COMUNICATO STAMPA
La decisione di apporre la nostra firma in calce alle dimissioni presentate questa mattina insieme ad altri sei consiglieri comunali è giunta al termine di un percorso di coerente e trasparente opposizione all'Amministrazione Pomarico.
È sembrata l'unica possibilità per mettere fine ai danni prodotti dall'Amministrazione sino ad oggi, anche alla luce della scarsa credibilità delle dimissioni del Sindaco, dichiarate irrevocabili solo dopo essere egli venuto a conoscenza del sicuro scioglimento del Consiglio Comunale per iniziativa della maggioranza dei consiglieri. Tanto anche per quello che sino ad oggi il Sindaco ci ha fatto vedere: dimissioni poi revocate senza addurre alcuna motivazione e senza avere alcun confronto né con le forze di maggioranza né con quelle di opposizione, ben due azzeramenti della Giunta Comunale con riconferma degli stessi assessori, ecc.
A ciò si aggiunga l'atteggiamento assunto dal Sindaco sin dall'inizio della suo mandato caratterizzato dal'incertezza dell'azione amministrativa, dai continui ripensamenti sulle decisioni adottate, dalla pessima gestione del personale, dalle continue bugie e mistificazioni che hanno quotidianamente caratterizzato l'azione politica e di governo.
Volendo rimarcare la coerenza che ha caratterizzato la nostra attività di opposizione, oltre all'inequivoco atteggiamento tenuto in Consiglio Comunale, abbiamo rifiutato di partecipare ad ambigue trattative che nulla avevano a che fare con il bene della città.
In modo responsabile e trasparente abbiamo sempre chiesto che il Sindaco rassegnasse le sue dimissioni e azzerasse tutte le cariche e venisse in consiglio comunale ad un confronto pubblico con la città: sarebbe stato possibile in questo modo confrontarci apertamente sulle emergenze e sulle priorità della città.
Le dimissioni presentate con gli altri consiglieri comunali non rappresentano un manifesto politico così come non sottintendono accordi elettorali.
Oria, 17 ottobre 2014
I Consiglieri Comunali: Cosimo Ferretti, Tommaso Carone, Angelo Mazza, Lino Spina e Pietro Pasulo.