Consiglio Comunale di Oria(BR)
Seduta Consiliare del 27 Ottobre 2005
Convocazione ore 16.00 - Inizio ore 16.55.
Il Sig. Presidente procede all’appello dei Consiglieri.
Risultano presenti nr. ... Consiglieri su nr.21 eletti.
PRESIDENTE
I lavori di oggi
vertono su tre argomenti. Procediamo con il primo punto.
……………………omisis………………………
PUNTO
NR. 2: "Primi adempimenti comunali per l'attuazione del
P.U.T.T./Paesaggio. Adeguamento cartografia".
PRESIDENTE
In sostanza,
questo argomento prevede un'ottemperanza alla normativa regionale. Si tratta
dell'adeguamento della cartografia comunale rispetto alle nuove disposizioni di
Legge. Adempimento che è stato
predisposto dal dirigente dell'Ufficio Tecnico, che è presente in aula per
eventuali chiarimenti. Anche su questo argomento io, se volete, leggo la
proposta di delibera, visto che si tratta di un argomento che discutiamo per la
prima volta.
La proposta di delibera recita all'oggetto:
«"Primi
adempimenti comunali per l'attuazione del piano urbanistico territoriale
tematico per il paesaggio. Adeguamento della cartografia del vigente programma
di fabbricazione.
Premesso che la Regione Puglia, in
ottemperanza a quanto disposto dall'articolo 149 del Decreto Legislativo 490
del '99, con delibera di Giunta Regionale 1748 del 15/12/2000, ha approvato
definitivamente il Piano Urbanistico Territoriale per il Paesaggio (il
cosiddetto P.U.T.T.); che il predetto
piano sottopone a specifica normativa d'uso e di valorizzazione ambientale
l'intero territorio regionale delegando agli Enti Comunali l'attuazione delle
previsioni in esso contenute; che l'articolo 5.05 del P.U.T.T./Paesaggio
stabilisce l'obbligo per tutti i Comuni di adottare i primi adempimenti per
rendere operativo il Piano in attesa di adottare il nuovo strumento urbanistico
generale, che dovrà recepire tutte le indicazioni del predetto Piano del
Paesaggio; che, con delibera di Giunta Municipale 244 del 31/12/2002,
l'incarico per la redazione del progetto di adeguamento del piano di
fabbricazione vigente al P.U.T.T., è stato conferito al dirigente dell'Ufficio
Tecnico Comunale; sempre premesso che nel mese di maggio del 2005 il dirigente
dell'Ufficio Tecnico Comunale ha completato l'elaborazione del piano in
argomento; visto il piano di adeguamento al P.U.T.T. che si compone dei
seguenti elaborati, (vedi elenco allegato); visto il Decreto Legislativo 267
del 2000; dato atto che è stato acquisito il parere della Commissione
Consiliare ai lavori pubblici, delibera - il parere mi sembra che fosse
all'unanimità favorevole, se non ricordo male di aver letto - di approvare i primi adempimenti comunali
per l'attuazione del P.U.T.T. di cui all'articolo 5.05 del piano approvato
dalla Regione Puglia, riportati negli elenchi tecnici redatti dal dirigente
dell'Ufficio Tecnico; dare mandato
all'Ufficio Tecnico Comunale di trasmettere all'Assessorato Regionale
all'Urbanistica le tavole di Piano contenenti gli adempimenti di cui al
precedente punto, per il rilascio dell'attestazione di (...) delle
perimetrazioni al piano». Questo è
quanto nella delibera.
La discussione è aperta. Chiedo a tutti voi se ci sono interventi.
Non ci sono interventi.
Voci in
aula
PRESIDENTE
Io ho convocato due tecnici, ma purtroppo
(...). Prego Consigliere Conte Egidio.
Consigliere
Egidio CONTE
Presidente e
signori Consiglieri, questo punto all'Ordine del Giorno, "Primi adempimenti comunali per l'attuazione del P.U.T.T.", e poi quello che segue, "Adozione del documento programmatico per la formazione del
P.U.G.", credo che rivestano in
questo momento un interesse politico sicuramente non di secondaria importanza.
