Un articolo dal titolo: "Oria - Parcheggi a pagamento: parcometri sabotati con soldi falsi e proteste dei commercianti, diverse multe annullate" pubblicato ieri su LoStrillone_online, ha destato e sta destando ancora la curiosità di molti internauti.
Fra ieri ed oggi in tanti mi hanno telefonato per chiedermi o riferirmi particolari relativi alla vicenda. Tutti quelli che mi hanno contattato erano comunque divertiti e si dimostravano desiderosi di provare a loro volta ad inserire qualche moneta strana nei parcometri, al fine di vedere .... l'effetto che fa.
Qualcuno (più prudente) mi ha chiesto se con un simile gesto si è passibili di denuncia o querela.
La prima risposta che mi è venuta in mente è stata: "Si ..... potresti essere passibile di STALKING DI PARCOMETRO". Ovviamente non vi dico il seguito della conversazione.
Tornando al "sabotaggio di parcometri" evidenziato da Lo Strillone, poco fa ho cazzeggiato un poco con Google, provando ad inserire le parole "sabotaggio parcometri" oppure "sabotare parcometri".
Ho così scoperto che lo sport di sabotare i parcometri è molto in voga al nord, in città come Ravenna, Lecco, Savona , Modena, etc.
Ho trovato interessante le dichiarazioni della Lega Nord riportate in alcuni articoli di stampa che riguardano ciò che sta avvenendo nella città di Modena negli ultimi mesi.
Si legge testualmente: [ ........... sono già una decina quelli che sono stati resi inutilizzabili nelle scorse notti. Gli ultimi dei quali attraverso l’uso di chewin-gum. Anche le pattuglie della polizia municipale sono state allertate in proposito. Potrebbero quindi scattare denunce alla Procura. Danneggiamenti ai quali plaude la Lega Nord tramite il segretario Stefano Bellei che invita a non confondere il vandalismo con il diritto di resistenza. «Chi, con gesti piccoli ma dall’alto valore simbolico, sta sabotando il piano sosta del Comune, non sta facendo altro che esercitare il proprio diritto di resistenza - spiega - contro una decisione del potere amministrativo non solo incomprensibile, ma contraria agli interessi del popolo modenese. E sorprende che la sinistra, che ha sempre sostenuto che alle leggi e agli ordini ingiusti bisogna dire di no, anche se questo può mettere a repentaglio la propria incolumità, ora non riconosca questo diritto/dovere».]
A buon intenditore poche parole .... della serie: "Quando l'ingiustizia diventa legge ribellarsi è un dovere".
Concludo col dire che non giustifico i "sabotatori oritani di parcometri", ma li comprendo, poichè, a mio parere, il servizio parcheggi a pagamento ad Oria presenta molte ingiustizie.