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[Caro Franco,
secondo me non è giusto dare servizi gratis (i cui costi ricadono poi su tutti gli altri che pagano) a coloro che dichiarano un
reddito annuo basso, senza tener conto del loro reale tenore di vita e della loro reale situazione di disagio sociale.
Quanti casi si sono verificati in Italia di imprenditori o professionisti che hanno dichiarato redditi bassissimi ma andavano
in giro in Mercedes?
Si tratta solo di fumo negli occhi, perchè chi ha un reddito di 10.000 euro annui o appena superiore non è gente che sta
bene, ma è gente che è appena al livello di sopravvivenza e dovrà subire un considerevole aumento del costo del pasto
giornaliero: da euro 1,80 a euro 2,50.
Si tratta di fumo negli occhi perchè nell'imminenza dell'inizio dell'anno scolastico il Comune non farà in tempo ad avvisare
tutti i genitori, a raccogliere le certificazioni ISEE e a gestire la differenziazione per fasce di reddito.
Troppo facile sciacquarsi la bocca con i più bisognosi!
Io non penso assolutamente che non bisogna esentare i più bisognosi dal pagamento della mensa, ma penso invece che sarebbe
più giusto fare come fanno la maggior parte dei Comuni Italiani che considerano il reddito ISEE solo una delle condizioni che
insieme ad altre devono essere valutate ai fini dell'esenzione dalla mensa.
Negli altri Comuni in genere è l'assistente
sociale che - dopo aver fatto almeno una visita domiciliare e un colloquio individuale e aver preso in considerazione altri
perametri di ricchezza, quali ad esempio il possesso della seconda auto, di terreni, ecc. - segnala all'ufficio preposto
l'esenzione dal pagamento per il nucleo familiare e redige per lo stesso un P.A.I. (piano di assistenza individualizzato).
La
semplice considerazione del certificato ISEE invece può favorire i furbi e non essere adeguata all'individuazione dei veri
casi di bisogno.
Per quanto riguarda la gestione della differenziazione per fasce di reddito da parte degli uffici del Comune
di Oria, staremo a vedere se l'Amministrazione sarà in grado di evitare disfunzioni, discriminazioni e favoritismi.
Lettera firmata]