Chi, come me, ha fatto parte all'inizio di questa Amministrazione aveva tra i
suoi obiettivi quello di - e così
avvenne - ritirare a suo tempo
l'adozione che era stata fatta dalla passata Amministrazione del Piano
Regolatore, ritenendo che - giustamente
dico io - c'erano alcuni punti in quella
adozione che non erano rispondenti alle linee politiche dalla nascenda
Amministrazione. Così facemmo dopo circa un anno. Dopo quattro anni di continui
solleciti, arriviamo, ancora una volta, per quanto mi riguarda, all'ultimo
momento di un mandato amministrativo per riproporre un argomento di siffatta
importanza. Per quanto mi riguarda, si ripetono, pari-pari, gli stessi problemi
e gli stessi errori di chi ci ha preceduto, se errori sono stati; noi abbiamo
ritenuto che qualcosa non andava, onde per cui ritirammo quella adozione. A
soli quattro mesi dalla fine di un mandato amministrativo, ed io adesso in
questo voglio entrare un po' per fare un discorso al punto in cui siamo,
sicuramente più che di natura tecnica, perché al momento non mi compete, visto
il carteggio che è a disposizione nostra, essendoci ancora una relazione di
principi, in cui, in un certo senso, vengono anche rimarcati quelli che erano i
punti di questa Amministrazione che voleva che fossero inseriti, ma sicuramente
voglio fare adesso un discorso di natura anche politica. Perché questo è un
atto politico, è uno dei più importanti atti politici di cui questa
Amministrazione doveva discutere per il resto dei quattro anni. Essendo stato
uno che ha vissuto quella revoca, essendo stato uno che ha sollecitato negli
anni questo tipo di punto da adottare in tempi in cui avremmo dovuto vedere
certi passaggi, oggi non ne condivido il momento. E perché non ne condivido il
momento? Il fatto che chi vi parla, e qualche altro, non ha più condiviso un
percorso politico di questa Amministrazione, sicuramente ha delle motivazioni e
non ha degli atteggiamenti capotici da parte di qualcuno. Non avendone
condiviso il percorso, sicuramente, a questo punto, credo di avere qualcosa da
dire e qualcosa anche da eventualmente proporre per il futuro.
Siamo alla fine della Legislatura, siamo tutti in
fibrillazione. Si fanno incontri, incontrini; si pensa ad eventuali
aggregazioni; si pensa al futuro di questo paese. Io credo che bisogna fare una
cronistoria veloce sul passato.
La cronistoria veloce sul passato è quella di Forza Italia
soprattutto, partito di Maggioranza relativa, che sicuramente non meritava la
fine che è stata fatta fare da questa Amministrazione. Bisogna anche trovare
dei responsabili in tutto questo. Vedete, non si può finire un percorso a tarallucci e vino, dal momento che noi,
di qua a qualche mese, dovremmo anche affrontare una campagna elettorale dove
ognuno di noi, nel bene e nel male, si deve assumere certe responsabilità:
responsabilità positive per ciò che si è fatto, responsabilità negative per ciò
che non si è fatto. Ognuno dovrà, sicuramente, difendersi da attacchi ingiusti
e gratuiti in questa campagna elettorale.
Amici miei, al di
là - come si diceva con qualche amico -
delle alchimie che alcuni partiti hanno prodotto e che, dal punto di
vista politico, sono anche accettabili, io non voglio dare addosso a nessuno,
nemmeno al Sindaco, che io stimo molto dal punto di vista come amico, persona
corretta, ma che in questa vicenda ha una grande responsabilità. Ha la
responsabilità per cui anch'io sono fuori da questa Amministrazione; c'è la
consigliera Tancredi, c'è il Consigliere Zanzarelli, perché mai è stato
prodotto un processo positivo a che questa coalizione potesse continuare così
come era nata. È nata diversa, è nata in
un certo modo ed è continuata diversa. È continuata anche con l'ingresso di
amici, rispettabilissimi, ma che in campagna elettorale erano su altre
posizioni. Io oggi voglio capire su quali posizioni sono, alla luce anche di
quanto è successo domenica scorsa.
Una Maggioranza che oggi è anomala e diversa da come è
nata. Una Maggioranza che sicuramente non rispecchia quella che è stata la
volontà dei cittadini.
