sabato 16 febbraio 2019

ORIA - IL CONSIGLIERE COM/LE D'IPPOLITO A PROPOSITO DELLE DIMISSIONI DELL'ARCH. ALESSIO CARBONE.

Ricevo e pubblico questo intervento del consigliere comunale di minoranza D'Ippolito, con l'auspicio che possa servire ad alimentare un dibattito civile e sereno circa le dimissioni dell'architetto Alessio Carbone, dalla carica di Consigliere Comunale….di maggioranza.
I GIORNI DEL SILENZIO
Le dimissioni del consigliere Alessio Carbone rappresentano il cedimento di un pilastro portante dell’intera coalizione del cambiamento. Tutto è ancora avvolto in un silenzio che giorno dopo giorno diviene sempre più assordante e mi convinco sempre più che quanto accaduto sia il frutto di una logica politica spartitoria, appartenete a quella “vecchia politica” che la coalizione del cambiamento ha sempre condannato, alla quale, con ogni probabilità, per una questione di coerenza, l’ormai ex consigliere non ritiene più di appartenere .
  Devo constatare purtroppo che per i più abili ed esperti esponenti della maggioranza il cambiamento è stato l’ennesimo mezzo cavalcato per il raggiungimento di un proprio piccolo o grande fine personale e che pian piano, uno alla volta, vengono ricoperti i ruoli politici più prestigiosi. A farne le spese sono gli esponenti di maggioranza più giovani, quelli meno esperti e illusi, animati, sin dalle prime battute della campagna elettorale, da fede e sete di cambiamento……

E’ doveroso rispettare la libera scelta di ognuno e qualora le dimissioni avessero natura diversa da quella da me sopra ipotizzata esprimo tutta la mia leale solidarietà all’Arch. Carbone Alessio sia come persona che come professionista.

Quanto accaduto costituisce a parere del sottoscritto un episodio gravissimo per l’immagine di tutta la coalizione del cambiamento, non tanto per le dimissioni del Consigliere, ma quanto per l’indifferenza di Sindaco e Amministrazione, forse perché Carbone è stato uno degli spiriti più critici dell’operato amministrativo?
  E intanto la città giorno dopo giorno subisce gravissime conseguenze: viabilità urbana disastrosa, campagne sempre più sporche, randagismo, inefficienza degli uffici che blocca quel poco di economia rimasta, redazione di atti illegittimi privi di ogni controllo politico-amministrativo, assegnazioni di deleghe consiliari ridicole e scriteriate, opere pubbliche in parte bloccate, dissesti del manto stradale urbano ed extra urbano.

     «Nulla, una serie di parole, solo buoni intendimenti, un tirare a campare, un continuo posticipare i problemi, la maleodorante politica del rinvio laddove la città non può più aspettare. Questa prolungata melina è il frutto di chi presuntuosamente credeva di poter bene amministrare questa città .
 
Domenico D’IPPOLITO (Cons. comunale Democratici per Oria )
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