.
«Se i timori riguardano la destinazione d'uso del castello - dice subito l'imprenditore -sottolineo che questa non cambierà. Abbiamo acquisito l'immobile, ma anche le collezioni di reperti archeologici ed i mobili, evidentemente per mantenerne e svilupparne la funzione turistica e culturale. A questo si aggiungerà una destinazione a sede di congressi e convegni, un circuito oggi alla ricerca di sedi di valore storico».
Romanin annuncia che, a partire dalla borsa del turismo di Firenze, il castello di Oria riceverà una spinta promozionale di livello nazionale ed internazionale, e l'intenzione della nuova proprietà è quella di portare la struttura «a livelli sempre più alti». Quindi nessuna «destinazione ricettiva o banchettistica».
Romanin conclude: «Non abbiamo ancora ricevuto in consegna l'immobile in attesa che le parti esercitino il diritto di prelazione. Abbiamo in progetto ristrutturazioni a partire da settembre per agevolare le visite. Il sindaco è perplesso? Può anche convocarmi direttamente, se vuole».
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