Amici miei, noi siamo adesso ad uno snodo, che è quello
di come affrontare nel futuro una campagna elettorale: se la si deve affrontare
da amici o la si deve affrontare in modo diverso. Come dicevo prima, siccome
ognuno di noi si deve assumere certe responsabilità, è bene che si sappia
quello che ognuno di noi poi deve fare. Alla luce di questo, io devo dire che
questo punto è un punto importante. Io, a
nome anche del Gruppo che mi onoro di rappresentare, non voglio
offendere nessuno ma parlo di amici e parlo anche a nome di qualche altro
gruppo politico, come il gruppo di "Insieme per Oria", il nuovo
gruppo che nasce, abbiamo avuto un pour parler in cui si diceva che se ci sono
le condizioni per potere riprendere un percorso, ognuno di noi deve dare un
segnale. Il segnale perché questo possa avvenire è sicuramente a partire da
questo, quello di sospendere immediatamente questi argomenti, di sospendere
l'attività amministrativa. Sembrerà strano a qualcuno, dice "ma io a
quattro mesi devo interrompere tutto?". Non più di oggi. A livello
nazionale sento l'U.D.C. che per un finanziamento all'interno della finanziaria
minaccia la crisi e leggo come a San Giorgio Jonico due Consiglieri di Forza
Italia fanno, tra l'altro a pochi mesi, cadere l'Amministrazione. Io non chiedo
questo. Chiedo solamente un atto. Un atto coerente in cui bisogna fermare le
bocce al punto in cui sono, per poter riprendere insieme, se ci sono le
condizioni, un percorso. Questo è quanto io volevo dire. Se così non è e non c'è la volontà, io in piena
autonomia deciderò il da farsi. Vi ringrazio.
PRESIDENTE
Consigliere Pescatore, prego.
Consigliere
PESCATORE
Il mio non è un
intervento, voglio soltanto chiarire, perché questo l'abbiamo discusso anche
nella Commissione Consiliare. I ragionamenti sicuramente li faremo e li faremo,
credo, anche in maniera abbastanza ampia
adesso che andremo a discutere il P.U.G.. Il P.U.T.T., e lo potrà anche
confermare il dirigente dell'Ufficio Tecnico, è una presa d'atto che noi
dobbiamo fare, che però è indispensabile per il prosieguo di qualunque tipo di
attività che attenga o alla stesura definitiva di quello che sarà il P.U.G. o
gli atti del P.U.G. o quant'altro. Io credo che la discussione sul P.U.T.T.,
ognuno può dire chiaramente quello che vuole, sia inutile ai fini di quello che
ci dobbiamo dire, invece, in maniera un pochino più sostanziosa, nel momento in
cui adesso affrontiamo l'argomento del documento programmatico preliminare.
Solo questo volevo dire. Grazie.
PRESIDENTE
Sono dello stesso avviso del Consigliere Pescatore.
Io non ho voluto interrompere il Consigliere Conte Egidio. Ritengo che la discussione sul P.U.G. la affronteremo
successivamente. Nel frattempo, se vogliamo, proseguiamo con la discussione e
l'approvazione del P.U.T.T..
Consigliere
Egidio CONTE
Il problema non è
il contenuto, il problema è politico. Il problema non è se quello che noi
andiamo ad approvare è qualcosa di preliminare e che intacca o non intacca, è
preliminare o no. Io ti dico che a questo punto dell'attività amministrativa,
io sono stato diligentemente (...) ed ho fatto approvare il primo punto
all'Ordine del Giorno. Se a qualcuno forse è sfuggito, lo dico io: eravamo
undici esatti esatti. Potevo dare la mia presenza ed uscirmene; con senso di
responsabilità ho concluso quel percorso di prima. Siccome ritengo che siamo di
fronte ad un argomento molto rilevante; siccome io ritengo - e le
considerazioni poi, se si andrà avanti, le farò dopo, il perché, ritengo che siamo in forte
ritardo. Qualcuno mi dirà che questi non
sono problemi. Anche perché - è vero
Consigliere Zanzarelli? - noi in altri tempi abbiamo sollecitato diversamente
queste cose. Siamo in forte ritardo. Politicamente, siccome adesso si aprono
altri tipi di scenari, se vogliamo parlare su questi scenari, dobbiamo parlare
in modo che ci mettiamo tutti in una posizione, diciamo, paritaria. Anche
perché io poi dopo di questo non posso andare a condividere con
l'Amministrazione che sta per finire certi tipi di percorsi. Punto e basta.
PRESIDENTE
Prego, Consigliere Zanzarelli.
Consigliere ZANZARELLI
Buonasera a
tutti.
