Movimento cittadino socio-politico ORIA E'
Siamo tutti e grandi e vaccinati e sufficientemente maturi per prenderci la responsabilità di dire che così proprio non va!
Stiamo attraversando una fase politico-amministrativa molto molto delicata e la politica che non decide, paralizzata dai veti incrociati e succube di lotte intestine, sempre di corsa a mettersi sotto la tutela di questo o quel dipendente, non rende alcun servigio alla Città.
Quello che avevamo criticato della passata amministrazione, l'esiguità dei numeri e l'instabilità in consiglio comunale, torna ad affacciarsi pericolosamente con questa amministrazione: non avremmo voluto vedere le stesse scene dei precedenti consigli comunali, incapaci di funzionare per la deliberata mancanza del numero legale.
Serve chiarezza!
La politica, ed anzi questa maggioranza politica, sta pensando ad amministrare? E' capace di fornire indirizzi e obbiettivi a dirigenti e uffici? E' capace di tradurre in azione amministrativa le scelte politiche? E' libera da condizionamenti del personale? C'è comunanza di intenti e obbiettivi? C'è condivisione di scelte? Serve chiarezza! Mica possiamo tenere insieme una maggioranza gratificando gli obbiettivi e i desiderata di alcuni, a secondo delle circostanze e delle convenienze, costringendo nell'angolo ed emarginando gli altri, tanto prima o poi chi dissente deve allinearsi. Né possiamo assistere a scelte amministrative e a provvedimenti rimangiati il giorno dopo, perché adottati sull'onda emotiva di una scelta impulsiva, non adeguatamente ragionata e neppure condivisa. Non possiamo subire che alcuni, pochi, pochissimi dipendenti possano dettare e condizionare le scelte della politica o indicarne le priorità. Se non siamo capaci di fare altrimenti, possiamo rivolgerci e guardare nella Città dove trovare le forze migliori che possano aiutarci nel compito di amministrare la Città, di affrontarne i problemi, di risolverne le questioni annose e incancrenite, di dare risposte a chi ha sperato nel cambiamento. Possiamo rivolgerci al Consiglio Comunale dove potere condividere una nuova ripartenza sulla base di una intesa politico-programmatica condivisa anche con la minoranza, almeno sulle questioni dirimenti del futuro della Città. Anche perché a parlare, a litigare e ad occuparsi di tutto fuorché dei problemi delle Città, altro che rimanere concentrati su Oria (!), ci si allontana sempre più dalla missione di questa amministrazione per il traguardo del quale la gente ci aveva dato fiducia: pacificare e rinnovare la Città, negli uomini e nei metodi, ed affrontare e risolverne le grandi questioni di sempre. Non possiamo più starcene con le mani in mano, dobbiamo tentare qualcosa, dobbiamo provocare qualcosa che dia una scossa e che cambi rotta a questa amministrazione, altrimenti i problemi della Città rimarranno i problemi della Città e il palazzo parlerà e si occuperà solo delle sue beghe chiudendosi inesorabilmente su se stesso. Rischiamo di perdere una grande occasione! Cambiamo tutto! Ma non per cambiare niente, come nell'adagio gattopardesco! Diamoci una sterzata, uno scatto di reni che restituisca dignità alla politica e libertà alle scelte! E che consenta, sopratutto, di riguadagnare il rispetto e la fiducia dei nostri concittadini. Se così sarà il sindaco troverà in questo consigliere e in questo movimento le porte aperte e sicuro sostegno, viceversa non potranno che prendersi decisioni evidentemente diverse e il sindaco stesso farebbe bene a tirarne le conseguenze, senza fare lezioni sull'attaccamento alle poltrone perché è proprio lasciando immutate le cose che si dimostra di essere ancorati alle poltrone.
La politica, ed anzi questa maggioranza politica, sta pensando ad amministrare? E' capace di fornire indirizzi e obbiettivi a dirigenti e uffici? E' capace di tradurre in azione amministrativa le scelte politiche? E' libera da condizionamenti del personale? C'è comunanza di intenti e obbiettivi? C'è condivisione di scelte? Serve chiarezza! Mica possiamo tenere insieme una maggioranza gratificando gli obbiettivi e i desiderata di alcuni, a secondo delle circostanze e delle convenienze, costringendo nell'angolo ed emarginando gli altri, tanto prima o poi chi dissente deve allinearsi. Né possiamo assistere a scelte amministrative e a provvedimenti rimangiati il giorno dopo, perché adottati sull'onda emotiva di una scelta impulsiva, non adeguatamente ragionata e neppure condivisa. Non possiamo subire che alcuni, pochi, pochissimi dipendenti possano dettare e condizionare le scelte della politica o indicarne le priorità. Se non siamo capaci di fare altrimenti, possiamo rivolgerci e guardare nella Città dove trovare le forze migliori che possano aiutarci nel compito di amministrare la Città, di affrontarne i problemi, di risolverne le questioni annose e incancrenite, di dare risposte a chi ha sperato nel cambiamento. Possiamo rivolgerci al Consiglio Comunale dove potere condividere una nuova ripartenza sulla base di una intesa politico-programmatica condivisa anche con la minoranza, almeno sulle questioni dirimenti del futuro della Città. Anche perché a parlare, a litigare e ad occuparsi di tutto fuorché dei problemi delle Città, altro che rimanere concentrati su Oria (!), ci si allontana sempre più dalla missione di questa amministrazione per il traguardo del quale la gente ci aveva dato fiducia: pacificare e rinnovare la Città, negli uomini e nei metodi, ed affrontare e risolverne le grandi questioni di sempre. Non possiamo più starcene con le mani in mano, dobbiamo tentare qualcosa, dobbiamo provocare qualcosa che dia una scossa e che cambi rotta a questa amministrazione, altrimenti i problemi della Città rimarranno i problemi della Città e il palazzo parlerà e si occuperà solo delle sue beghe chiudendosi inesorabilmente su se stesso. Rischiamo di perdere una grande occasione! Cambiamo tutto! Ma non per cambiare niente, come nell'adagio gattopardesco! Diamoci una sterzata, uno scatto di reni che restituisca dignità alla politica e libertà alle scelte! E che consenta, sopratutto, di riguadagnare il rispetto e la fiducia dei nostri concittadini. Se così sarà il sindaco troverà in questo consigliere e in questo movimento le porte aperte e sicuro sostegno, viceversa non potranno che prendersi decisioni evidentemente diverse e il sindaco stesso farebbe bene a tirarne le conseguenze, senza fare lezioni sull'attaccamento alle poltrone perché è proprio lasciando immutate le cose che si dimostra di essere ancorati alle poltrone.
Oria, 09 gennaio 2013
Tommaso Carone, Rita Patisso, Roberto Schifone, Giuseppe Micelli, Vincenzo Cacciatore, Angelico Gennari, Paride De Simone, Giuseppe Grotta, Giovanni Missere, Lucio Carrozzo, Vito Cesaria, Angelo Candita.