Quello che io sto per dire può tranquillamente essere
inserito tranquillamente nell'ambito del punto all'Ordine del Giorno, oppure
come coda e complemento con dei distinguo a quelli che sono stati i concetti
espressi dal Consigliere Conte. Comunque sia,
io prendo la parola, entro nel vivo della discussione e mi riaggancerò. Forse devo aspettare che ci sia
qualche segno di intesa? Diciamo che il punto all'Ordine del Giorno sul quale
ci accingiamo a discutere riveste un'importanza fondamentale per la nostra città, sia dal punto di vista dello sviluppo
urbanistico e, quindi, anche economico, sia dal punto di vista strettamente
politico. È chiaro che - a mio parere - discutere su quelli che sono i
preliminari all'approvazione del P.U.G. supera in importanza di gran lunga
quello che si dice essere l'argomento chiave e l'argomento principale di tutte
le nostre discussioni, cioè il bilancio e tutte le cose attinenti al bilancio.
Per me, discutere del P.U.G., e di tutto quanto è preliminare allo stesso,
riveste un'importanza fondamentale, ancora più importante essendo l'argomento
rispetto a quello del bilancio e discussioni connesse. Ed allora io mi chiedo,
siccome chi vi sta parlando è stato tra coloro che hanno con convinzione
condiviso la tesi secondo cui poi si è pervenuti alla revoca del precedente Piano
Regolatore, io credo che abbia più di un motivo per poter dire quali sono oggi
le mie convinzioni.
Le mie convinzioni sono quelle di chi pensa che tutte le
critiche che io per primo e tutti gli altri Consiglieri di Maggioranza di
allora, e in parte anche di adesso abbiamo rivolto alla precedente
Amministrazione, diciamo che daremmo il la,
daremmo il via, a che fossero rivolti anche a questa Amministrazione. Tra le
critiche (e ci sono le trascrizioni) che io ho mosso all'operato della
precedente Amministrazione c'era quella del perché si era voluto a tutti i
costi approvare un Piano Regolatore quando ormai si era in scadenza di
consigliatura. Capite le ragioni, discutendone, giungemmo alla revoca. Io mi
permetto di osservare, perché ci sono persone qualificate che il Piano lo
stanno approntando e redigendo, e voglio
capire una cosa: siccome noi stiamo ai preliminari e mancano appena cinque alle
elezioni prossime, ce la faremo o non ce la faremo? Ammesso e non concesso che
oggi dovessimo approvare quello che c'è da approvare, ce la faremo o non ce la
faremo ad approvare il nuovo P.U.G.? Se
ce la dovessimo fare, diciamo che probabilmente il giorno prima - è un'ipotesi, ovviamente non lo potremmo fare
- delle elezioni noi ce la potremmo pure fare. A questo punto, io credo che
saremmo degli incoerenti, perché chi in passato, ha rivolto delle critiche alla
precedente Amministrazione non può assolutamente tenere questo comportamento,
Sindaco. Lei, per primo, ha detto, giustamente, tutta una serie di cose, ha criticato
fortemente ed io anche, l'intero operato della passata Amministrazione.
Sarebbe, secondo me, incoerente continuare in questo percorso perché io credo
che alla fine non faremmo altro che commettere degli errori commessi anche da
altri prima di noi. Lei mi potrà anche dire: io candidato Sindaco Cosimo Moretto, in piena campagna elettorale ho
sostenuto questo particolare punto, rientrava nella attuazione del mio
programma politico ed amministrativo. Devo tenere fede alla parola che ho dato
agli elettori. Mi permetto di osservare, Sindaco, che qualora il P.U.G.
dovesse essere approvato prima della fine della legislatura in tutta la sua
compiutezza, mi permetto di osservare che questo sarebbe l'unico punto del suo
programma politico-amministrativo ad essere rispettato. Non è una battuta,
Sindaco. Lei sa come io la penso. Lei sa quante critiche, in maniera corretta e
chiara, sempre con il rispetto per la persona e per l'Istituzione, le abbiamo
fatto pubblicamente, altri invece le
fanno nel chiuso di qualche Sacrestia. Io ritengo che sarebbe altamente
responsabile da parte delle attuali forze di Maggioranza, chiaramente con
l'impegno in prima persona da parte sua, differire, per senso di
responsabilità, tutto l'iter relativo alla approvazione del Piano Urbanistico.
Io questo mi sono permesso di rilevare per una questione
di coerenza. Se così non dovesse essere, perché - viva Dio - siamo in democrazia, la Maggioranza può fare
quello che ritiene, votando democraticamente, dicevo, se così non dovesse
essere, io nel corso della discussione - lo dico da adesso - spiegherò le
ragioni, oltre a quelle di natura strettamente politica che evidenziavo prima,
anche squisitamente tecniche per le quali comunque questo Piano, così come è
stato concepito, non merita alcuna approvazione. Mi associo a quelle che sono
state le richieste, che forse qualcuno ha inteso come richieste quasi da
marziano, fatte dal Consigliere Conte, non prima, però, di avere evidenziato una cosa. Lui ha parlato
di un partito, Forza Italia, che effettivamente, dalle elezioni ultime che ci
sono state, è il partito di Maggioranza relativa. Io mi permetto di dire, pur
non facendo più parte di quel partito, Alleanza Nazionale, che identica e
peggiore sorte è toccata anche a Alleanza Nazionale, che io ormai da tempo
definisco un partito in Oria che fu,
e non soltanto in Oria, anche a livello provinciale. Grazie.
PRESIDENTE
Ci sono altri interventi? Consiglieri Viapiana, prego.
Consigliere VIAPIANA
Il gruppo
dell'U.D.C. prende atto delle dichiarazioni che ha fatto il Consigliere dottor
Conte, ma è discussione che deve essere portata in sede di partito. Pertanto
riteniamo, anche per la venuta dei tecnici, di continuare e di portare a
termine l'Ordine del Giorno del Consiglio Comunale. Grazie.
PRESIDENTE
La discussione
prosegue. Ci sono altri interventi? Prego.
Consigliere D'IPPOLITO
Grazie,
Presidente, per avermi dato la parola per intervenire su un problema così
importante che investe la città. Voglio partire da lontano anche per ricordare
a me stesso come si è addivenuti a questa vicenda, perché la passata
Amministrazione quando diceva noi non
abbiamo paura di perdere le elezioni, ma abbiamo paura perché dietro di noi
vediamo nero. Oggi, a distanza di cinque anni, quelle parole dette in
questo Consiglio Comunale ci hanno dato ragione. Che cosa voglio dire? Noi
volevamo dire una cosa molto semplice: se noi perdevamo le elezioni e quindi
questo Comune doveva essere amministrato da chi è amministrato, non poteva
portare avanti i grossi problemi che investono la città. Questa sera voi avete
portato, alla vigilia della scadenza del mandato di questo Consiglio Comunale,
il documento, avete portato il P.U.G. perché ritenete, come se noi fossimo
delle (...).
Breve
pausa per il ripristino dei microfoni.
Consigliere
D'IPPOLITO
Avete, in
pratica, avversato il Piano Regolatore precedente perché avete ritenuto che il
Piano Regolatore non si porta alla scadenza di un mandato elettorale. Avete
lacerato un Piano Regolatore già esistente con la pretesa di presentarlo in
questa Legislatura ai primi anni di vita di questa Amministrazione Comunale.
Siamo alla scadenza ed ancora stiamo agli inizi, perché dobbiamo sapere che
anche se stasera approviamo, caro Viapiana, quel documento, noi non avremo mai
né in questa Legislatura né agli anni a venire un Piano Regolatore funzionante,
perché non ci sono i tempi tecnici. I tecnici stanno qua e lo sanno meglio di
me. Io voglio contestare a questa Amministrazione Comunale il danno che ha
fatto a questa città. L'intervento non è tecnico ma è politico. Avete fatto un
danno perché siamo stati quattro anni, cinque anni senza un Piano Regolatore;
ancora a questa sera non esiste. Quindi,
figuriamoci il danno che avete fatto ai tecnici, agli operatori del
settore, ai muratori, eccetera eccetera. Per fortuna, almeno noi lasciammo il
cimitero come eredità, che ancora oggi stanno lavorando le persone.
Io lo ritengo un documento importante, anche perché
quando mi sono insediato in questo Consiglio Comunale, che cosa ho detto a
questa Amministrazione? Io lascio una finestra aperta se voi portate subito
in Consiglio Comunale il Piano
Regolatore. Ho detto questo, sì o no? Se aveste portato il Piano Regolatore, la Polveriera, io ero uno
di quelli che avrebbe approvato con questa Maggioranza questi argomenti che
ritengo fondamentali per la vita di questo Paese. Questo non è stato fatto, mi
avete tenuto contro ed i fatti poi alla fine ci hanno dato ragione. Avete bruciato centinaia di milioni per poi venire,
a distanza di cinque anni, e non avere concluso ancora niente, caro Assessore
ai Lavori Pubblici. Non quello che hanno
fatto i tecnici, - figuriamoci! - non è questo il discorso, perché i tecnici
già il Piano Regolatore lo conoscevano, l'hanno fatto loro, l'hanno redatto
loro. A distanza di cinque anni, noi non siamo in grado di dare a questa città
un Piano Regolatore. Il Consigliere Conte ha dato delle motivazioni, lui parla
di accordi politici futuri, eccetera eccetera, io non parlo di questo, ma parlo
veramente di lasciare le cose come stanno e di dare al prossimo Consiglio
Comunale l'onere di fare questo Piano Regolatore. Grazie.
PRESIDENTE
Io voglio ricordare ai Consiglieri, che ancora
l'argomento numero tre non è stato neanche aperto. Stiamo all'argomento numero
2. Prego Consigliere Pescatore.
Consigliere PESCATORE
Io volevo
soltanto ridire quello che il Presidente ha detto: non è che io non ho capito
quello che il Consigliere Conte aveva detto nel suo intervento; però,
attraverso il suo intervento, si sta modificando l'Ordine del Giorno in maniera
innaturale. Io chiedo scusa pure al Consigliere, amico D'Ippolito, o all'altro
Consigliere che ha parlato, l'avvocato Zanzarelli: noi stiamo discutendo ancora
del P.U.T.T., non del P.U.G., cioè del documento programmatico al P.U.G..
Quando affronteremo il P.U.G., credo che
io sarò il primo a dovere affrontare in maniera politica, tecnica, sulle
opportunità, eccetera, di quello che sarà
di questo benedetto documento programmatico e del P.U.G.. Siamo in fase
di discussione del P.U.T.T. che è, io l'ho specificato ma vi prego di sentire
l'architetto Incalza, un atto dovuto che
noi dobbiamo fare per qualunque tipo di attività, che non c'entra il Piano
Regolatore, il P.U.G., non c'entra niente. Semmai servirà anche al Piano
Regolatore, al P.U.G., il cosiddetto P.U.G.. Il
P.U.T.T., cioè i piani esecutivi che l'Ufficio Tecnico ha redatto e che
sono la fotografia di Oria per quanto attiene tutta una serie di problemi che
vanno dall'idrogeologico, ai vincoli, e
così via. Stiamo discutendo soltanto del P.U.T.T.; credo che dovremmo fare solo
una presa d'atto. Chi la vuole fare la fa, chi non la vuole fare non la fa, la
disapprova, però credo che dobbiamo fare solo una presa d'atto di questo
documento redatto dall'Ufficio Tecnico. Grazie.
PRESIDENTE
Per continuare quello che ha detto il Consigliere
Pescatore, io voglio ricordare che questo argomento è stato licenziato
all'unanimità dalla Commissione, a cui era presente l'ingegnere De Gaetani come
Presidente, l'avvocato Zanzarelli, il dottore Francesco Greco, l'ingegnere
Cosimo Pescatore, il dottore Roberto Carucci ed il Segretario; quindi questo
non riguarda l'argomento numero 3. Io continuo a tenere in piedi questa
discussione sul P.U.T.T. e non sul P.U.G.. Prego Consigliere Carucci.
Consigliere CARUCCI
Grazie, Presidente. È stato detto, e mi è stato
confermato anche in Commissione, che il documento che stiamo approvando è la
fotografia, come ha detto il collega Pescatore, di una serie di documenti
regionali. Vorrei conferma di questo. E poi vorrei chiedere, se è possibile e
che margini ci sono, non adesso, in futuro, per eventualmente modificare questo
documento. Grazie. Soltanto questo chiarimento.
PRESIDENTE
Può rispondere il dirigente a questo.
Dirigente Ufficio Dott. INCALZA
Mi può ripetere la domanda?
Consigliere CARUCCI
Intanto se il
documento che stiamo approvando è la fedele riproduzione di quanto stabilito
dalle norme regionali. E poi quali sono i margini di autonomia per un Comune
per eventuali modifiche a questo documento.
Dirigente Ufficio Dott. INCALZA
La prima domanda è affermativa, cioè nel senso che
l'ufficio non ha fatto altro che riportare, interpretando alla lettera quello
che prevede la norma, cioè le norme tecniche di attuazione del P.U.T.T., che,
per chi non è stato attento inizialmente, significa Piano Urbanistico Tematico
Territoriale per il Paesaggio. Praticamente questo piano si occupa di tutelare
gli aspetti paesaggistici del territorio a livello regionale, quindi ogni
Comune deve recepire questa indicazione
della Regione. Il lavoro che è stato fatto è consistito nel trasportare
le indicazione del P.U.T.T., del Piano a livello regionale che è stato redatto
in scala 1:25.000 come cartografia, e quindi è stato riportato in scala
maggiore, cioè 1:10.000, che è la cartografia di base, ed 1:4.000, che è la
cartografia del programma di fabbricazione. L'operazione che si è fatta è
trasformare la scala da 1:25.000 ad 1:10.000 e 1:4.000 e poi riprodurlo sulla nostra cartografia. E poi
individuare i cosiddetti ambiti territoriali distinti che sono delle
indicazioni puntuali, per esempio: il sito archeologico, il bosco, la macchia,
il tratturo, eccetera eccetera, non si è
fatto altro che individuarle sulla cartografia puntualmente. Questa è la prima
operazione che viene richiesta dalle norme tecniche di attuazione del P.U.T.T.,
appunto. Ora, un'altra operazione che è stata fatta è quella di individuare i
cosiddetti territori costruiti. Che cosa significa territori costruiti? Lo dice
la stessa norma che cosa si intende per territori costruiti. Sono quelle zone
interessate già da edificazione o destinate ad espansione, che sono,
ovviamente, soggette ad un tipo di vincolo o dalla Regione o da vincoli di
altra natura, che alla data del 1990 risultavano inseriti già in strumenti
attuativi o nel P.P.A.. Per questi casi - dice la norma - non viene considerato
nell'ambito del P.U.T.T. territorio soggetto al vincolo in quanto costruito, in
quanto ormai soggetto ad una edificazione di fatto o ad una edificazione
futura. In questo caso, sono stati individuati questi comparti che a quella
data erano inseriti nei piani particolareggiati e nel P.P.A., cioè il Programma
Pluriennale di Attuazione e, quindi il P.U.T.T., diciamo questa prima fase li
esclude dal vincolo.
La seconda domanda attiene allo sviluppo successivo di
questo strumento urbanistico, che sarà fatto nell'ambito del P.U.G., o, qualora
non si dovesse, diciamo, andare al P.U.G. al nuovo strumento urbanistico
regionale, sarà fatto facendo una variante al programma di fabbricazione.
Questa è la seconda fase. In questa seconda fase si andrà ad approfondire
puntualmente la situazione di fatto del territorio. Per fare un esempio: lì
dove il P.U.T.T. prevede un'area boschiva, tanto per fare un esempio, se in
fase di analisi di fatto quell'area boschiva non esiste più, allora potrà
essere eliminata, o viceversa. Lì dove
ci dovessero essere delle aree boschive che non erano state rilevate dal
P.U.T.T. regionale, lo strumento urbanistico potrà individuarlo e inserirlo
come vincolo aggiuntivo. Questa è l'operazione che dovrà essere fatta, però che
richiede un'analisi particolareggiata sul territorio.
PRESIDENTE
Non ci sono altri interventi sul P.U.T.T..
Chiudiamo la
discussione e procediamo con l'appello.
Il Sig. Presidente procede all’appello dei Consiglieri.
Risultano presenti nr. ... Consiglieri su nr.21 eletti.
PRESIDENTE
Gli assenti sono: Malva, Russo, Zanzarelli, Italiano,
Conte Egidio.
Procediamo alla votazione del punto numero 2. Chi è
favorevole alzi la mano.
Non essendoci ulteriori richieste di intervento, il sig.
Presidente pone in votazione palese, per alzata di mano, l'argomento in oggetto segnato, che viene approvato.
PRESIDENTE
Favorevoli: Pescatore, Carucci, Stramaglia, Viapiana,
Fullone, Monticelli, Glauco Caniglia, Caniglia Francesco, Sorrento, Moretto, Ferretti, Greco, Tancredi Monia,
Vitto e De Gaetani.
Contrari: D'Ippolito.
Astenuti: nessuno.
L'argomento
numero 2 è stato approvato.